In origine (4° sec.), il superiore di un monastero della Chiesa d’Oriente; dal 5° sec., ma soprattutto dal 6°, il superiore di una federazione di monasteri. Modernamente si distingue l’a. effettivo, capo [...] , che è anche esarca con territorio proprio, pari a un abate territoriale), e l’a. titolare, dignità onorifica concessa a monaci e anche a sacerdoti secolari. Il superiore generale dei basiliani di San Giosafat ha il titolo di protoarchimandrita. ...
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Stilo Comune della prov. di Reggio di Calabria (78,5 km2 con 2742 ab. nel 2008), situato a 400 m s.l.m. alle falde del Monte Consolino (700 m), in posizione molto pittoresca, sul versante ionico della [...] di vita monastica e culturale, fu dichiarata dai Normanni città di regio demanio.
Sede di eremi e monasteri basiliani, S. conserva importanti monumenti dell’architettura bizantina: la chiesetta detta Cattolica è una costruzione a pianta quadrata, con ...
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CALCEOPULO, Attanasio
Manoussos Manoussacas
Figlio di Filippo Calceopulo (il nome greco Chalkeopulos ha subito molte deformazioni: Calceopulus,Calceopilus,Calciopilus,Calceopilo,Calciophylus), apparteneva [...] a Roma. Nel maggio 1482 egli dimorava a Gerace e traduceva in latino le bolle emanate dai conti normanni in favore dei monasteri basiliani di S. Filippo a Gerace e di S. Veneranda a Maida. Un altro contrasto oppose più tardi il C. ad Andrea di Sant ...
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. S. Antonio il Grande (v.), che pure viene considerato a buon diritto come uno dei padri del monachismo, certissimamente non ha mai scritto una regola né dato una qualsiasi organizzazione federativa alle [...] che abbia fondato un ordine nel senso dato nell'Occidente a questa parola. Tutti i monaci orientali (v. basiliani) formano monasteri indipendenti gli uni dagli altri, benché talvolta riuniti in una specie di confederazione che soltanto da lontano ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] valide argomentazioni il 1448.
Rimasto orfano di padre, il D. ricevette i primi rudimenti del sapere dai frati basiliani di Galatone, completando successivamente gli studi nelle scuole umanistiche di Nardò, in quegli anni il maggiore centro culturale ...
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RUTENI (XXX, p. 350)
Angelo TAMBORRA
La seconda Guerra mondiale e il primo dopoguerra hanno messo a dura prova la chiesa cattolica di rito ruteno (uniata) che nelle tre diocesi di Leopoli, di Stanisławów [...] cattolici ruteni e 2275 sacerdoti secolari e regolari (fra questi ultimi, fiorenti erano gli ordini religiosi dei Basiliani, degli Studiti che intendono rinnovare l'antico ideale monastico orientale, dei Redentoristi, delle Mirofore, delle suore di ...
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LASCARIS, Costantino (Λάσκαρις Κωνσταντῖνος)
Silvio Giuseppe Mercati
Umanista bizantino, nato a Costantinopoli nel 1434, morto a Messina nel 1501. Fatto prigioniero nella presa della capitale (1453), [...] la discepola a Napoli, quando andò sposa al principe ereditario Alfonso. Nel 1466 andò a Messina a insegnare greco ai monaci basiliani. Benché mancasse di compagni di studio, di libri e di denaro, rimase 35 anni in quella città, dove molti (fra cui ...
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SAN BASILE
Giuseppe Isnardi
. Paese della provincia di Cosenza, situato a 540 m. s. m. nell'alto bacino del Coscile a 5 km. di carrozzabile da Castrovillari. Sorse probabilmente nel sec. X come casale [...] ab. nel 1931 quasi tutti accentrati e dediti all'agricoltura e alla pastorizia. Nel 1932 tornarono a San Basile i monaci basiliani (da Grottaferrata) per officiare una piccola chiesa, di Santa Maria della Misericordia o Badia (a 1 km. a E. del paese ...
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CAPIALBI, Vito
Salvatore Settis
Nacque a Monteleone di Calabria (oggi Vibo Valentia) il 30 ott. 1790 da Vincenzo e da Anna Marzano; la famiglia, ascritta al patriziato di Benevento e poi di Stilo, era [...] , aveva pubblicato nel 1659 una storia di Monteleone.
Il C., rimasto presto orfano del padre, fu dalla madre affidato (1798) ai basiliani del collegio di S. Spirito; il C. vi ebbe maestri l'abate F. I. Pignatari, arcade, G. De Luca, M. Clari ...
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Nato a Mammola (Reggio Calabria) il 10 gennaio 1621, morto a Messina il 23 dicembre 1695. Nel battesimo si chiamò Domenico, e fece i primi studî nel seminario di Gerace. Il 23 luglio 1639 vestì l'abito [...] conservò fino alla morte. Il suo governo fu un gran beneficio per l'Ordine, il quale andava estinguendosi (v. basiliani; grottaferrata). Tra i provvedimenti che prese per infondere vita e regolarità nei cenobî da lui diretti, va ricordata la stampa ...
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basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente usata dal sec. 11° per designare...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...