Ostermann, Theodor
W. Theodor Elwert
Bibliotecario e bibliografo tedesco (Rosenheim, Baviera, 1894), studiò filologia romanza a Monaco di Baviera ove si laureò con K. Vossler nel 1923 con una tesi sull'estetica [...] di Baudelaire; entrò (1926) nel servizio della biblioteca universitaria di Monaco, di cui fu poi direttore (1952-1959). Sotto l'influsso del suo maestro, di cui pubblicò due bibliografie (Bibliographie der Schriften Karl Vosslers, in Festgabe für ...
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RIVIÈRE, Jacques
Luigi VILLARI
Scrittore francese, nato a Bordeaux il 15 luglio 1886, morto a Parigi il 14 febbraio 1925. Rivelò il suo fine temperamento critico, pensoso dei problemi spirituali, col [...] volume Études (1912; su Baudelaire, Claudel, Gide, ecc.). Prigioniero quasi dall'inizio della guerra mondiale, scrisse in Germania le note da cui è poi venuto À la trace de Dieu (postumo, con prefazione di P. Claudel, 1925).
In Svizzera, dove infermo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Incubo colmo di cose ignorate, di feti cucinati nel cuore dei sabba”. Nei versi che [...] metà dell’Ottocento prima che si proceda a una seconda edizione e che queste visioni allucinate ispirino i versi di Charles Baudelaire e il bulino di Odilon Redon.
A sconvolgere, ancora oggi, è il pessimismo assoluto che regna in queste incisioni, l ...
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Storico e critico d'arte polacco (Leopoli 1906 - Varsavia 1974). Si è occupato, in particolare, dell'arte barocca e della pittura del 19º e del 20º secolo. Tra le sue opere più significative: Dzieje sztuki [...] polskiej ("Storia dell'arte polacca", 1934); O romantycznej sintezie sztuk. Delacroix, Chopin, Baudelaire ("Della sintesi romantica delle arti. Delacroix, Chopin, Baudelaire", 1965). ...
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Critico letterario e romanziere italiano (Novara 1904 - Torino 1978); studioso di letteratura francese e italiana, è stato prof. di lingua e letteratura francese nelle univ. di Napoli e di Torino. Combatté, [...] partigiano, in Val d'Ossola. Tra le sue opere: Vita, opere e pensieri di Ch. Baudelaire, 1928; Ottocento francese, 1950; Caratteri del Romanticismo italiano, 1952; La letteratura francese del XVII secolo, 1955; Manzoni e il "realismo", 1956; Stendhal ...
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Germanista (Cernobbio 1897 - Milano 1985), cultore anche di letteratura francese e di filosofia tedesca; prof. univ. dal 1952, insegnò lingua e letteratura tedesca all'univ. di Catania e quindi (dal 1959) [...] all'univ. di Pavia. Fra le numerose pubblicazioni: Gide (1937); Baudelaire (1938); Nietzsche (1943); Gottsched, Bodmer e Breitinger (1951); Hölderlin (1956); Wieland e la classicità tedesca (1968). ...
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Scrittore, musicista e disegnatore tedesco (Königsberg 1776 - Berlino 1822). Fra tutti gli scrittori tedeschi dell'epoca romantica é quello che più rapidamente e più saldamente ottenne celebrità anche [...] all'estero: subito tradotto da Carlyle, influenzò autori quali Poe e Baudelaire, Balzac, Gogol´ e persino Dostoevskij, e il suo influsso è fortemente avvertibile anche nell'espressionismo e nel surrealismo letterario e pittorico. Nelle sue fiabe ...
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Poeta francese (Belfort 1879 - Maisons-Alfort 1913); ammiratore di Verlaine, fondò con H. Fleischmann la Revue verlainienne d'art, d'esthétique et de piété verlainienne (1901-o2) e con Ch. Vildrac l'Idée [...] synthétique (1904). La sua poesia risente delle influenze di Baudelaire, Verlaine e Laforgue: Le chant des routes et des déroutes (1901); Léliancolies: la chanson du pauvre Gaspard (1902); Sonnets intérieurs (1903); La lumière natale (1905); Ailleurs ...
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Pittore e attore (Nîmes 1809 - Parigi 1865). Allievo di A.-J. Gros, fu presente ai Salons dal 1831 ma si dedicò soprattutto al teatro. Recitò alla Comédie, all'Odéon (1839) poi in teatri popolari, riscuotendo [...] lodi entusiastiche (fu ammirato, tra gli altri, da Ch. Baudelaire) e forti critiche per l'originale impetuosità. ...
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Poeta lirico turco, nato a Costantinopoli nel 1869, morto nel 1915. Il più eletto rappresentante, in poesia, della scuola dei Nuovi Letterati, sorta in Turchia nel 1894. Suoi modelli sono non solo De Musset [...] e Lamartine, ma anche Baudelaire e Verlaine. Pure adoperando per lo più il verso quantitativo tradizionale, maneggiò la rima con una libertà sino allora sconosciuta e cantò, con grande purezza di stile, argomenti moderni; penetrate di grande amore ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...