Umanista (Grächen, Vallese, 1499 - Basilea 1582). Di umili origini, percorse tutta la Germania quale chierico vagante. Divenuto stampatore a Basilea, vi diresse (1544-78) la scuola statale di latino. Scrisse [...] 16º, al pari delle lettere indirizzate al figlio Felix, scritte parte in alemanno parte in latino (pubbl. 1890). n Il figlio Felix (Basilea 1536 - ivi 1614), medico della sua città dal 1571, è noto per aver combattuto con successo la peste e per aver ...
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Germanista svizzero (Basilea 1865 - Arlesheim 1940); prof. a Berlino e poi a Basilea; innovatore e maestro negli studî sulla metrica e sull'epica germanica (Lied und Epos in germanischer Sagendichtung, [...] 1905; Nibelungensage und Nibelungenlied, 1922); si occupò anche di letteratura islandese ...
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Germanista (Berlino 1806 - Basilea 1869); allievo di K. Lachmann, insegnò a Basilea (dal 1837). Si occupò di metrica (Geschichte des deutschen Hexameters und Pentameters, 1831), di linguistica (Über Coniugation [...] und Wortbildung durch Ablaut, 1831) e di storia dell'arte. La sua opera maggiore è il Deutsches Lesebuch (1835-43), cui seguirono la Geschichte der deutschen Literatur (1848-55) e l'Altdeutsches Wörterbuch ...
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Poeta inglese (Clifton 1803 - Basilea 1849). Fuse reminiscenze del teatro elisabettiano con influenze tedesche nei suoi drammi The bride's tragedy (1822) e Death's jest book (pubbl. 1850). Scrisse anche [...] liriche. Ossessionato dal pensiero della morte, finì suicida ...
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Scrittore tedesco (Monaco 1880 - Basilea 1952). Giornalista di professione, viaggiò in Germania e all'estero (anche a Roma); nel 1933, costretto a emigrare, si trasferì definitivamente in Svizzera. Sulla [...] sua matrice espressionista si è innestato un progressivo impegno a favore delle idee pacifiste. È autore di drammi (Summa Summarum, 1920; Die Brüder, 1921; Der Mann, der Napoleon schlug, 1938), racconti ...
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Erudito e filosofo (Liestal, Basilea, 1723 - Berlino 1807). Fu dal 1797 segretario dell'Accademia delle scienze di Berlino. Nel Parallèle historique de nos deux philosophies nationales (1797) contrappose, [...] con spirito scetticizzante, l'una all'altra la filosofia leibniz-wolffiana e quella kantiana. Si occupò di Omero (De subsidiis quae requirurunt ad intelligendum Homerum, 1744); nel 1789 sostenne che la ...
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Scrittore svizzero tedesco (Basilea 1875 - Strasburgo 1944). Apprendista calzolaio in varie città dell'Europa nordoccidentale, reagì all'educazione pietistica ricevuta in un ospizio con un profondo disprezzo [...] per la società borghese, aderendo da ultimo all'ideologia nazista. La sua vasta e alquanto ineguale produzione include romanzi a sfondo autobiografico (Die Irrfahrten, 1905; Konrad Pilater, 1908), vivaci ...
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Scrittore tedesco (Amburgo 1921 - Basilea 1947). Il suo nome è legato soprattutto al dramma Draussen vor der Tür (1947), primo lavoro teatrale tedesco del dopoguerra che abbia raggiunto diffusione mondiale, [...] voce nuova e isolata che senza speranze e senza velamenti lancia sulla scena il dramma del reduce da una guerra perduta per il quale non c'è più posto in una patria che ha perduto ogni fisionomia. Il dramma ...
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Poeta svizzero (Basilea 1760 - Schwetzingen, Heidelberg, 1826). Di umili origini, poté tuttavia intraprendere regolari studî, che compì presso l'università di Erlangen. Nel 1783 iniziò a Lörrach l'attività [...] d'insegnante, che proseguì poi a lungo a Karlsruhe, a partire dal 1791, divenendo nel 1806 consigliere ecclesiastico, nel 1808 direttore del liceo, nel 1819 prelato della chiesa evangelica e membro della ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1910 - Basilea 1990). Costretto al silenzio subito dopo il suo esordio, emigrò, stabilendosi infine negli USA. Ritornò in Europa nel 1948. A lungo è stato suo tema prediletto [...] il dramma dell'Europa in questo secolo, rivissuto in prima persona: scrisse così il mistero teatrale Niemand (1934), la raccolta di "storie" Die Eroberer (1936), le liriche di Reise zum blauen Tag (1946). ...
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basilee
baṡilèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) βασίλεια]. – Antiche feste celebrate a Lebadea in Beozia, in onore di Zeus Basileus («Giove re»), istituite dopo la vittoria tebana di Leuttra (371 a. C.) sugli Spartani.
basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...