Condottiero (Ranco, Anghiari, 1400 circa - Firenze 1441); nel 1437 ebbe la cittadinanza fiorentina. Impossessatosi già nel 1440 del castello di Figline presso Chiusi, nell'agosto 1441 tentò di occupare [...] Piombino, ritirandosi poi a San Miniato; caduto in sospetto di Cosimo de' Medici per la sua ambizione e i suoi maneggi (si pensò che avesse stretto accordi col pontefice e col Piccinino), fu chiamato in Palazzo Vecchio dal gonfaloniere di giustizia ...
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Incisore e pittore (n. forse a Sansepolcro 1582 circa - m. 1656). Fu allievo e collaboratore di G. Parigi, a Firenze. Come pittore, si ricorda di lui l'Ultima Cena (1604) nel convento di S. Bartolomeo [...] a Sansepolcro. Le sue acqueforti e i suoi disegni di paesaggi, che mostrano riflessi dell'arte di P. Bril, ebbero importanza per la formazione di Stefano della Bella e di J. Callot che il C. aiutò quando era a Firenze. ...
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Zoologo italiano (Chiaverano 1865 - Torino 1926), prof. all'università di Cagliari. Eccellenti i suoi lavori di sistematica degli Ortotteri. Si dedicò poi a ricerche anatomiche ed embriologiche, ed elaborò [...] una teoria generale sui fenomeni della vita, di carattere meccanicistico, esposta nell'opera Les problèmes de la vie (4 voll., 1900-10). Fondò l'Istituto di biologia marina per il Tirreno a San Bartolomeo (Cagliari). ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] agli accordi di copisteria con i principali teatri, primo tra tutti la Scala. È Bartolomeo Merelli, l’impresario del fine del secolo passato, e nei primi anni di questo, quando i Cantanti si permettevano creare [...] le loro parti, e farvi, in ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] sugli esempî di Leonardo, Michelangelo e di fra Bartolomeo, non trascurando però di risalire alle origini del , interamente progettata da R. (la decorazione fu completata nel 1516 con i mosaici eseguiti da Luigi de Pace da Venezia su disegni di R.). ...
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Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] Bencovich (Madonna del Carmelo, 1720 circa, Brera; Martirio di s. Bartolomeo, 1722, Venezia, S. Stae). Con l'esordio di T. nel Gesuati (1737-39) e i dipinti per la chiesa del Carmine e per S. Alvise. Tra i maggiori risultati del sodalizio con ...
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Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel [...] capolavoro, la Festa del Rosario (1506, Národní Galerie, Praga), per l'altar maggiore di S. Bartolomeo. Altre opere dello stesso anno sono il Gesù tra i dottori (Coll. Thyssen, Lugano, 1506) e il gran quadro della Madonna (Staatliche Museen, Berlino ...
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Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] Larga parte della critica moderna riconosce come autentici i cosiddetti Pseudo-Sallustiana e cioè l'Invectiva in vigore nel Rinascimento. Basti citare la traduzione delle monografie di Bartolomeo da San Concordio e l'ammirazione di V. Alfieri, che ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Canterbury 1564 - Deptford, presso Londra, 1593). Figlio d'un calzolaio, con una borsa di studio frequentò (dal 1581) l'univ. di Cambridge dove si laureò nel 1587, interessandosi [...] una rissa: probabilmente solo un pretesto per mascherare i motivi politici della soppressione. A parte qualche opera 'intenzione parodistica. Mediocre riuscì la tragedia sulla notte di s. Bartolomeo, scritta fra il 1590 e il '92 col titolo The ...
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Nome con cui è noto il pittore Piero di Lorenzo di Chimenti (n. Firenze 1462 circa - m. 1521). Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, [...] le passioni dell'umanità selvatica.
Vita e opere
Pochi sono i documenti che lo riguardano e non ci sono opere firmate o da Fra Bartolomeo. Nella tecnica raffinata, nell'uso dei colori brillanti, nell'attenzione per i particolari resi realisticamente ...
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bartolomita
s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...