DETTI, Bernardino
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Antonio, nacque a Pistoia nel 1498 nella parrocchia di S. Andrea, dove fu battezzato - ma la data è controversa - il 20 aprile o il 10 maggio (Bacci, [...] destinarono allo spedale di S. Iacopo, poi di S. Bartolomeo alla Pergola, e la consegna fu fissata alla fine del Ibid. 424, Inventario dello Spedale di S. Iacopo alla Pergola, fuori di Porta Carratica, 1737-1738, c. 3v; F. Tolomei, Guida di Pistoia, ...
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CARBONCINO (Carboncini, Carbonzino, Carbonzini), Giovanni
Gabriele Borghini
Nacque a Treviso, oppure a Venezia, verso la metà del sec. XVII, e a Venezia morì dopo il 1703.
La più ricca fonte, anche [...] più punti addolcita e nell'uso di una luce radente che porta a risultati quasi di chiarismo. Non per niente l'Arslan sono da ricordare: S. Luigi che dona la croce al b. Bartolomeo Breganze, Vicenza, duomo; Cristo che libera gli ossessi (firmato e ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe Ignazio
Mario Bencivenni
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Cristoforo, il 23 marzo 1696 da Zanobi di Tommaso Rossi e da Maria Caterina di lacopo Buccelli (Firenze, Archivio [...] fu avviato al disegno dal discepolo di Lorenzo Lippi, Bartolomeo Bimbi, e quindi in modo particolare dal pittore Francesco ed eseguì il disegno della villa del Vecchietto, 3 miglia fuori porta S. Niccolò a Firenze, per l'incisione di T. Verkruys che ...
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BONO (Bon, Buon), Bartolomeo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia sulla fine del sec. XIV, e la sua attività di scultore e architetto è discretamente documentata. Negli anni 1422-30 [...] Giovanni, cosicché sull'architrave figura soltanto il nome di Bartolomeo.
Il B. risulta iscritto alla Scuola vecchia della , pp. 20 s.; R. Gallo, L'arma di Marco Dandolo sulla porta diBorgo Poscolle a Udine, in Rivista di Venezia, VII (1928), pp. 15 ...
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GREGORI, Ferdinando
Nicola Iodice
Nacque a Firenze nel 1743 da Carlo Bartolomeo e Gaspara Mugnai. Il padre, maestro incisore delle Gallerie granducali di Firenze, lo introdusse nella sua bottega.
La [...] lavorare all'assemblaggio del volume con la riproduzione dei dipinti più importanti delle collezioni granducali, secondo il progetto che sarebbe stato portato a termine solo nel 1778.
Tra il 1767 e il 1768 il G. decise di stringere società con il già ...
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CINI, Giovanni
Alberto Cornice
Figlio di Lorenzo, menzionato dagli eruditi secenteschi senesi con il soprannome di Bigio (Mancini, Ragguaglio) o di Tozzo (Id., Considerazioni; nel Chigi è Trezzo), appellativo [...] l'opera fu stimata l'11 febbr. 1530 dal Beccafumi e da Bartolomeo di David (Borghesi-Banchi, 1898, pp. 434 s.; in questo . di Stato di Siena, raffiguranti l'una la Vittoria di Porta Camollia (Gabella, 1527) e l'altra l'Incoronazione pontificale di ...
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GIOVANNI di Bartolomeo
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo fonditore e scalpellino attivo a Firenze nel XV secolo.
Fratello minore di Maso (nato nel 1406), scultore [...] soddisfatto del lavoro svolto da G. per i telai della porta della sagrestia di S. Maria del Fiore; a ciò seguirono di storia patria, X (1939), 4, p. 339; G. Marchini, Di Maso di Bartolomeo e altri, in Commentari, III (1952), p. 124 e n. 17; Id., Il ...
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CASALINO (Casalini), Andrea (Antonio o Antonino)
Ferdinando Arisi
Figlio di Francesco, nacque a Fiorenzuola (Piacenza) verso il 1530. È lecito pensare che abbia appreso l'arte dal padre, che esercitava [...] stipendiò regolarmente nel 1573 e scrisse a Guglielmo Della Porta e Giovan Federico Bonzagni, che risiedevano a Roma, 1581 il C. aveva casa anche a Parma, nella parrocchia di S. Bartolomeo della Ghiaia, come risulta da un atto rogato il 6 febbr. 1580 ...
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DABBENI, Egidio
Ruggero Boschi
Nacque il 27 febbr. 1873 a Fiumicello (Brescia) da Paolo e Angela Pasolini. Il padre, che ebbe su di lui molta influenza per il gusto dell'arredo ed il minuzioso studio [...] Negli anni dal 1907 al 1909 la collaborazione con l'impresa Pisa portò alla realizzazione del palazzo Pisa di corso Magenta e di quello in Gussalli in via Monte Suello, la villetta in via S. Bartolomeo 48, la casa Franchi in via Santa Croce, il ...
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FERRARI, Benedetto (Benedetto de Ferrariis o da li Ferri)
Leandro Ventura
Figlio di un Bartolomeo, che in alcuni documenti viene definito "maestro" senza alcuna specificazione di professione, è documentato [...] Diodato e di un non meglio identificato Bernardino Matello, forse un servitore di casa Gonzaga, dipinto su una porta, secondo un uso ampiamente testimoniato dalla decorazione successiva, soprattutto delle ville palladiane.
Il 25 dic. 1520 il nuovo ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo i punti p. della questione; esporre...