Primogenito (n. 1530 - m. castello di Écoven 1579) di Anne e di Maddalena di Savoia di Tenda. Dopo aver combattuto in Piemonte (1551) e aver subito breve prigionia da parte degli imperiali (1556), divenne [...] naturale del re Enrico II. Nel 1559 ebbe il bastone di maresciallo di Francia. Compromesso alla fine del regno di Carlo IX coi politiques, restò un anno alla Bastiglia (1574). Alla sua morte senza figli, il titolo ducale passò al fratello Henri I. ...
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Montmorency, Francois duca di
Montmorency, François duca di
Maresciallo di Francia (n. 1530-m. castello di Écoven 1579). Primogenito di Anne e di Maddalena di Savoia di Tenda. Dopo aver combattuto in [...] naturale del re Enrico II. Nel 1559 ebbe il bastone di maresciallo di Francia. Compromesso alla fine del regno di Carlo IX coi politique, restò un anno alla Bastiglia (1574). Alla sua morte senza figli, il titolo ducale passò al fratello Henri I. ...
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Generale francese (n. 1384 circa - m. Bruges 1437); la sua difesa di Harfleur (1415) gli valse la carica di mastro delle acque e delle foreste di Normandia; ma la sua fortuna cominciò dal giorno in cui [...] di Francia. Dopo la morte di quest'ultimo e caduto in disgrazia presso Enrico V d'Inghilterra, venne imprigionato nella Bastiglia e liberato poi nel 1422. Enrico VI d'Inghilterra lo riconfermò maresciallo di Francia (1432) e, l'anno seguente, Bedford ...
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Erudito e storico (Parigi 1688 - ivi 1749). Uomo di eccezionale dottrina, membro (dal 1714) e dal 1743 segretario perpetuo dell'Académie des inscriptions, sollevò molto rumore con la sua Origine des Français [...] dei Greci e dei Troiani, sostenne essere stati i Franchi una tribù della Bassa Germania, il che gli valse un anno di carcere nella Bastiglia. Tra i suoi scritti postumi: Examen critique des apologistes de la religion chrétienne, più volte ristampato. ...
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Agente diplomatico e pubblicista (Tolosa 1711 circa - Parigi 1784). Segretario dell'ambasciatore francese a Torino e agente di Luigi XV che gli affidò missioni in Francia e in Russia, avendo intralciato [...] raisonnées sur l'état de l'Europe, in cui si sottolineava l'utilità di un'alleanza con la Prussia, e le Conjectures raisonnées sur la situation actuelle de la France (1773). Fu poi incarcerato alla Bastiglia e liberato solo all'avvento di Luigi XVI. ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] letteraria. Ma al principio del 1727, per un contrasto con il cavaliere de Rohan, V. venne rinchiuso alla Bastiglia ingiustamente. L'amara delusione procuratagli dagli amici aristocratici spronò il suo orgoglio di borghese. Messo in libertà dopo ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - Charenton-le-Pont 1814). Di nobile famiglia, imparentato per parte di madre con i Condé, seguì giovanissimo la carriera delle armi e partecipò alla guerra dei Sette anni. [...] G. Daumas nel 1968). In seguito a un nuovo scandalo, fu arrestato a Parigi nel 1777, imprigionato a Vincennes, quindi alla Bastiglia (1784-89) e nel manicomio di Charenton-le-Pont. In questi anni si consacrò alla lettura e scrisse opere impregnate di ...
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Commediografo e architetto (Londra 1664 - ivi 1726). Dopo un esordio nel teatro con la realizzazione di commedie dotate di un senso sicuro dell'effetto scenico e di carica satirica, ma che furono oggetto [...] 1690 fu arrestato a Calais come spia e, tornato a Londra, dopo un periodo di prigionia a Vincennes e alla Bastiglia, cominciò la sua carriera drammatica con commedie che denotano gli aspetti cartteristici del suo teatro: The relapse (1696), composta ...
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BALLETTI, Rosa
Ada Zapperi
Nacque a Stoccarda intorno al 1768, da Luigi Giuseppe e da una figlia, attrice, del noto comico Bernardino Vulcano. Già a diciotto anni era apprezzata cantante presso la corte [...] Il barbiere di Siviglia di Paisiello al teatro di Monsieur: lo spettacolo continuò, con lo stesso successo, dopo la presa della Bastiglia, al teatro Feydeau. Nel corso del 1790, prima nell'antica sala del Pantheon in vari concerti, poi al teatro di ...
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Figlio (Versailles 1754 - Parigi 1793) del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia. Nipote di Luigi XV, fu il suo successore (1774). Il fallimento della politica finanziaria attuata da R.-J. Turgot [...] dallo stesso L. pochi mesi prima. Il licenziamento di Necker (11 luglio) fu una delle cause dell'assalto alla Bastiglia; il rifiuto di sanzionare la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e l'abolizione del regime feudale provocò una nuova esplosione ...
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sbastigliato
agg. [der. di Bastiglia, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Privato della Bastiglia, nome di una fortezza di Parigi che nel sec. 18° serviva come prigione dei condannati a morte; la parola compare nel titolo di un’ode, Parigi sbastigliata,...
quattordici
quattórdici agg. num. card. [lat. quat(t)uordĕcim, comp. di quat(t)uor «quattro» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più quattro unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 14, in numeri romani XIV): un ragazzo...