Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] . Nella seconda metà degli anni 1990, nell’ambito del Progetto genoma (➔ genoma), sono stati sequenziati numerosi genomi batterici e virali. Uno dei risultati più sorprendenti è stata proprio la dimostrazione della grande capacità di trasferimento di ...
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biologia Tipo di controllo metabolico, osservato soprattutto nei batteri, in cui una sostanza di natura proteica, il repressore, presente nella cellula si lega al DNA o all’RNA impedendo la trascrizione, [...] o la traduzione, di un determinato enzima (➔ operone). Spesso la r. è combinata con meccanismi di retroinibizione, nei quali la quantità di enzima sottoposto a regolazione e la sua attività catalitica ...
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Forma modificata di batterio; in particolare, quella generata dai batteri azotofissatori, come Rhizobium, quando vivono nei noduli delle radici delle Leguminose. La colonia batterica si sviluppa sul pelo [...] entrano nelle cellule corticali della radice. Quando le cellule corticali sono colonizzate, i batteri si modificano morfologicamente fino a diventare b., non più in grado di dividersi. La pianta nutre i b., creando vasi che arrivano ai noduli ...
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caténa alimentare In ecologia, complesso di organismi (animali, piante, batteri) di un ecosistema che dipendono l'uno dall'altro per il nutrimento. Gli individui possono anche far parte di c.a. di ecosistemi [...] catena
Una c.a. ha struttura piramidale suddivisa in vari livelli trofici, alla cui base sono situati gli organismi autotrofi (batteri fotosintetici, alghe azzurre e piante), più numerosi di tutti, che sono in grado, utilizzando l'energia solare, di ...
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In biologia, c. batterica, metodo artificiale di coltivazione dei batteri in un mezzo che può essere liquido (brodo, latte, siero, sangue) o solido (gelatina, agar); il terreno nutritivo preparato sterilmente [...] tappo di cotone o da coperchio di vetro e conservato in termostato. La c. può essere pura o isolante quando ottiene i batteri allo stato di assoluta purezza, aerobia o anaerobia a secondo della natura dei germi cui è destinata. Si hanno c. elettive ...
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Flavoproteina (peso molecolare 15.000-21.000) presente nei batteri anaerobici, fotosintetici e nelle alghe blu-verdi. Le f. contengono come coenzima una molecola di flavinmononucleotide (FMN) e sostituiscono [...] la ferredoxina nei sistemi fotosintetici degli organismi che le contengono ...
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In botanica, simbiosi che si stabilisce fra alcune specie di batteri umicoli e le radici di piante Fanerogame (Asteracee, Brassicacee ecc.): i batteri si addossano alle radici o penetrano nella corteccia [...] della radice, ove occupano gli spazi intercellulari senza provocare la formazione di neoplasie o tubercoli ...
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Dal nome del batteriologo francese A. Borrel (1867-1936), genere di batteri appartenenti alla famiglia delle Spirochaetaceae. Piccoli, mobili, di forma allungata, hanno il corpo avvolto a spirale e una [...] struttura submicroscopica che comprende una parete cellulare flessibile, simile nella composizione a quella dei batteri gram-negativi.
Normalmente parassiti di alcuni artropodi, le b. possono essere trasmesse ai vertebrati attraverso la puntura di ...
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Particolare tipo di peptidoglicano che costituisce la parete cellulare dei batteri. La sua struttura presenta minime variazioni nelle diverse specie batteriche. ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.