Ecclesiastico (Modena 1579 - Roma 1664); entrato nel noviziato dei gesuiti a Roma (1598), ne uscì e successivamente si addottorò in diritto all'univ. di Macerata (1604). Stabilitosi a Roma, dedicò la sua vita alla visita e all'assistenza dei carcerati; da quest'attività prese lo spunto per la sua opera di diritto penitenziario (e penale in genere) De visitatione carceratorum (1655). Amministratore ...
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Giurista e uomo politico (Masserano 1806 - Torino 1866); redattore degli Annali di giurisprudenza, fu dal 1848 alla morte fedelissimo a Cavour, dal quale nel 1860 accettò il portafoglio della Giustizia: contribuì all'unificazione della legislazione italiana. Presidente della Camera nell'VIII legislatura, svolse un ruolo importante nelle trattative per la Convenzione di settembre tra l'Italia e la Francia ...
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Giurista e poligrafo (Pistoia 1640 - Napoli 1702), avvocato in Roma. Lasciò opere d'erudizione storica e filologica (Schediasma juridico-philologicum, 1693; Lettere familiari, istoriche ed erudite, 2 voll., 1695; ecc.), biografie (Vita della venerabile suor Maria Vittoria Angelini, 1670; ecc.), monografie giuridiche (De distantiis, 1672; De iure hospitalitatis universo, 1675), libri di viaggio e descrizioni ...
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Giurista e politico (Villars del Varo 1639 - Torino 1704). Senatore, noto soprattutto per aver compilato una larga raccolta di Editti antichi e nuovi dei sovrani prencipi della real Casa di Savoia, compil. per ordine della Seconda Madama Reale (1681), ove sono comprese, in ordine sistematico, le norme legislative emanate dal 1430 al 1681 ...
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Giureconsulto cremonese (sec. 15º); trasferitosi a Milano, ottenne (1487) la cittadinanza con diploma del duca Gian Galeazzo Sforza. Creato senatore da Ludovico il Moro, fu mandato in numerose ambascerie. ...
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Giurista e teologo (n. San Gimignano sec. 16º). Scrisse: De usuris et commerciis illicitis (1577); De illegitimis et de natalibus restitutis liberis (1611). ...
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Giurista (Milazzo 1836 - Roma 1907). Esponente della scuola penalistica classica, ha collaborato alla stesura del codice penale Zanardelli (1889).
Tra le sue opere: Il codice penale italiano illustrato (1890); Istituzioni di diritto penale (post., 1921) ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] intellettuale, le professioni, unita allo sforzo di costruire rapporti stabili con i grandi feudatari del territorio: inclinazioni tutte che il D., poi, perseguì con straordinario successo. A Venosa ricevette ...
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DAL LEGNAME, Giovanni Battista
Paola De Peppo
Nacque a Padova da Leonardo, gentiluomo di quella città, probabilmente tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. Era suo fratello il celebre Francesco [...] fratello del D. di nome Bernardino; l'altra, del 29 genn. 1452, ancora di ringraziamento per le congratulazioni da Battista fattegli in occasione della nomina a procuratore di S. Marco: ma stavolta sono righe affettuosamente velate dal ricordo dell ...
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DE MARI (Mari), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova da Francesco e da Livia Centurione il 12 ag. 1686 e fu ascritto alla nobiltà il 26 nov. 1711.
Problematica la sua precisa [...] Stefano, doge nel 1663. Dei quattro figli di Stefano (Girolamo, Francesco, Nicolò, Domenico Maria), tre ebbero un figlio Giovanni Battista: il figlio di Girolamo nacque nel 1674, quello di Nicolò nel 1683, quello di Francesco (il D. appunto) nel 1686 ...
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battista1
battista1 (ant. batista) s. m. [dal lat. tardo baptista, gr. βαπτιστής, der. di βαπτίζω «battezzare»] (pl. -i). – 1. Propr., chi battezza, battezzatore; in partic., il sacerdote che ha l’incarico di battezzare in vece del parroco....
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...