Scrittore belga di lingua francese (Chênée, Liegi, 1894 - La Celle-Saint-Cloud, Parigi, 1989); prof. all'univ. di Liegi. Esegeta di Baudelaire (L'originalité de Baudelaire, 1927), traduttore di Foscolo, [...] fu autore di liriche dominate dal senso doloroso della precarietà del tempo (Au bord du temps, 1937; Tracé par l'oubli, 1951; Chronos rêve, 1959; Des nuits et des jours, 1968; Le train sous les étoiles, ...
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Poeta francese (Lilla 1858 - Magny-les-Hameaux, Yvelines, 1900). D'ispirazione malinconica e intimista, subì l'influsso dei parnassiani, di Baudelaire e di Verlaine; fu tra i fondatori del Mercure de France. [...] Dopo Au jardin de l'infante (1893), che lo rese famoso, pubblicò Aux flancs du vase (1898), d'impronta ellenizzante; postumi uscirono un'altra raccolta di versi, Le chariot d'or (1901), il dramma in versi ...
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Poeta e saggista francese (Belgrado 1931 - Parigi 2014). Rappresenta con la sua opera la negazione della missione del poeta che Ch. Baudelaire aveva affermato con forza; per G. il poeta non può scoprire [...] o interpretare nulla poiché tutto ruota intorno al linguaggio, al gioco delle parole, e la poesia può rilevare solo la presenza delle cose. Tale poetica, esposta nel saggio La gravitation poétique (1966), ...
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Poeta russo (Omsk 1856 - Pietroburgo 1909), diede una sfumatura classicheggiante alla sua poesia, nel complesso di carattere simbolista. Ottimo traduttore (Orazio, Euripide, Baudelaire, Verlaine), fu poeta [...] (Kiparisovyj larec "Il cofano di cipresso", 1910) sincero ma non molto originale ...
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Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha fondato e diretto la rivista letteraria Niebo (1977-79) e ha svolto attività di traduttore (C. Baudelaire, M. Blanchot, M. Maeterlinck, ecc.). Vincitore nel 2005 del [...] Premio Viareggio, nel 2017 è stato insignito del Premio Lerici alla carriera.
Opere
Presente nell'antologia Il pubblico della poesia, che nel 1975 proponeva una prima campionatura delle esperienze poetiche ...
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Scrittore (Montauban 1834 - Sèvres 1892). Dopo un romanzo sulla vita di bohème (Les martyrs ridicules), che fu pubblicato nel 1862 con prefazione di Baudelaire, rappresentò con stile raffinato la vita [...] degli umili in varî romanzi, tra cui il ciclo Mes paysans che comprende Le bouscassié (1869) e La fête votive de Saint-Bartholomée Porte-Glaive (1872); Les va-nu-pieds (1873), il suo capolavoro; Urbains ...
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Denominazione coniata da P. Verlaine (che la usò come titolo della sua opera critica Les poètes maudits, 1884), desumendo l’immagine da una poesia di C. Baudelaire (Bénédiction da Les fleurs du mal), nella [...] . Verlaine intendeva i veri creatori o poeti assoluti, condannati a scontare in vita, misconosciuti dal proprio tempo, una visione anticipatrice e necessariamente conflittuale. Poeti m. per antonomasia sono, oltre a Verlaine, Baudelaire e A. Rimbaud. ...
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L'invitation au voyage
Laura Vichi
(Francia 1927, bianco e nero, 36m a 20 fps); regia: Germaine Dulac; produzione: Germaine Dulac; soggetto: dall'omonima poesia di Charles Baudelaire; sceneggiatura: [...] quasi privi di intreccio realizzati da Germaine Dulac. La regista non si prefigge qui l'obiettivo di illustrare la poesia di Charles Baudelaire ma si ispira solo ad alcuni versi ("Mon enfant, ma sœur,/songe à la douceur,/D'aller là-bas vivre ensemble ...
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Poeta (Lillebonne, Seine-Inférieure, 1839 - Sèvres 1873). Attore, giornalista, commediografo, condusse una vita molto disordinata, da autentico bohémien. Ammiratore di Th. de Banville, di Hugo, di Baudelaire, [...] pubblicò alcune raccolte di versi (Les vignes folles, 1860; Les flèches d'or, 1864; Joyeusetés galantes et autres du Vidame Bonaventure de la Braguette, 1866; Gilles et Pasquin, 1872), che ebbero notevole ...
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Cantante e autore di canzoni (Principato di Monaco 1916 - Siena 1993). Trasferitosi a Parigi nel 1946, cominciò a musicare i proprî versi e quelli di autori come Baudelaire e Aragon, giungendo al successo [...] con Paris canaille, cantata da Y. Montand. Si esibì in seguito in lunghi monologhi accompagnati dalla musica, in cui la sua vena anarchica si esprime con frequenti cambiamenti di registro, passando dai ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...