Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] in tratti di DNA chiamati trasposoni, hanno la capacità di spostarsi da un plasmide all’altro o da un plasmide al cromosoma batterico (➔ elemento). Le modalità di azione di vari geni per la r. sono conosciute; alcuni codificano enzimi che alterano o ...
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Pasteur, Louis
Antonio Fantoni
Il grande scienziato che inventò la vaccinazione
Nato in Francia, Louis Pasteur trascorre tutta la sua vita realizzando scoperte fondamentali per la biologia e la medicina [...] e che si trasmettevano da una filanda all’altra, proprio come avviene nelle epidemie umane. Pasteur identificò alcuni ceppi di batteri che infettavano le uova dei bachi da seta, riuscendo a isolarli e a distruggerli, e arrestando così le pericolose ...
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Botanico (Zyrowa, Alta Slesia, 1863 - Eisenach 1938). Fu prof. di botanica all'accademia forestale di Eisenach. Si occupò di crittogame e di batterî, dei quali diede una classificazione (1897-1900) che [...] è ancora seguita in qualche trattato ...
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Botanico e microbiologo (Kiev 1856 - Brie-Comte-Robert, Seine-et-Marne, 1953), autore di fondamentali ricerche sulla fisiologia dei microrganismi del suolo (solfobatterî, ferrobatterî, batterî fissatori [...] d'azoto e nitrificanti). Lavorò prima a Pietroburgo, poi all'univ. di Strasburgo; fu successivamente direttore dell'Istituto di microbiologia generale nell'Istituto di medicina sperimentale di Pietroburgo ...
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self medicina In immunologia, si dice degli antigeni costitutivi dei tessuti di un organismo, in contrapposizione agli antigeni presenti su agenti patogeni (quali virus, batteri e altri parassiti) o individuabili [...] in altri organismi della stessa specie (non-self). Il sistema immunitario (➔ immunità) in condizioni normali non reagisce contro sé stesso e non si attiva verso gli antigeni s.; se questo fenomeno si verifica ...
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Microbiologo russo (n. Kiev 1905); prof. all'Istituto di microbiologia dell'Accademia delle Scienze dell'URSS (1928) e dal 1948 direttore dello stesso Istituto. Le sue ricerche riguardano la fisiologia [...] del genere Nitrosomonas, l'effetto dei mutageni sulle muffe e sui batterî, gli effetti dello spazio cosmico sui microrganismi. È autore di molti lavori e numerose monografie: Eksperimental'naja izmenčivost' mikroorganizmov ("Variabilità sperimentale ...
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Botanico e chimico agrario (Mausitz, Sassonia, 1831 - Bernburg 1895). Il suo nome è legato, insieme a quello di S. N. Vinogradskij, alla scoperta e allo studio dei batterî capaci di fissare l'azoto atmosferico. [...] Opera principale, in collaborazione con H. Wilfarth: Untersuchungen über die Stickstoffnahrung der Gramineen und Leguminosen (1888) ...
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Microbiologo e patologo francese (St. Brice 1901 - New York 1982) naturalizzato statunitense. Prof. al Rockefeller Institute di New York fino al 1971, autore di ricerche sul metabolismo dei batterî e sull'immunità [...] e la resistenza contro le malattie infettive: The bacterial cell (1945); The white plague: Tuberculosis man and society (1952); The unseen world (1962); So human an animal (1968); A God within (1972); ...
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Batteriologo e microbiologo olandese (Amsterdam 1851 - Gorssel 1931), prof. al politecnico di Delft. Studiò particolarmente i tubercoli delle leguminose (ottenne per primo il Bacillus radicicola in colture [...] pure), i batterî dello zolfo, quelli fissatori di azoto, i fermenti lattici. ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.