Poeta statunitense di lingua francese (Hempstead, New York, 1863 - Versailles 1915). Compiuti gli studî a Parigi, conobbe R. Ghil, il leader del movimento simbolista. Tornato in America nel 1884, si ristabilì [...] Les quatre saisons (1900), Une voix dans la foule (1909), considerata la sua opera migliore; Prose et vers (post., 1925). Tradusse in inglese testi di Banville, Aloysius Bertrand, Baudelaire, Gautier, Mallarmé, Mendès, ecc. (Pastels en prose, 1890). ...
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MACRÌ, Oreste
Anna Dolfi
Ispanista, nato a Maglie (Lecce) il 10 febbraio 1913. Titolare dell'insegnamento di Lingua e letteratura spagnola presso l'università di Firenze dal 1952 al 1983, italianista, [...] . fin dall'inizio come continuazione della grande tradizione europea di Herder, Hamann, Hölderlin, Novalis, Hugo, Nerval, Baudelaire, Mallarmé, Bécquer e come proiezione moderna dell'amicizia generazionale, della quale gli offriva luminoso esempio la ...
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TROYAT, Henri
Paola Ricciulli
(pseud. di Tarassov, Lev; App. III, II, p. 987)
Scrittore francese, membro dell'Académie Frana̧ise dal 1953. Scrittore prolifico ma sempre rigoroso, ha costantemente goduto [...] de Gogol, 1971; Marie Karpovna, 1984, trad. it., 1985; Tourgueniev, 1985; Flaubert, 1988; Maupassant, 1991; Zola, 1992; Verlaine, 1993; Baudelaire, 1994). Per la ricchezza tematica che gli deriva dal possesso di due culture, la russa e la francese ...
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Scrittore (Comiso 1920 - Vittoria, Ragusa, 1996). Esordì al termine di una lunga carriera di insegnante con il romanzo Diceria dell'untore (1981), ambientato in un sanatorio siciliano ove sono ospitati [...] per Argo il cieco (di mano dello stesso B.) e da un indice dei film visti redatto nel corso degli anni, sempre dall'autore, con filologica cura. B. è stato anche elegantissimo traduttore (da Terenzio, C. Baudelaire, J. Giraudoux e altri). ...
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Scrittore francese (Chaville, Seine-et-Oise, 1897 - Parigi 1990). Entrato in contatto con Apollinaire, fu tra i fondatori della rivista Littérature (1919); aderì al dadaismo e poi al surrealismo, le cui [...] Les frères Durandenau, 1924; Les dernières nuits de Paris, 1928; Les moribonds, 1934), saggi (Guillaume Apollinaire, 1927; Baudelaire, 1931; Eugène Labiche, 1945; Profils perdus, 1963; Écrits sur la peinture, 1980) e ricordi autobiografici (Le temps ...
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Poeta russo (Gumnišči, Vladimir, 1867 - Noisy-le-Grand, Parigi, 1943), considerato uno dei maggiori rappresentanti del decadentismo russo. Crepuscolare agl'inizî (Sbornik stichotvorenij "Raccolta di versi", [...] , il Perù, l'Indonesia (Kraj Ozirisa "Il paese di Osiris", 1914, sull'Egitto; Zmeinye cvety "Fiori serpentini", 1910, lettere dal Messico). Traduttore di tutta l'opera di Shelley, è stato largamente influenzato da Poe, Whitman, Baudelaire e Wilde. ...
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LACLOS, Pierre-Ambroise-François Choderlos de
Pietro Paolo Trompeo
Scrittore francese, nato ad Amiens il 18 ottobre 1741, morto a Taranto il 5 settembre 1803. Di famiglia recentemente nobilitata, si [...] francese, per altri invece si ricollegano alla grande tradizione psicologica del secolo precedente, e più d'un critico, a cominciare da Baudelaire, ha potuto nominare, e non invano, Racine, ma L. è un Racine spregiudicato, al di là o al di qua dalla ...
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ÖSTERLING, Anders Johan
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Hälsingborg il 13 aprile 1884.
Redattore letterario dello Svenska Dagbladet (v. la raccolta di articoli Dagens gärning, Fatti del giorno, [...] . Uomo di cultura europea, ha tradotto da varie lingue: da Lorenzo de' Medici al Carducci, dal Blake allo Shelley, dal Baudelaire al Mallarmé, da Goethe a George (Frönder och främlingar, Affini ed estranei, 1912). Già nelle prime raccolte (Preludier ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] (trad. it. Torino 1971); Briefe, hrsg. G. Scholem, Th.W. Adorno, 1966 (trad. it. parziale Torino 1978); Charles Baudelaire: ein Lyriker im Zeitalter des Hochkapitalismus, hrsg. R. Tiedemann, 1969; W. Benjamin, G. Scholem, Briefwechsel 1933-1940, hrsg ...
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MENDÈS, Catulle
Pietro Paolo Trompeo
Poeta, romanziere, drammaturgo e critico francese, nato a Bordeaux il 20 maggio 1842, morto presso Parigi l'8 febbraio 1909 per un accidente ferroviario. Precocissimo, [...] meno avveduti, d'un rigoglio inesausto di poesia. Era, in realtà, un Th. Gautier deteriore e attardato, un Baudelaire tutto in superficie, che condiva di facile satanismo una letteratura, per buona parte, afrodisiaca alla maniera settecentesca.
Tra ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...