Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] , S.N. Vinogradskij, I.I. Mečnikov, P. Ehrlich e numerosi altri. In quel periodo fu chiarito il rapporto tra determinate forme batteriche e le malattie che esse possono provocare nell’uomo e negli animali; con la necessità di coltivare in vitro i b ...
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Cellula batterica che aumenta di volume e diviene resistente all’azione di agenti esterni per la perdita di acqua o per ispessimento della sua membrana. ...
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In biologia, c. batterica, metodo artificiale di coltivazione dei batteri in un mezzo che può essere liquido (brodo, latte, siero, sangue) o solido (gelatina, agar); il terreno nutritivo preparato sterilmente [...] tappo di cotone o da coperchio di vetro e conservato in termostato. La c. può essere pura o isolante quando ottiene i batteri allo stato di assoluta purezza, aerobia o anaerobia a secondo della natura dei germi cui è destinata. Si hanno c. elettive ...
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Cellula batterica o vegetale la cui parete cellulare è stata rimossa in seguito a trattamento con un enzima proteolitico, il lisozima, e può essere utilizzata per il trasferimento di geni negli esperimenti [...] di ingegneria genetica; il p., che può sopravvivere solo in ambiente isotonico, non perde le sue funzioni metaboliche e, pur non essendo più in grado di dividersi, può, in appropriate condizioni sperimentali, ...
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In genetica dei microrganismi, cellula batterica resa parzialmente e temporaneamente diploide da un processo di trasferimento di DNA. Lo scambio genetico nei batteri avviene fra il genoma completo del [...] del donatore. Doppi crossing-over determinano l’inclusione di parte del DNA del donatore nel cromosoma del ricevente formando ricombinanti (➔ batteri; pilus), i frammenti di DNA non integrati vengono persi nelle divisioni successive della cellula. ...
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Proteina coniugata di origine vegetale o batterica contenente come gruppo funzionale uno o più centri ferro-zolfo (Fe2S2). A seconda dell’origine vegetale o batterica il suo peso molecolare varia da 10.500 [...] in tutte le cellule fotosintetiche che sviluppano ossigeno. La f. batterica è stata trovata in tutti i batteri fotosintetici e in numerose specie di batteri anaerobi non fotosintetici. È una proteina trasportatrice di elettroni, fortemente ...
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Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] . Nella seconda metà degli anni 1990, nell’ambito del Progetto genoma (➔ genoma), sono stati sequenziati numerosi genomi batterici e virali. Uno dei risultati più sorprendenti è stata proprio la dimostrazione della grande capacità di trasferimento di ...
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In genetica molecolare, sigla di Catabolite Activator Protein, proteina batterica del sistema di controllo positivo dell’operone lac che attiva la trascrizione dei geni reprimibili dai cataboliti. Si indica [...] anche con la sigla CRP (cAMP receptor protein) ...
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In genetica, segmento ibrido di DNA che, nella trasformazione batterica deriva da una ricombinazione tra il DNA del ceppo batterico donatore e quello ospite.
E. parziale Cromosoma che porta uno o due segmenti [...] e., ottenibile oltre che nella trasformazione anche per infezione mista di fagi diversi su uno stesso batterio. ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.