Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] di maestranze dal vicino castello).
Qualche riscontro più specifico ci porta a Foggia, dove la scomparsa del palatium imperiale e gli giorno, riecheggianti lo stile dei magistri Nicola di Bartolomeo da Foggia e Pietro Facitolo).
Tutto ciò benché la ...
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EMO, Leonardo
Roberto Zago
Figlio di Giovanni di Giorgio e della sua seconda moglie, Elisabetta di Giovanni Molin, sposata nel 1457 dopo la morte di Chiara Priuli, nacque a Venezia tra il 1471 e il [...] al servizio delle autorità preposte alla difesa. Operò con la consueta energia e generosità; ma il suo zelo lo portò a scontrarsi con Bartolomeo d'Alviano e a un passo dall'essere cacciato dalla città. A Padova, comunque, rimase poco perché nell ...
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BIRAGO, Renato (Renato Carl)
Michel François
Figlio di Galeazzo, il B. nacque a Milano il 2 febbr. 1507, quando la città era già sotto la dominazione francese. La madre, Anna del conte Renato Trivulzio, [...] alla Biblioteca Nazionale di Parigi (Ms. Fr. 18587, f. 488, porta la firma di sua mano) il testo di una consulta, che direzione della politica francese. Il dramma della notte di s. Bartolomeo (24 ag. 1572), nella preparazione del quale sembra certo ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] . fu processato (l'atto d'accusa degli avogadori di Comun porta la data del 7 nov. 1470) e condannato dal Senato cura di G. Zippel, Appendice, p. 198; B. Belotti, La vita di Bartolomeo Colleoni, Brescia 1951, pp. 168-170, 322; G. B. Picotti, La Dieta ...
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GRADENIGO, Gian Paolo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel sestiere di S. Marco, nel 1456, da Giusto del cavaliere Giovanni e da Lucchese Dandolo di Andrea. La famiglia era economicamente solida e [...] provveditore in Friuli e partì due giorni dopo alla volta di Sacile, dove ispezionò le truppe di Bartolomeo d'Alviano; di qui si portò a Udine, mentre l'imperatore Massimiliano ordinava la concentrazione di reparti tedeschi a Gorizia. Ammalatosi alla ...
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FRESCOBALDI, Lionardo
Gabriella Bartolini
Nacque a Firenze - quartiere S. Spirito, gonfalone del Nicchio - da Niccolò (detto di Sammontana) di Guido di Lapo e da Maddalena di Lapo di Fiorenzino Pulci; [...] Gentile Sigoli, Antonio di Paolo Mei, Santi del Ricco e il prete Bartolomeo da Castelfocognano.
I viaggiatori si misero in mare il 4 settembre. Il F., Gucci e Rinuccini portavano con sé 400 ducati ciascuno e avevano lettere di credito per altri 300 ...
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ARCHITETTURA, REGNO D'ITALIA
PPio Francesco Pistilli
La committenza architettonica di diretta matrice federiciana nel Regno d'Italia non è assolutamente paragonabile a quanto fu promosso dalla Corona [...] murato (Foligno; Schubring, 1988; 1990; 1993) o apportavano migliorie alle mura, come attesta l'iscrizione posta sulla porta di S. Bartolomeo nel borgo umbro di Coccorone (odierna Montefalco), a ricordo della sua costruzione nel 1244, al tempo del ...
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DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] in Ungheria si protraevano, venne spedito direttamente alla Porta l'ambasciatore veneziano Leonardo Boldù, ma benché i Bollani e Zaccaria Barbaro, capitano di Verona, i beni di Bartolomeo Colleoni, in modo che, alla morte di questo, prendessero la ...
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MALIPIERO, Pasquale
Franco Rossi
Figlio di Francesco di Fantino, del ramo di S. Severo, nacque a Venezia verso il 1392.
Negli Arbori, M. Barbaro gli attribuisce cinque fratelli (Girolamo, Domenico, [...] al Consiglio dei dieci. Tuttavia, neppure in quell'occasione riuscì a portare a termine il mandato, dal momento che il 21 apr. riuscì a far desistere Sforza, al cui servizio militavano Bartolomeo Colleoni e i migliori capitani di ventura italiani del ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] XV, risulta sposata ad un nobile veneto; e un Bartolomeo, nel 1614, è guardiano grande della Scuola della Misericordia) l'alienatione" dell'atamapo - che rimane in "corrispondenza" colla Porta - "dall'inferir danni a' Turchi".
Rientrato a Venezia col ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo i punti p. della questione; esporre...