CARNEVALI, Antonio
Renato Giusti
Nato il 19 febbraio 1791 a Milano da Andrea e da Rosa Bastini, frequentò la scuola militare di Pavia, uscendone col grado di sottotenente il 3 giugno 1810; tenente nel [...] del C.); A. Vacca Maggiolini, Da Valmy a Waterloo, Bologna 1939, II, pp. 311-26; N. Giacchi, Gli uomini d'arme [italiani] nelle campagne napoleoniche, Roma 1940, pp. 198-202 (per la battagliadi Wittenberg); A. Monti, Il 1848 e le Cinque giornate ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] a riprendere il potere, ma viene definitivamente sconfitto a Waterloo, in Belgio, nel 1815 da Prussiani, Inglesi e "alla Bastiglia la gran folla si scaglia, è la vigilia di una nuova battaglia. Lungo la Senna s'arrende il bastione, il Re tentenna, ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] in disparte. Rientrò al Consiglio di Stato solo dopo Waterloo e diresse, come presidente della di aver scientemente provocato il crollo, per giustificare le buone condizioni fatte ai banchieri esteri. Vinse, faticosamente, anche questa battaglia ...
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esercito
Roberto Bartoloni
Giancarlo Sivelli
In difesa della patria e delle libere istituzioni
In Italia la parola esercito viene spesso usata per indicare genericamente il complesso delle Forze armate, [...] cavalleria veniva di preminenza affidata l'incisività e la speditezza della manovra sul campo dibattaglia.
L'esercito Alla lunga, però, questi eserciti congiunti determinarono a Waterloo (1815) la disfatta dei Francesi, segnando profondamente il ...
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BOZZI GRANVILLE, Augusto
Silvio Furlani
Nacque a Milano il 7 ott. 1783 da Carlo, direttore generale delle poste a Milano, e da una Rapazzini, figlia di Rosa Granville, discendente da una famiglia della [...] prevalente nella penisola, continuando la sua battaglia sul settimanale Il Patriota italiano, da lui fondato ed edito integralmente a sue spese nel 1815; e ancora dopo Waterloo diresse una nota anonima al Congresso di Vienna sostenendo le tesi a lui ...
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Maresciallo di Francia (Parigi 1766 - St.-Étienne, Loira, 1847). Partecipò alle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; comandante, durante la settima coalizione, di un corpo d'armata, ebbe l'incarico [...] con le truppe inglesi. Ma l'inseguimento fallì, e G. non riuscì ad essere presente a Waterloo, il che contribuì all'esito disastroso di quella battaglia. Esiliato nel 1815, visse a Filadelfia, finché, amnistiato (1821), riebbe il grado ...
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Waterloo
〈vàatërloo〉; con pron. fr. 〈vaterló〉. – Nome di una cittadina del Belgio orientale, 15 km a sud di Bruxelles, dove il 18 giugno 1815 ebbe luogo una famosa battaglia che segnò la sconfitta finale di Napoleone Bonaparte; usato come...
polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque (si usa, in questa accezione, solo...