Umanista e poeta francese (Mauléon, Pirenei Atlantici, 1557 - Bordeaux 1595). Educato in un clima di severo calvinismo, coltivò studî classici e teologici. Godette del favore di Giovanna d'Albret regina [...] di Navarra, e dal 1580 al 1585 completò a Basilea la sua formazione. Protetto da Enrico IV, percorse rapidamente i primi gradi della carriera politica e amministrativa. Nel settembre 1593 si convertì al cattolicesimo; il che gli valse aspri attacchi ...
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Antitrinitario (Savigliano 1515 circa - Danzica 1573 circa). Avendo aderito al gruppo antitrinitario di Vicenza, nel 1546 si rifugiò a Ginevra, di cui acquistò la cittadinanza (1555) e dove fu eletto diacono [...] della Chiesa italiana. In urto con Calvino, passò a Basilea e in Polonia (1562), rifugiandosi poi, in seguito all'espulsione dei riformati stranieri dalla Polonia (1564), in Moravia e infine a Danzica. Fu fieramente attaccato da Teodoro Beza come ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] Donato (1380-1447), in Boll. del Museo civico di Padova, XLVIII (1959), pp. 53-98; A. Niero, L'azione veneziana al concilio di Basilea (1431-1436), in Venezia e i concili, Venezia 1962, pp. 20 s., 23, 31; G. Billanovich, Il Petrarca e i retori latini ...
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BESOZZI, Antonio Mario
Johnn A. Tedeschi
Nacque da una famiglia patrizia milanese, probabilmente nei primi anni del sec. XVI. Solo tre dati sono accertabili nella sua biografia fino alla metà del secolo: [...] abandona la via della verità, la quale è unica, in qual selva d'errori si lascia trasportare".
Il B. si stabilì a Basilea e sembra che fosse accolto cordialmente. Gli fu accordata la direzione di un'impresa per il commercio della seta. Il B., che il ...
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Anabattista svizzero (Bischofszell 1500 - Costanza 1529). Combatté l'uso di immagini sacre nei luoghi di culto e scrisse in proposito Iudicium Dei (1523). Espulso da Zurigo in quanto capo di un gruppo [...] antiluterano, si recò ad Augusta e di lì a Basilea, dove venne amichevolmente accolto da Ecolampadio. Scontratosi con Zwingli durante un nuovo breve soggiorno a Zurigo, si rifugiò a Strasburgo dove, nel 1526, in collaborazione con Hans Denck, iniziò ...
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Riformatore ungherese (Deva 1500 circa - Debrecen 1545). Fu nel 1529 a Wittenberg e vi frequentò la casa di Lutero; tornato in patria (1531) vi predicò la riforma. Costretto a fuggire per l'invasione turca, [...] si rifugiò presso Melantone e di lì a Basilea dove divenne calvinista. È autore di Ortographia Ungarica (1544), prima opera del genere. ...
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Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scisma d'Occidente, ottenendo [...] la rinuncia di Felice V (1449) e il riconoscimento dei Padri del Concilio di Basilea. Abile reggitore dello stato della Chiesa, incoronò a Roma l'imperatore Federico III (1452), represse duramente la congiura di S. Porcari (1453), favorì, dopo la ...
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Vescovo (Eich, Franconia, 1404 - Eichstätt 1464) di Eichstätt (1446), detto il Riformatore, rettore dell'università di Padova, nella facoltà di giurisprudenza (1432), e decano in quella di Vienna (1435-37), [...] cancelliere di Alberto V e Alberto VI, accompagnò quest'ultimo al concilio di Basilea; fu amico di E. S. Piccolomini, che gli dedicò il De miseria curialium; intensificò l'attività sinodale, riformò i monasteri, combatté i valdesi. ...
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Centuriatori di Magdeburgo
Denominazione degli autori dell’Ecclesiastica historia integram ecclesiae Christi ideam secundum singulas centurias perspicuo ordine complectens (usque ad sec. XII) congesta [...] per aliquot studiosos et pios viros in urbe Magdeburgica, pubblicata in 13 voll. (uno per «centuria», o secolo) a Basilea dal 1559 al 1574. Direttore e ideatore dell’opera, la prima grande interpretazione protestante della storia cristiana, fu Flacio ...
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Teologo, polemista e riformatore religioso (Mantova 1501 circa - Stobnice, Polonia, 1574); fu uno dei più radicali esponenti del pensiero teologico cinquecentesco volto alla critica del dogma trinitario. [...] , passò al protestantesimo a Padova, dove insegnava lingue; dovette quindi fuggire in Austria, poi in Svizzera: a Basilea pubblicò una grammatica ebraica (1547). Passò poi in Polonia, quindi, perseguitato come eretico e iconoclasta (aveva stilato ...
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basilee
baṡilèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) βασίλεια]. – Antiche feste celebrate a Lebadea in Beozia, in onore di Zeus Basileus («Giove re»), istituite dopo la vittoria tebana di Leuttra (371 a. C.) sugli Spartani.
basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...