BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] , Le fabbriche ''basiliane'' fondate nella zona nord-orientale del Valdemone durante il periodo normanno della Contea, in BasiliodiCesarea. La sua età, la sua opera e il basilianesimo in Sicilia, "Atti del Congresso Internazionale, Messina 1979 ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] attestazioni riferite al p. teodoriciano di Ravenna, che divenne il palátion dell'esarca bizantino (Procopio diCesarea, De bello Gothico, II processo che andò completandosi sotto il regno dello stesso Basilio I e del suo successore Leone VI (886-912 ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] alla basilica dell'Annunciazione di Nazareth, ma di impianto diverso, era S. Maria del Sepolcro di Nostra Signora di Tiro, sede del metropolita di Siria, ricostruita sulla cattedrale consacrata da Eusebio diCesarea e luogo di sepoltura di Origene ...
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BRUGES
G. Tavazzi
(fiammingo Brugge; Bryggia, Bruggas, Bruggia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della Fiandra occidentale, situata sul fiume Reie a km. 13 ca. dalle coste del mare del [...] ); dedicata originariamente a s. Basilio, la sua costruzione risale al volere dei conti Teodorico d'Alsazia e Sibilla d'Angiò, al fine di conservare alcune reliquie del santo portate dal conte Roberto diCesarea nella chiesa di S. Donaziano nel 1100 ...
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BETLEMME
G. Kühnel
(ebraico Bēth Lĕḥĕm; arabo Bayt Lahm)
Cittadina della Giordania, situata a km. 8 a S di Gerusalemme, alla quale è collegata da una strada moderna che, partendo dalla antica porta [...] De Aedificiis di Procopio diCesarea, che invece menziona altri interventi edilizi operati da Giustiniano a B. (restauri delle mura, costruzione del convento di Abba Giovanni: De Aed., V, 9, 12-13), lascia ipotizzare che la basilica della Natività ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] 532-537 d.C.): il setto murario, con aperture (come nella Basilicadi Massenzio) o senza, non è più mero elemento strutturale, ma diviene fattore la prima età bizantina è il De aedificiis di Procopio diCesarea, redatto alla metà del VI secolo, in ...
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KASTORIA
A. Paribeni
(gr. Καστοϱία)
Città della Grecia nordoccidentale, posta su una corrugata penisola protesa sul lago omonimo e collegata alla terraferma da un sottile istmo.La regione di K., l'antica [...] e come tale la considerava ancora, nel sec. 6°, Procopio diCesarea (De Aed., IV, 3, 1). Lo storico ricorda che, chiesa dei Taxiarchi (sec. 10°), una basilica a tre navate scandite da due coppie di colonne, con abside semicircolare all'esterno e ...
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basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente usata dal sec. 11° per designare...