Botanico (Basilea 1541 - Montbéliard 1613), fratello di Caspar; uno dei più colti botanici del suo tempo, viaggiò in Italia a scopo di studio. Delle sue opere la più importante è la Historia universalis [...] plantarum (post., 3 voll., 1650-51) ...
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Poeta inglese (Clifton 1803 - Basilea 1849). Fuse reminiscenze del teatro elisabettiano con influenze tedesche nei suoi drammi The bride's tragedy (1822) e Death's jest book (pubbl. 1850). Scrisse anche [...] liriche. Ossessionato dal pensiero della morte, finì suicida ...
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Musicista svizzero (Basilea 1886 - Zurigo 1960). Allievo di H. Huber e di M. Krause, fu celebre concertista di pianoforte, specialmente quale interprete di Bach, Mozart e Beethoven. Svolse anche attività [...] di direttore d'orchestra e di insegnante ...
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Fisico (Bremblens 1855 - Basilea 1916). Effettuò numerose determinazioni di costanti fisiche presso l'Ufficio internazionale di pesi e misure (punto di ebollizione dello zolfo; equivalente del litro in [...] cm3, ecc.). Ideò un termometro che ebbe importanti applicazioni ...
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Industriale e chimico italiano (Basilea 1865 - Milano 1928); lavorò prima in Francia, Svizzera e Germania; successivamente in Italia nell'azienda Lepetit, Dollfus e Gansser, fondata dal padre nel 1868, [...] alla quale aggiunse un reparto farmaceutico e che nel 1915 trasformò nella S. A. Ledoga per la produzione di prodotti chimici e farmaceutici ...
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Teologo zwingliano e filologo (Basilea 1693 - Amsterdam 1754). Ebbero fama i suoi studî filologici e la sua edizione critica del Nuovo Testamento greco (2 voll., 1751-52). Venne anche accusato di socinianesimo. [...] I suoi Prolegomena ad Novi Testamenti Graeci editionem (1731) hanno un notevole valore metodico ...
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Chimico tedesco (Berlino 1891 - Basilea 1973); allievo di W. H. Nernst, direttore dei laboratorî dell'AGFA, prof. al politecnico di Zurigo. È noto per importanti ricerche di chimica fisica (cinetica, fotochimica) [...] e di chimica fotografica. Autore di un manuale di chimica fisica tradotto in numerose lingue ...
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Mistico (Basilea 1778 - ivi 1858). Tessitore, cominciò ad atteggiarsi a profeta (1828) e a raccogliere seguaci. Le sue dottrine erano un miscuglio di razionalismo, misticismo, protestantesimo e cattolicesimo. [...] Trovò seguaci, popolarmente detti Neukirchlicher ("seguaci della nuova chiesa") o Nazareni, nella Svizzera e nella Germania meridionale ...
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Musicista (Leopoli 1874 - Basilea 1951). Studiò a Berlino e a Monaco. Compose lavori teatrali, oratorî, musica sinfonica e da camera, mirando a enucleare i modi specifici di un'espressione musicale ebraica. [...] Direttore d'orchestra in varie città tedesche, nel 1933 riparò in Svizzera ...
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Militare piemontese (Ivrea 1807 - Basilea 1858); esule col padre dopo i moti del 1821, partecipò al tentativo mazziniano d'invasione della Savoia (1834), combatté in Spagna, nel Belgio e in Svizzera (guerra [...] del Sonderbund) e, al comando dei "Volontarî lombardi" (1848), nelle Giudicarie e sul Garda; ma in seguito all'ostilità piemontese e ai proprî errori militari dovette dimettersi e tornò in Svizzera ...
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basilee
baṡilèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) βασίλεια]. – Antiche feste celebrate a Lebadea in Beozia, in onore di Zeus Basileus («Giove re»), istituite dopo la vittoria tebana di Leuttra (371 a. C.) sugli Spartani.
basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...