RACINE, Jean
Ferdinando Neri
Nato a La Ferté-Milon nel 1639 (l'atto di battesimo porta la data del 22 dicembre), morì a Parigi il 21 aprile 1699. Orfano di madre nel 1641, del padre nel 1643, fu allevato [...] Hugo, oscurò in parte la fama del R.; ma, più dei critici, i poeti stessi provvidero a risollevarla, consapevoli (dal Baudelaire a P. Valéry) della originalità e della purezza di quell'arte.
In Italia, le tragedie del R. vennero tradotte assai presto ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] origini della nostra sensibilità di uomini del 21° secolo. Ne sono conferma l'attrazione che le avanguardie, da Ch. Baudelaire ai surrealisti, ebbero per il Seicento e la proposta che alcuni critici hanno avanzato di denominare Neobarocca la presente ...
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WORDSWORTH, William
Ernest DE SELINCOURT
Mario PRAZ
Poeta inglese, nato a Cockermouth (Cumberland) il 7 aprile 1770, morto a Rydal (Westmorland) il 23 aprile 1850. Suo padre, John W., attorney e principale [...] indefinito e di torbido che è data dai sensi piu sensuali; se cerchiamo un'antitesi, ci viene fatto di pensare al Baudelaire, la cui anima vive in un crepuscolo carico dei vapori e dei profumi languidi e vertiginosi che esalano dalla stanchezza delle ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] presso i maggiori poeti di questo periodo, e la nuova lirica - ora in maniera seria, tragica e sublime come nel Baudelaire, ora solenne e severa come nel Mallarmé, ora dilettantesca, coloristica o decadente come nel d'Annunzio - ricavò, disillusa, di ...
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STENDHAL
Pietro Paolo Trompeo
. Sotto questo pseudonimo, non si sa bene per quale ragione adottato, è universalmente noto lo scrittore francese Henri Beyle, nato a Grenoble il 23 gennaio 1783, morto [...] il secondo, e viceversa.
Ignorato o misconosciuto dai contemporanei (tranne Goethe e Balzac e un po' più tardi Gobineau, Baudelaire e, in parte, Sainte-Beuve), S. vide giusto quando profetizzò a sé stesso una gloria postuma, nel tardo Ottocento ...
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PSICOANALISI
Edoardo Weiss
. Scienza psicologica fondata da Sigmund Freud. Il termine ha tre significati principali; può cioè designare: 1. un metodo d'indagine di processi psichici altrimenti quasi [...] , Der Künstler, 4ª edizione, Vienna 1925; K. Abraham, Giovanni Segantini, ivi 1925; R. Laforgue, L'échec de Baudelaire, Parigi 1932; M. Bonaparte, Edgar Poe, voll. 2, ivi 1933.
Periodici principali: Imago (dal 1912), Internationale Zeitschrift für ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura della Grecia
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella tradizione occidentale la civiltà [...] della sua lettura, infatti, sarà diversa. E non solo perché muta la lingua – questo avviene anche quando si legge Baudelaire o Shelley in traduzione – ma perché muta soprattutto la musica più astratta e profonda della lingua. La maniera greca secondo ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] 1902: Larmes; C'était un songe; Temps de neige; Rêverie; Nuageries); La cloche fêlée, op. 7 (1903; testo di Ch. Baudelaire); Trois lyriques, op. 9 (1905: Soleils couchants; Soir païen; En ramant, su testi di Verlaine, A. Samain e J. Richepin); Sonnet ...
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MACCARI, Mino
Francesca Franco
– Nacque il 24 nov. 1898 a Siena, figlio primogenito di Latino e Bruna Bartalini.
Seguendo gli spostamenti del padre, professore di latino e greco e poi direttore di istituti [...] Mondo di M. Pannunzio, in cui lavorarono pure Flaiano e Bartoli e per il quale scrisse un articolo, L’orfano di Baudelaire (1°-5 marzo 1949).
La rivista, per diciotto anni fondamentale punto di riferimento nel dibattito politico e culturale italiano ...
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La critica cinematografica
Daniele Dottorini
Il cinema, sin dalla sua nascita, ha sempre prodotto discorsi. La sua apparizione, la sua trasformazione e la sua penetrazione all’interno della coscienza [...] ), e in cui prese forma e si sviluppò l’idea, poi rielaborata nel corso del Novecento da autori come Charles Baudelaire, Marcel Proust, Walter Benjamin che la critica sia un’attività, un esperimento condotto sull’opera d’arte, capace di elaborarne ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...