GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] francese e la tedesca, grazie anche alla precoce assoluta padronanza di quelle lingue. Suoi autori prediletti erano E.A. Poe, Ch. Baudelaire, e sopra tutti S. Di Giacomo del quale curò, insieme con il Croce, la raccolta delle Poesie (Napoli 1907), e ...
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CASSONE, Giuseppe
Magda Jászay
Eugenio Koltay-Kastner
Nacque, quartogenito di dieci figli, a Noto il 13 nov. 1843 da Luigi, architetto e ingegnere del genio civile, e da Michela Rizza, che vi si erano [...] e russa, inglese e ungherese. Per adesione culturale, ma specialmente per rispondenze psicologiche privilegiò G. Leopardi, A. de Musset, Ch. Baudelaire, H. Heine, N. Lenau, A. von Platen, J. V. Scheffel, G. G. Byron, P. B. Shelley, W. Wordsworth, A ...
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Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] ), 1908; Préludes (24, in due serie di 12), 1910-13. Canto e pianoforte: Ariettes oubliées, 1888; Cinq poèmes de Baudelaire, 1890; Fêtes galantes, 1892-1904; Proses lyriques, 1893; Chansons de Bilitis, 1898; Trois ballades de F. Villon, 1910; Trois ...
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Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] dai suoi primi versi, pubblicati nell'Artiste e nel Parnasse contemporain (1866 e 1871), pur nell'evidente imitazione di Baudelaire (la lettura delle Fleurs du Mal lo sconvolse e suggestionò profondamente) si manifesta una sua originale ricerca di ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] e Angelo di V. Hugo, e lavorò a varie riprese (1874-94) al poemetto The Sphinx, in cui è palese l'imitazione di Baudelaire. Tra il 1885 e il 1891 scrisse fiabe, raccolte nei volumi The happy prince and other tales (1888) e A house of pomegranates ...
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Poeta (Marradi 1885 - Castel Pulci, Firenze, 1932). Figlio di un maestro elementare, rivelò presto indole inquieta e straordinaria sensibilità. Dopo il liceo a Faenza, frequentò corsi di chimica all'univ. [...] denso e ardente, che ricorda A. Rimbaud (soprattutto quello delle Illuminations), suo poeta prediletto insieme con Baudelaire. Discontinua come risultati poetici, nutrita degli echi di una educazione letteraria che include Carducci e D'Annunzio ...
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Poeta francese (Tours 1923 - Parigi 2016). Dopo aver compiuto studi di matematica e filosofia, B. entrò in contatto a Parigi con il gruppo dei surrealisti. Ha preso poi al Collège de France la [...] (2006). Da ricordare infine le traduzioni di Shakespeare, John Donne, Keats e le illuminanti pagine su Rimbaud (1961), Baudelaire (2000), Breton (2001). Importante è l'opera di B. "italianista" con le sue traduzioni e interpretazioni di Leopardi ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] e Alatri, con letture sistematiche di Dante, Petrarca, e la scoperta "ubriacante" dei poeti moderni, da Leopardi a Baudelaire.
Nel 1927 si trasferì a Roma, ufficialmente per frequentare i corsi della facoltà di giurisprudenza; in realtà per uscire ...
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Pittore (Parigi 1832 - ivi 1883). Nato da un'agiata famiglia borghese, M. fu destinato alla carriera di ufficiale di marina, ma, bocciato agli esami, ottenne dal padre il consenso di dedicarsi alla pittura. [...] , 1867, Mannheim, Kunsthalle; il ritratto di É. Zola e Il balcone del 1868, Parigi, Musée d'Orsay). Amico di Baudelaire, Zola, Mallarmé, dal 1863 M. frequentò al Café Guerbois il gruppo dei giovani pittori antiaccademici, i futuri impressionisti ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] 'oggettività del realismo, la narrazione, dietro la quale è percepibile la lezione di Chateaubriand, di Nerval, di Baudelaire ma anche l'influsso degli studî della psicologia del tempo sulle "intermittenze" della memoria, si dispiega attraverso il ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...