L'aggettivo apocrifo (dal gr. ἁπόκρυϕος) letteralmente "nascosto, segreto", nel linguaggio religioso ha preso una speciale connotazione, correlativa al concetto di canone (v.) della Sacra Scrittura, così [...] nella Bibbia etiopica. Il III libro di Esdra si trova fra i libri canonici nella versione alessandrina, detta dei Settanta (v.), e di Giovanni; di Tomaso; di Taddeo; la Passione di Bartolomeo; il Martirio di Matteo. Quindi le numerose Apocalissi del ...
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Città della Francia centrale, capoluogo del dipartimento dello Cher. È posta a 156 m. s. m., su una collina circondata da vaste praterie, che la Yèvre, l'Airam e le loro derivazioni bagnano trasformandole [...] terrazza sul lato orientale per godere la vista delle campagne circostanti. Fra i monumenti eretti a Bourges nei secoli XIX e XX vanno ricordate le , perseguitati con accanimento dopo la notte di S. Bartolomeo. Enrico IV la poté avere, nel 1594, solo ...
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Città delle Marche, in provincia di Ascoli, sede arcivescovile; è sita al centro di un vasto territorio di colli coronati di paesi e degradanti all'Adriatico, tra Chienti e Aso - la "Fermana" -, cui impresse [...] papi fino al 1514, quando un nipote di Liverotto, Lodovico Uffreducci, tornò a impadronirsene in contrasto con i Brancadoro, uno dei quali, Bartolomeo, venne ucciso dai satelliti dell'Uffreducci a sua volta ucciso in combattimento dalle truppe papali ...
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Nacque a Digione il 10 novembre 1433 da Filippo il Buono, della casa di Valois, e da Isabella di Portogallo. Fu educato in gran parte nei Paesi Bassi e vi ricevette un'istruzione molto curata. Forte di [...] il principe, almeno dopo il 1456, una grave inimicizia: ed i Croy riuscirono con i loro intrighi a mettere in discordia il conte di Charolais - di attrarre presso di sé il generale veneziano Bartolomeo Colleoni). Aspira al titolo di re dei Romani ...
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Città della provincia di Forlì a 40 m. s. m., con 15.943 ab. Il fiume Savio scorre a O.; da presso si elevano dolci colline, fino alle quali giunge la città. Il Colle Garampo, estremità di un contrafforte, [...] Cesena ha quindi la forma di un triangolo un po contorto ai lati: i suoi tre vertici sono a Porta Saffi a SO., al principio del sobborgo Comandini ora nella pinacoteca, e una Annunciazione di Bartolomeo Coda. Un altro cospicuo saggio della Rinascita ...
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SASSARI (Tathari; lat. Sacer; A. T., 29 bis)
Raffaella Luisa PAPOCCHIA
Enrico BRUNELLI
Raffaele CIASCA
Raffaella Luisa PAPOCCHIA
Città della Sardegna, capoluogo della proviucia omonima. Sorge a [...] Canopolo che invitò il tipografo Bartolomeo Gobetti (1616), raggiunse invidiabile perfezione Arch. st. sardo, IV (1906), p. 373 segg.; E. Besta, Sardegna medievale, Palermo 1908-09, I, pp. 95, 115, 165, 196-99, 204, 225-29, 235-45. 248, 251, 260-65, ...
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Nacque in Teo una delle dodici città della confederazione ionica dell'Asia Minore assai probabilmente circa l'olimpiade LII (572 a. C.). Il nome del padre di lui ci è tramandato sotto varie forme: Partenio, [...] , celebrasse giovani garzoni, si dice ch'egli rispondesse: "questi sono i nostri dei".
Ma la poesia amorosa di A. è ben lontana sec. XVII, Michelangelo Torcigliani, F. A. Cappone e Bartolomeo Corsini, oltre al Régnier Desmarais che vi si provò per ...
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NUBIA (A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Regione dell'Africa nord-orientale compresa fra il 24° e il 16° lat. N. e delimitata a E. dal Mar Rosso e a O. dal deserto Libico. Essa non ha confini precisi e [...] dei Nuba e di tutti gli Etiopi di nome Silkō riusciva a battere i Blemmî e a occupare una parte del territorio già tenuto da costoro sul fu meta di una missione cattolica italiana, quella di Bartolomeo da Tivoli che nel 1330 fu nominato vescovo di ...
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Parola che si usa per significare l'operazione chirurgica con cui s'intende togliere dal corpo un arto o un segmento di arto. Essa serve anche per indicare l'asportazione chirurgica di altre parti del [...] Grandesso-Silvestri, 1862 e 1875; o di Esmarch, 1874).
Col bolognese Bartolomeo Maggi (1516-52), celebre per un suo scritto sulle ferite da arma da fuoco, i chirurgi cominciarono a prendere in maggior considerazione il problema della forma e della ...
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GONZAGA
Romolo QUAZZA
Romolo QUAZZA
. Due sono le tesi intorno all'origine della famiglia. L'una ritiene che i capostipiti fossero milites della contessa Matilde di Canossa; l'altra reputa che sorgessero [...] fosse uno dei promotori della strage di S. Bartolomeo; per molto tempo luogotenente del re di Francia delle R. Acc. Virg., 1925; P. Torelli, L'archivio Gonzaga di Mantova, I, Ostiglia 1920; A. Luzio, L'archivio Gonzaga di Mantova, II, Verona 1922; ...
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bartolomita
s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...