Smith, Patti
Ernesto Assante
Gli accordi del rock fusi con la potenza delle parole
Patti Smith, poetessa e autrice, cantante e chitarrista, è stata una delle star della nouvelle vague del rock americano [...] della metà degli anni Settanta. Vicina al punk ma al tempo stesso innamorata della poesia di Charles Baudelaire e amica di molti artisti newyorkesi, è una protagonista del nuovo rock statunitense
Un grande successo e un lungo silenzio
Nata a Chicago ...
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Poeta belga di lingua francese (Bruxelles 1858 - ivi 1924). Le sue opere, tra cui si citano come principali: La nuit (1897, poesie), Le cérisier fleuri (1890, poesie), Prométhée (1899, poema drammatico), [...] Jonas (1900, poesie), Savonarole (1911, dramma), Le roi Cophétua (1919, dramma), lo rivelano uno degli esponenti del simbolismo, che in lui si colora della maniera di Baudelaire portata all'esasperazione. ...
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JANMOT, Louis
Jean Jacques Gruber
Pittore e scrittore, nato il 21 maggio 1814 a Lione, dove morì il 1° giugno 1892. Appartenne al gruppo dei preraffaelliti lionesi. Indotto, come l'Orsel, dagl'insegnamenti [...] dall'amicizia del Flandrin, s'avvicinò alle teorie dell'Overbeck. "I colori un po' crudi ricordano", secondo il Baudelaire "i vecchi maestri tedeschi"; questo malinconico arcaismo non dispiace nel quadro Fiori di campo (museo di Lione). Il sentimento ...
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Scrittore e giornalista portoghese (Santarém 1839 - Parigi 1882). Dopo la sua prima raccolta di versi, Aparições (1867), s'impose all'attenzione del suo paese con Radiações da Noite (1871), in cui traduceva [...] la sua aspirazione a novità politiche e sociali in versi ricchi di romantica oratoria. Seguì A Alma nova (1874), imitazione di Les Fleurs du mal di Baudelaire. ...
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Scrittore francese, nato a Montauban il 13 marzo del 1835, e morto a Sèvres nel 1892. Si educò ai margini della scuola parnassiana, e da questa apprese la raffinatezza stilistica, sebbene non riuscisse [...] a disciplinare l'esuberanza della sua espressione. Il primo libro, Les Martyrs ridicules (1862), con una prefazione di Baudelaire, descrive la vita dei letterati parigini; e su questi motivi psicologico-sociali continuò ad esercitare il suo spirito ...
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Pseudonimo del fotografo, caricaturista, aeronauta e scrittore Félix Tournachon (Parigi 1820 - ivi 1910). Fondatore (1849) della Revue comique, autore di racconti e di memorie, ha lasciato nel Panthéon [...] celebrità del tempo. Si dedicò anche alla fotografia e fu amico di molti artisti, ad alcuni dei quali fece ritratti penetrantissimi (Ch. Baudelaire, H. de Balzac, S. Bernhardt, ecc.); tra l'altro, nel 1874, mise i suoi studî a disposizione dei futuri ...
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Pittore (Ornans, Franca Contea, 1819 - La Tour-de-Peilz, Vaud, 1877). Figlio di un agiato possidente, C. si recò a Parigi nel 1839 seguendo la sua inclinazione artistica e si formò, al di fuori delle istituzioni, [...] della tradizione seicentesca spagnola e olandese. Dal 1847 C. allargò i suoi interessi a contatto con Baudelaire, Proudhon, Champfleury, stagliandosi sullo sfondo del complesso e contraddittorio mondo culturale sociale e politico della Parigi ...
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Musicista francese (Bar-le-Duc 1861 - Parigi 1949). Allievo di C.-A. Franck, tra i migliori continuatori della poetica musicale del maestro, si distinse per la delicatezza e la raffinata eleganza delle [...] liriche. Di lui furono pregiate specialmente le musiche per drammi di M. Maeterlinck (Les sept princesses, La princesse Maleine), il poema orchestrale La cloche fêlée (da Ch. Baudelaire) e molte pagine vocali e strumentali da concerto e da camera. ...
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JORGENSEN, Jens Johannes
Giuseppe Gabetti
Scrittore danese, nato a Svenborg il 6 novemble 1866. Cittadino onorario di Assisi, trascorre da molti anni la vita per lo più in Italia.
Verso il 1890 fu uno [...] del movimento impressionistico, che s'era iniziato in Danimarca, per processo di generazione spontanea, con Jacobsen: tradusse Baudelaire, Verlaine e compose in toni morbidi e musicali liriche (Vers, 1887; Stemninger, Impressioni, 1892; Bekendelse ...
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Pittore e incisore (Namur 1833 - Essonnes, Parigi, 1898). Fondamentalmente autodidatta, trovò nel segno grafico il suo mezzo espressivo più efficace, cominciando con litografie pubblicate a Bruxelles nel [...] dove studiò con F. Bracquemond e J. Jacquemart e fu in contatto con l'ambiente letterario, in partic. con Baudelaire. Il tratto satirico realistico delle prime opere, vicino a Daumier e Gavarni, cedette nelle ricorrenti tematiche erotiche e sataniche ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...