Chimico-fisico italiano (Genova 1899 - ivi 1985), prof. (1927) di chimica fisica alle univ. di Bologna e di Pavia, poi di chimica applicata all'univ. di Genova; socio nazionale dei Lincei (1947), accademico pontificio (1942). Sono dovute al B. fondamentali ricerche nel campo delle proteine e degli elettroliti forti, nella spettroscopia infrarossa e Raman (soprattutto in relazione ai composti aromatici); ...
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Medico e letterato (Venaria Reale 1852 - Catania 1930), prof. di patologia generale a Catania (dal 1882); nel 1883 osservò per primo, in materiale patologico di soggetti deceduti per meningite cerebro-spinale, il meningococco, che poi A. Weichselbaum riuscì a coltivare (1887) e H. Jaeger a dimostrare essere l'agente causale della malattia. A U. si devono opere scientifiche (tra cui La febbre, 1893) ...
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Patriota (Spilimbergo 1794 - ivi 1878); ufficiale del Regno italico, poi dell'esercito austriaco, ingegnere, prese parte ai moti del 1848 e fu uno dei triumviri della repubblica di Venezia, la cui resa fu più tardi da lui negoziata. Scrisse, per difendersi dall'accusa di connivenza con gli Austriaci, Commentari della storia della guerra degli anni 1848-1849 (post., 2 voll., 1928-29) ...
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Pittore (n. Rovio, Canton Ticino, 1744 - m. 1823). Operò in Lombardia e soprattutto nel Mendrisiotto; fu anche alla corte del Württenberg. Dipinse ritratti e quadri religiosi. Suo figlio Abbondio (Rovio 1788-1850) dipinse affreschi nella chiesa di S. Sisinnio a Mendrisio e nella parrocchiale di Rovio ...
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Musicista (Venezia 1704 - ivi 1766 circa), allievo di A. Lotti; direttore di teatri londinesi e organista di S. Marco. Compose musica sacra, teatrale, strumentale, quest'ultima ancora eseguita (nove sonate per clavicembalo, di notevole importanza storica e artistica) ...
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Fisico e geodeta, nato il 3 ottobre 1716 a Mondovì in Piemonte, morto il 27 maggio 1781 a Torino, membro dell'ordine degli scolopî. Insegnò prima matematica e fisica a Palermo, nel 1748 venne chiamato a Torino da Emanuele III alla cattedra di fisica. Campo principale delle sue ricerche fu l'elettricità: le sue esperienze e pubblicazioni (p. es., Elettricismo artificiale, Torino 1771), meritarono l'aggregazione ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Gustavo Giovannoni
Architetto e studioso di storia dell'architettura, nato in Roma l'11 novembre 1849, morto ivi il 23 settembre 1934. Il G., che per lungo tempo tenne un [...] posto autorevole nell'amministrazione comunale di Roma, ebbe parte nelle sistemazioni edilizie della capitale. Fu presidente dell'Accademia di S. Luca negli anni 1914-15.
In Roma e nel Lazio si esplicò ...
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Geologo minerario e paleontologo insigne, nato a Bassano Veneto il 18 febbraio 1772, morto a Khartum il 26 settembre 1826. Studiò dapprima giurisprudenza e teologia a Padova, ma s'occupò ben presto di ricerche naturalistiche, specialmente mineralogiche, tanto che nel 1801 fu nominato professore di storia naturale a Brescia, poi ispettore generale delle miniere del Regno italico. Pubblicò numerosi lavori ...
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NICOLOSI, Giovan Battista
Roberto Almagià
Geografo, nato a Paternò nel 1610, morto a Roma nel 1670. A Roma, dove svolse interamente la sua attività scientifica, insegnò la geografia privatamente, soprattutto [...] in case principesche, e per gli scopi del suo insegnamento pubblicò una Teorica del globo terrestre (Roma 1642), trattatello di geografia matematica, una Guida allo studio geografico (Roma 1662), che può ...
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FONTANA, Giovanni Battista, detto Del violino
Fausto TORREFRANCA
Uno dei primi e dei più importanti compositori-virtuosi per violino. Nato nella seconda metà del sec. XVI a Brescia, fu a Venezia e a [...] Roma. Morì di peste a Padova nel 1630.
Già nel 1608 C. Gussago gli dedica un'opera chiamandolo eccellentissimo virtuoso del violino. Lasciò le sue opere alla Chiesa delle Grazie di Venezia, nella quale ...
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battista1
battista1 (ant. batista) s. m. [dal lat. tardo baptista, gr. βαπτιστής, der. di βαπτίζω «battezzare»] (pl. -i). – 1. Propr., chi battezza, battezzatore; in partic., il sacerdote che ha l’incarico di battezzare in vece del parroco....
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...