Critico e saggista italiano (Bagni di Lucca 1923 - Firenze 2012); prof. di letteratura francese nell'univ. di Firenze (poi prof. emerito); condirettore (dal 1975) della collana Saggi critici; condirettore [...] anche un fine lettore e interprete di poeti e prosatori (Da Montaigne a Baudelaire. Prospettive e commenti, 1971; Sedici commenti a Baudelaire, 1976; Analisi e variazioni, 1982; Ai margini dell'autobiografia, 1986). Ha successivamente pubblicato ...
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Calasso, Roberto. - Scrittore e saggista italiano (Firenze 1941 - Milano 2021). Dopo essersi laureato in letteratura inglese con M. Praz, entrò giovanissimo nella casa editrice Adelphi divenendone direttore [...] K. (2002), Cento lettere a uno sconosciuto (2003), La follia che viene dalle Ninfe (2005), Il rosa Tiepolo (2006), La folie Baudelaire (2008), ultimo tassello del retablo che ha preso avvio con La rovina di Kash, L'ardore (2010), la raccolta di saggi ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] , il fuggitivo, il contingente, la metà dell'arte, di cui l'altra metà è l'eterno e l'immutabile", dice C. Baudelaire in Il pittore della vita moderna (1863). La modernità si presenta così come una qualità o una forma dell'esperienza, che l'arte ...
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LAERMANS, Eugène
Sophie A. Deschamps
Pittore e incisore, nato a Bruxelles il 21 ottobre 1864. Fu allievo del Portaels all'Accademia di Bruxelles. Undicenne, rimase sordo in seguito al tifo, il che ebbe [...] a comprenderlo. Non vede che le forme, i gesti, i colori. Sarcastico agl'inizî - illustrò Les fleurs du mal del Baudelaire - sentì poi un senso di ribellione e di pietà per gl'infelici che rappresenta, di cui accentua crudamente i particolari fisici ...
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Poeta e critico inglese (Londra 1905 - Bickley, Kent, 1993). Esordì come poeta nel 1922 con Masques and poems, cui seguirono Poems (1926) e Inscription on a fountain head (1929), raccolte di versi eleganti [...] : a self-portrait, 1950) e Ruskin (John Ruskin, the portrait of a prophet, 1949). Tra gli altri scritti si ricordano: Baudelaire and the symbolists (1929); Aspects of 17th century verse (1933); Four portraits (1945); il libro di saggi The singular ...
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Poeta ungherese (Miskolc 1900 - Budapest 1957). Profondamente pessimista, come emerge dalle sue poesie (Föld, erdő isten "Terra, forza, dio", 1922; Fény, fény, fény "Luce, luce, luce", 1925; Te meg a világ [...] Tücsökzene ("Musica di grilli", 1947) e A huszonhatodik év ("Il ventiseiesimo anno", 1957). Traduttore fecondo, i suoi lavori (Örök barátaink "I nostri eterni amici", post., 1958) hanno interessato numerosissimi poeti, da Baudelaire a ῾Omar Khayyām. ...
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Scrittore e giornalista portoghese, nato in Santarem nel 1839, morto a Parigi nel 1882. Di puro gusto romantico è il suo primo volume di versi, Appariåões (1861), mentre in Radiaåões da noite (1871), scritto [...] , di cui riprende l'argomento e il vocabolario; in esso sono le sue migliori poesie, Valla, non indegna di Baudelaire, e Palhaåos, vigorosa ed elaborata, ricca di osservazione diretta. Tradusse composizioni teatrali, scrisse il dramma Rosalino, poi ...
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RASSENFOSSE, Armand
Sophie A. Deschamps
Illustratore, acquafortista e pittore, nato a Liegi il 6 agosto 1862. Allievo dell'Accademia di Liegi, di Adrien de Witte e in seguito di Félicien Rops, rimase [...] sopra tutto la bellezza plastica. È autore delle illustrazioni ad acquaforte e a colori delle Fleurs du mal di Baudelaire, da lui interpretate molto esattamente (per la Société des cent bibliophiles de Paris). Ha illustrato anche Le rideau cramoisi ...
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LIPPI, Andrea
Federico Trastulli
Nato a Pistoia il 4 febbr. 1888, il L. era figlio di Artemisia Bartoli e di Pietro, fonditore proprietario di un'attività nota in tutta Italia. Il mestiere paterno determinò [...] . Il L., inoltre, nutriva spiccati e non comuni interessi letterari e poetici che lo portarono a conoscere gli scritti di Ch. Baudelaire, D. Alighieri, E.A. Poe e W. Shakespeare, dai quali in più di un'occasione trasse ispirazione.
Ancora fanciullo ...
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Poeta cubano (1863-93). La tristezza dello spirito e l'infermità del corpo, che presto ne consumarono la giovinezza, riflettono nella sua vita e nella sua poesia una dolcezza melanconica e un'indefinita [...] che lo fanno precursore del "modernismo" e lo avvicinano spiritualmente a Rubén Darío. Senti fortemente l'influsso del migliore Baudelaire e dei parnassiani: Parigi fu sempre la città lontana del suo sogno. Tuttavia la breve attività non gli consentì ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...