Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] f) la dimostrazione che agenti letali ad azione immediata (come i fagi virulenti T) non inducono in una coltura di batteri sensibili la comparsa di mutanti resistenti, ma si limitano a selezionare quelli già presenti casualmente nella coltura; g) la ...
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Ghiandola annessa all’apparato digerente, situata nella parte superiore e posteriore dell’addome, in corrispondenza del duodeno.
Anatomia e fisiologia
Il p. è una ghiandola a funzione esocrina ed endocrina: [...] , a rigore da utilizzare per le forme a impronta infiammatoria. Tra queste ultime vi sono quelle di natura infettiva, batterica o virale; esse possono avere carattere acuto, e manifestarsi col quadro clinico dell’‘addome acuto’ (insorgenza più o meno ...
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Calcoli
Gianfranco Salvioli
Calcoli I calcoli (dal latino calculus, "pietruzza") sono concrezioni cristalline di sali minerali o di acidi organici, che si formano in condizioni patologiche nell'organismo, [...] genitali. Altri sintomi della urolitiasi sono i disturbi del ritmo minzionale, la febbre e la possibile infezione batterica sovrapposta, facilitata dalla stasi urinaria. La precipitazione dei componenti urinari da una soluzione soprasatura dipende da ...
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GARDENGHI, Giuseppe Felice
Salvatore Vicario
Nacque a Lugo in Romagna il 17 genn. 1875 da Giuseppe, insegnante nelle scuole locali, e da Angela Martini; essendogli stati imposti come secondi nomi Angelo [...] sia in campo microbiologico, sia nel grande settore dei problemi ambientali.
Condusse una serie di ricerche sul contenuto batterico del latte con particolare riguardo alla possibilità della trasmissione del bacillo tubercolare in tale veicolo: i suoi ...
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MAGRASSI, Flaviano
Mario Crespi
Nacque a Brescia il 30 dic. 1908, primo dei quattro figli di Artemio, chirurgo pediatra presso l'ospedale bresciano, e Teresa Prinetti, entrambi di origine piemontese. [...] peculiari forme patologiche il M. studiò accuratamente la cosiddetta endocardite lenta, oggi comunemente denominata endocardite batterica subacuta, sepsi ad apparente plurima eziologia la cui patogenesi ritenne riconducibile all'esistenza nel sangue ...
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CALAMIDA, Umberto
Mario Crespi
Nacque ad Empoli (Firenze) il 20 genn. 1871 da Francesco e da Teresa Caratti. Trascorse la giovinezza a Bergamo, seguendo gli studi classici, quindi si trasferì a Torino [...] (1902), pp. 385-98; Un caso di peritelioma della mucosa etmoidale (con S. Citelli), ibid., pp. 47-58; Sulla flora batterica del seni nasali e dell'orecchio medio (con E. Bertarelli), ibid., pp.86-93; Canali emissari temporali squamosi e petrosquamosi ...
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CARBONE, Tito
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Nacque a Carbonara Scrivia (Alessandria) il 16 luglio 1863 da Domenico, letterato e poeta, autore della satira politica Re Tentenna, e da Camilla Lessona, sorella di Michele. Studiò [...] serie di brillanti osservazioni giunse così a dimostrare la tossicità per l'organismo non soltanto delle sostanze di natura batterica, ma anche di quelle provenienti dai globuli rossi e dagli altri elementi cellulari distrutti dai microrganismi (Sui ...
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epidemie
In senso stretto un’e. si verifica quando una malattia infettiva colpisce un gran numero di individui di una determinata popolazione in un arco di tempo molto breve. I testi antichi menzionano [...] nel 1929 dal medico inglese A. Fleming (1881-1955) e grazie a questo tipo di farmaci, che inibiscono l’attività batterica, si possono evitare le conseguenze di gravi infezioni un tempo mortali. Tra gli agenti patogeni tuttora in grado di provocare ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] 1961 per la medicina o la fisiologia.
Proposto il concetto di 'operone' per il controllo dell'espressione genica nei batteri. François Jacob e Jacques Monod propongono un modello cibernetico come sistema di controllo dell'espressione dei geni per l ...
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Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] solfatazione delle mucine e sialilazione dei glicoconiugati di membrana, che favorisce l'instaurarsi di alcune infezioni batteriche e di un persistente stato d'infiammazione.
Nonostante il miglioramento della terapia e l'introduzione del trapianto ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.