Congiunto forse della nobile famiglia dei S. Basilio di Lentini e di Giacomo (v.), fu di parte guelfa e proscritto da Manfredi. Tornato con Carlo d'Angiò e creato (1275) consigliere e familiare del re, [...] con due nipoti per ordine di re Giacomo (1287).
Bibl.: Bartolomeo di Nicastro, Historia sicula, in Rer. ital. script., n. 1921-1923, fasc. I-II; Saba Malaspina, Liber gestorum Manfredi, Corradini, Karoli regum Siciliae, in Del Re, Cronisti e ...
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Chimico, naturalista e medico, nato a Bologna il 25 luglio 1682. Collega di Morgagni e di Manfredi nell'Accademia degl'Inquieti, fu fra coloro che maggiormente contribuirono allo sviluppo scientifico di [...] questa società che poi, per opera e munificenza del celebre conte Marsigli, si trasformò nell'Accademia dell'Istituto di Bologna. Nel 1709 era professore di logica nell'università, dal 1712 di medicina. ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] 'attività missionaria in America cade l'apera dei vescovi Zumarraga, Bartolomeo de Las Casas, Garces (i due ultimi domenicani) volta (1250); e così fece per oltre un quinquennio il figlio Manfredi.
Ma era in gioco ben più che il possesso di Ancona ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] a concludere un'alleanza col re di Sicilia Manfredi e col principe di Acaia Guglielmo di Villehardouin conserva il suo rigoglio, fin nel secolo XI, per merito di S. Bartolomeo e dei seguaci Arsenio, Germano, Giuseppe, Paolo e Procopio.
Ma ora ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] col cercine di panno.
È l'elmo che Luigi IX, il santo, portava a Mansura, e il buon re Manfredi a Benevento. "Manfredi, - dice Giovanni Villani nella sua Cronica - rimaso con pochi, fece come valente signore, che innanzi volle in battaglia morire ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] eletto Alessandro V. Ma, all'appressarsi delle truppe di Manfredi, il nuovo papa abbandonò al suo destino la città, la Nuovo "a Montecalvario sopra Toledo".
Ma oramai il Teatro San Bartolomeo non contentava più. Fin dal 1736 venne a Carlo di Borbone ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] rimane depresso, fino a quando non venga l'aiuto di Manfredi a ristorarne le forze in Toscana.
Tra l'uno e (1481-1496), il modenese Antonio Miscomini (1481-1494) e, contemporaneamente, Bartolomeo di Libri (1482-primi anni del sec. XVI) con numerose e ...
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GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
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Città della Liguria.
Sommario: [...] a trovarsi nella lotta tra Carlo d'Angiò e Manfredi. Guido Spinola e Nicola Doria, nominati nel 1265 rettori e le case sono costruite con i concetti del Lurago; e Bartolomeo Bianco, con la sua peculiare sapienza scenografica, edificava il Palazzo ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] De arte venandi cum avibus che fu commentato da Manfredi e pubblicato nel 1596 ad Augusta.
Famoso, nella metà ai nostri giorni. Ne trattano esaurientemente il Tanara, l'Olina e Bartolomeo Alberti in opere dei secoli XVII e XVIII: fine e piacevole è ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] del 1250, Roberto Grossatesta, l'Etica Nicomachea e forse i commenti d'Eustazio e di Michele d'Efeso; Bartolomeo da Messina, alla corte di re Manfredi (che aveva tradotto d'arabo in ebraico e poi d'ebraico in latino il pseudo aristotelico De pomo), i ...
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