Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] , S.N. Vinogradskij, I.I. Mečnikov, P. Ehrlich e numerosi altri. In quel periodo fu chiarito il rapporto tra determinate forme batteriche e le malattie che esse possono provocare nell’uomo e negli animali; con la necessità di coltivare in vitro i b ...
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Sinonimo di batterio, indicante gli Schizomiceti. Nel linguaggio scientifico gli appartenenti al genere Bacillus (➔ Bacillacee).
In botanica, b. radicale, quello che determina la formazione dei tubercoli [...] radicali nelle Fabacee ...
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Detto di batterio capace di sopravvivere in condizioni molto severe di temperatura (per es., in acque vulcaniche terrestri o sui fondali oceanici).
Gli enzimi prodotti dai batteri e., gli estremoenzimi, [...] catalizzano reazioni chimiche di notevole complessità ad alta temperatura ...
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Forma modificata di batterio; in particolare, quella generata dai batteri azotofissatori, come Rhizobium, quando vivono nei noduli delle radici delle Leguminose. La colonia batterica si sviluppa sul pelo [...] entrano nelle cellule corticali della radice. Quando le cellule corticali sono colonizzate, i batteri si modificano morfologicamente fino a diventare b., non più in grado di dividersi. La pianta nutre i b., creando vasi che arrivano ai noduli ...
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Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] Considerato già come un semplice saprofito innocuo, anzi utile alla digestione intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni ...
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Batterio, agente causale della blenorragia, scoperto da A. Neisser nel 1879. Si presenta come un diplococco, formato dall’accoppiamento di due corpi batterici reniformi che si guardano dal lato della concavità [...] e sono separati da un solco, così da assumere una caratteristica forma a chicco di caffè. È facilmente colorabile con le comuni colorazioni: le più usate sono il blu di metilene e il metodo di Gram, con ...
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Batterio b. Denominazione usata per indicare i batteri inclusi nel genere Pasteurella, per la loro tendenza ad assumere più intensamente il colore ai poli.
Cellule b. Cellule nervose provviste di due prolungamenti [...] aventi pressappoco le stesse dimensioni. Sono di questo tipo alcune cellule dei gangli nervosi, in particolare quelle che, insieme con le cellule orizzontali e le cellule amacrine, costituiscono il 5° ...
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batterio
battèrio (o bactèrio) s. m. [lat. scient. Bacterium, dal gr. βακτήριον «bastoncino»; cfr. bacillo]. – 1. Nome generico di microrganismi unicellulari di natura vegetale inclusi nella classe degli schizomiceti: possono avere forma sferica,...
batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...