Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] in tratti di DNA chiamati trasposoni, hanno la capacità di spostarsi da un plasmide all’altro o da un plasmide al cromosoma batterico (➔ elemento). Le modalità di azione di vari geni per la r. sono conosciute; alcuni codificano enzimi che alterano o ...
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Il meccanismo secondo cui si instaura un processo morboso: è strettamente legata sia alla modalità d’azione del fattore eziologico sia alla reazione dell’organismo. Lo studio della p. delle diverse malattie [...] che lascia sempre una traccia nel sistema immunitario. Si ha una malattia infettiva quando segni e sintomi dell’infezione batterica sono associati al danno di cellule, tessuti e organi o a un’alterata fisiologia. Il termine virulenza è generalmente ...
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Sostanza prodotta da microrganismi e capace d’agire su altri microrganismi (o su cellule viventi) inibendone la crescita o distruggendoli (azione di antibiosi). Il fatto che prodotti batterici potessero [...] sensibili alla loro azione, in altre parole sul loro spettro d’azione. Si distinguono pertanto a. attivi su batteri gram-positivi, su batteri gram-negativi, su miceti e su protozoi. Un gruppo a parte è costituito dagli a. antitumorali, che sono ...
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Medico, nato a Ponticelli d'Imola (Bologna) il 2 ottobre 1887. Professore di microbiologia nel 1925, è passato alla cattedra di igiene nel 1936. Insegna all'università di Torino, della quale è stato rettore [...] nel 1943.
Ha compiuto studî sulla flora batterica intestinale dell'uomo in condizioni normali e patologiche, sull'eliminazione dell'acqua con il respiro negli individui normali, febbricitanti e sotto l'influenza di farmaci e tossici varî, sul valore ...
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Questa scienza ha compiuto imponenti progressi nell'ultimo ventennio. Se nuovi farmaci chemioterapici hanno arricchito, in modo sensibile, i mezzi già efficaci e numerosi contro le malattie protozoarie, [...] la struttura e raggiunta la sintesi (V. du Vigneaud e coll., 1946). Numerose altre sostanze elaborate da funghi e batterî sono state poi isolate. Ricorderemo, oltre la penicillina, la streptomicina, la tirotricina e la recentissima aerosporina (v ...
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Batteriologo (Bellechaume, Yonne, 1866 - Garches, Parigi, 1963). Direttore dal 1944 dell'Institut Pasteur di Parigi, fu membro di numerose accademie scientifiche. Premio Feltrinelli per la medicina nel [...] alla scoperta dell'anatossina difterica, che ottenne riscaldando a 39÷40 ºC e trattando con formolo la tossina batterica; con questo ritrovato R. fornì un efficientissimo mezzo per la vaccinazione antidifterica e, allo stesso tempo, un indirizzo ...
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In anatomia umana, che circonda la corona del dente.
Sacco follicolare p. Strato di cellule mesenchimali che avvolge il dente in prossimità della corona, prima della sua eruzione. La pericoronarite è il [...] carico dei tessuti p. del dente del giudizio in corso di disodontiasi; consegue all’infezione, da parte della flora batterica orale, del sacco follicolare p. del dente (solitamente l’inferiore) che, per mancanza di spazio nell’arcata dentaria oppure ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] dalla disgregazione dello smalto e della dentina sottostante a opera di processi locali di origine chimica e di natura batterica.
Aspetti strutturali ed evolutivi
di Daniela Caporossi
1.
Struttura dei denti
Nell'uomo, come negli altri Mammiferi, i ...
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Il complesso dei tessuti di sostegno del dente. Comprende gengive, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare. Tali strutture hanno lo scopo di mantenere il dente ancorato alle ossa mascellari, [...] infiammatorio del p. che determina formazione di tasche parodontali e riassorbimento dell’osso alveolare. Causata dalla placca batterica al pari della gengivite, a differenza di questa (se trattata) non guarisce con restitutio ad integrum, lasciando ...
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(o grosso intestino) In anatomia, la parte terminale del tubo digerente, estendentesi dalla valvola ileocecale del Bauhin all’orifizio anale. Presenta tre porzioni (il cieco, il colon e il retto, e ha [...] di muco, assorbimento di alcuni ioni (per es., sodio e cloro) e sostanze vitaminiche sintetizzate dalla flora batterica locale (soprattutto vitamina K), escrezione di prodotti metabolici e di farmaci inoculati, decomposizione dei residui alimentari ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.