LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] , c. 158). Il lavoro, iniziato il 27 luglio di quell'anno, venne portato a termine entro il 30 sett. 1648, giorno in cui il L. ricevette tabernacolo a tempietto progettato dall'architetto ducale Bartolomeo Avanzini nella chiesa di S. Vincenzo a ...
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FINIGUERRA, Tommaso (Maso)
Marco Collareta
Nacque a Firenze nel marzo 1426 da Antonio e da una Antonia di cui non si conosce il casato. Il padre, immatricolato come orafo nel 1421., esercitava l'arte [...] Pistoia per sfuggire la pestilenza del 1457. s'impegnava a portarla a termine "secondo il disegno per lui facto". I numerosi pagamenti provano che entrambe le opere vennero condotte da Piero di Bartolomeo di Sali e dal F. insieme con altri "compagni ...
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CENTUERI (Centuaria, Centuari), Guglielmo
Marco Palma
Nacque a Cremona intorno al 1340. Molto probabilmente compì i primi studi nel convento francescano della sua città. Era già entrato nell'Ordine [...] di Francesco il Vecchio da Carrara alla permanenza di fra' Bartolomeo da Piove di Sacco nella carica di provinciale veneto, il C 18 novembre di quell'anno, possedeva una casa presso porta Vercellina. Nella sua veste di vescovo e di teologo ...
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DELLA CORNIA (Della Corgna, Della Corgnia), Fulvio (Fulvio Giulio)
Irene Fosi Polverini
Figlio di Francesco, detto Francia, e di Giacoma Ciocchi Del Monte, nacque a Perugia nel novembre 1517. Discordi [...] istituzione, dotandolo di rendite sufficienti per il mantenimento degli alunni.
Ebbe la prima sede nella parrocchia di S. Bartolomeo a Porta Eburnea, ma fu poi trasferito nel palazzo del governatore, detto palazzo Abbruciato, donato a tal fine da Pio ...
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PIETRO di Giovanni di Ambrogio
Dóra Sallay
PIETRO di Giovanni di Ambrogio. – Figlio di Giovanni, cuoiaio (Bacci, 1944, p. 100; Raffaelli, 2004-05, pp. 329 s., 335 s.), fu battezzato il 7 ottobre 1410 [...] scene di predella raffiguranti alcuni avvenimenti della vita di S. Bartolomeo (Roma, Pinacoteca Vaticana, inv. nn. 60235-60236; Parigi eseguita probabilmente da Simone Martini nell’Antiporto di Porta Camollia a Siena e molto venerata da un ...
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CAPPONI, Gino
Michael Mallett
Nacque intorno al 1350 da Neri di Recco e da Francesca di Lapo Magli. Fu uno dei principali uomini politici fiorentini del Periodo premediceo e con i suoi successi e il [...] resistenza pisana, decise di negoziare, e furono il C. e Bartolomeo Corbinelli a concludere con lui l'accordo. L'esercito fu aveva un certo numero di fattorie a sud di Firenze, fuori della porta Romana, e a Quarantola in Val di Pesa.
Comunque il C. ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] di Cesare d'Este nella quale si faceva obbligo agli ebrei di "portare un segno di color rancio o giallo". Un altro fra i temi trattatello sull'orazione trasmesso dal C. al sacerdote senese Bartolomeo Neri. Nel 1606 venne stampata a Mantova e a ...
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CARMINATI DI BREMBILLA, Giovan Pietro, detto il Bergamino
Franca Petrucci
Figlio di Venturino, nacque circa nel 1438 da una delle più note famiglie della Val Brembilla (Bergamo), la cui sede era a Mortesina, [...] . La cerimonia di investitura avvenne nel castello di porta Giovia alla presenza di illustri personaggi, quali l'oratore di Sisto IV, Alfonso d'Aragona, Ercole d'Este e del segretario ducale Bartolomeo Calco. In quello stesso anno fu inviato contro ...
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CITTADELLA (Lombardi), Alfonso
Silla Zamboni
Figlio di Niccolò da Lucca e di Eleonora Lombardi da Ferrara, nacque a Ferrara nel 1497, o poco dopo.
L'origine del nome Cittadella è connessoall'ufficio [...] momento giovanile dovrebbero essere il S. Bartolomeo in cotto già in S. Bartolomeo di Reno (ora nell'attiguo . d'arte, VII (1910), pp. 129-142; I. B. Supino, Le sculture delle porte diS. Petronio in Bologna, Firenze 1914, pp. 19 s., 38, 42, 45-47, 64 ...
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DELLA SCALA, Antonio
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio naturale di Cansignorio, signore di Verona e Vicenza e di una certa Margherita dei Pittati (A. Cartolari, G. De Stefani), nacque intorno al 1363 [...] vie, e ampliò le fortificazioni delle mura all'altezza di porta Vittoria; fece costruire il castello di Torri (1383) 162, 154 e App., pp. 33, 36 s., 55, 103 s.; G. De Stefani, Bartolomeo e A. Della Scala,Verona-Padova 1884, pp. 7 s., 11 s., 19 s., 23 ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo i punti p. della questione; esporre...