TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] nel 1541 con Girolamo da Carpi nella facciata del Casino della Montagna di Sotto (Marchesi, 2015). Si contano in questo periodo in Romagna si palesa ormai nell’Adorazione dei magi con s. Bartolomeo per S. Bartolo del 1549, oggi in Pinacoteca, che è ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] bassa veronese e il Polesine, e ancor meno le Prealpi e la montagna bellunese. I centri urbani sono tutti di medie e piccole dimensioni Nell’area feltrino-bellunese i nomi più noti sono Bartolomeo Cavassico (1480-1555) e Vittore Villabruna (1668-1767 ...
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– Nacque il 6 aprile 1725 a Morosaglia, nella pieve di Rostino (Corsica), da Giacinto e Dionisia Valentini.
Sesto figlio, e secondo maschio, di una famiglia di notabili di campagna, con un padre letterato [...] massonica delle Nove Muse creata a Londra dal veneziano Bartolomeo Ruspini.
Scoppiata la rivoluzione in Francia, il 30 . Dopo alcune incertezze, la Convenzione, ormai dominata dalla Montagna, rispose il 17 luglio 1793 cassando tutte le delibere della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVI secolo, il giardino diventa il medium tra l’"artificiosa natura" [...] al giugno 1560, quando la conduzione dei lavori passa a Bartolomeo Ammannati e poi, a partire dal 1583, a Bernardo e la barba del vecchio diventano stalattiti, il corpo si fa montagna e grotta allo stesso tempo. La personificazione del genius loci, ...
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TORRES, Duilio
Massimiliano Savorra
Nacque a Venezia il 14 agosto 1882 da Marco, capomastro titolare di un’impresa di costruzioni e di uno stabilimento per la fabbricazione di calce e cementi, e da [...] (1926); albergo diurno in campo S. Bartolomeo a Venezia (1927); interni della direzione della S. De Vecchi, Belluno. Città e territorio nell’ultimo secolo, in La montagna veneta in età contemporanea. Storia e ambiente. Uomini e risorse, Atti del ...
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POZZO DI BORGO, Carlo Andrea
Antonio De Francesco
POZZO DI BORGO, Carlo Andrea. – Nacque ad Alata, in Corsica, l’8 marzo 1764, da Giuseppe Maria e da Maria Maddalena Giovannai.
La famiglia, stabilitasi [...] sindaco, ma trasmise subito l’incarico al suo alleato Bartolomeo Arena, poiché, ancora costituente, non poteva svolgere un doppio compiuto: Saliceti, che aveva preso partito per la Montagna, uscita vincitrice dalle giornate insurrezionali, ebbe così ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quando, intorno alla metà del Cinquecento, di ritorno da Roma e in viaggio verso le Fiandre, [...] come il migliore – è preferito quello del più anziano Bartolomeo Ammannati (1511-1592). Il progetto di Giambologna non viene però del vecchio diventano stalattiti, mentre il corpo si fa montagna e grotta allo stesso tempo.
Il Mercurio volante
Nel ...
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CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] i suoi più fedeli e inseparabili discepoli (il C. si occupò anche di istruirli nell'uso delle armi, inviandoli segretamente presso Bartolomeo Colleoni) furono gli stessi che il 26 dic. 1476 uccisero il duca Galeazzo (Girolamo Olgiati, Gian Andrea de ...
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FERRACINA, Bartolomeo
Paolo Preto
Nacque a Solagna (Vicenza) il 20ag. 1692da Giovanni Battista e Maria Cavallin, in una modesta famiglia di barcaioli. Condotto sin da bambino in montagna, il F. rivelò [...] un precoce talento per le arti meccaniche e cominciò a nove anni a sfruttare la forza del vento per azionare semplici meccanismi atti ad affilare ferri o segare tronchi. Allevato dapprima - come scrive ...
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Forlì
Augusto Vasina
La prima menzione dantesca di F., in senso cronologico, ricorre in VE I XIV 2-3, dove viene definito muliebre il volgare dei Romagnoli e soprattutto dei Forlivesi, e la città di [...] ambasciata o più probabilmente solo per lettera) al signore di Verona Bartolomeo della Scala. D., insomma, si sarebbe trovato a F. . Ed ecco D. contrapporre nella seconda cornice della montagna del Purgatorio a Ranieri de' Calboli, anima d'invidioso ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...