ORGANO (fr. orgue; sp. órgano; ted. Orgel; ingl. organ)
Renato LUNELLI
Emilio LAVAGNINO
Strumento musicale ad aria, di varia mole, i cui timbri e la cui estensione della gamma, nella loro possibilità [...] un secolo l'arte organaria italiana. Costanzo, Graziadio, Bartolomeo sono gli organari più perfetti e meritamente più celebri del , donde si elevava una fila di canne metalliche disposte a scala.
Gli organi di tale forma non furono soltanto di piccole ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] displuviata retta sul davanti da due colonne, in quella di Cangrande della Scala a Verona, che anzi diede il tipo per le altre isolate, e nelle tombe dei lettori dello Studio (sarcofago di Bartolomeo da Saliceto, nel Museo Civico). Tali sepolcri ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] , e il celebre Alessandro Agricola fiammingo. Anche Bartolomeo Tromboncino, altro famoso frottolista, stette alla corte d agosto 1329 Luigi strinse lega con Alberto e Martino della Scala a condizioni perfettamente pari; l'11 novembre 1329 ottenne il ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] 70 × 34,50, ad ovest interrotto da una larga scala e decorato con blocchi scolpiti di marmo con la rappresentazione della sono poi delle singolarità: così, nella chiesa di S. Bartolomeo a Roma, alla tavola dell'altare è sottoposta una vasca balneare ...
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UMBRIA
Alberto Melelli
Alessandra Manfredini
Dorica Manconi
Maria Rita Silvestrelli
Paola dell'Acqua
(XXXIV, p. 654; App. II, II, p. 1057; III, II, p. 1010; IV, III, p. 715)
Popolazione e assetto [...] delle notevoli difficoltà per la diffusione su ampia scala di questo tipo di coltura).
La ricordata Perugia 1990; Pittura del Seicento in Umbria. Ferraù Fenzoni, Andrea Polinori, Bartolomeo Barbiani, a cura di F. Todini, Todi 1990; Dall'Albornoz all' ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] e della Misericordia, a Siena quella di S. Maria della Scala - tutte fondatrici di omonimi ospedali -; e a Viterbo l' e 1741, l'ospedale di Santa Croce di Barcellona, quello di S. Bartolomeo a Londra, quello già citato di S. Spirito a Roma, quello di ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] Malipiero) e Marco Guidizani (medaglia del doge Malipiero e di Bartolomeo Colleoni); in quest'ultimo è già un po' di quell ch'erano state trovate negli scavi per la fondazione della Scala santa al Laterano. Da allora i pontefici hanno sempre ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] Duccio (oggi frammentario), le tarsie di Cristoforo e Bartolomeo da Lendinara, i resti d'affreschi di Francesco Bianchi obbligava Manfredo Pio a consegnare la città a Mastino della Scala che, secondo patti, la rimetteva agli Estensi.
Ristabilita così ...
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. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] del Seicento (pel qual tempo suppliscono quelli citati dello Scala) essi fanno assolutamente difetto. Ma l'Arlecchino dei primi zani, per farsi intender meglio, parlavano, al dire di Bartolomeo Rossi (1584), "ognuno a suo modo, senza osservanza di ...
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PIANOFORTE
Arnaldo BONAVENRTURA
Gastone ROSSI-DORIA
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. Da una fusione del clavicembalo, strumento a pizzico, col clavicordo, strumento a tocco, nacque il pianoforte, l'invenzione del quale è dovuta [...] onde si adopera un'accordatura intermedia, dividendo la scala in dodici semitoni uguali, sì che il semitono valga Maffei, Il gravecembalo col piano e forte inventato a Firenze da Bartolomeo Cristofori di Padova, rist., Milano 1902; B. Cesi, Appunti ...
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