Poeta, romanziere e saggista francese (n. Limoges 1914 - m. 2018). È autore di un'importante quadrilogia narrativa che richiama l'opera di L. Guilloux e J. Chardonne, piccola epopea popolare ispirata da [...] Le paysan céleste, 1943; Une voix, 1956; Terres de mémoire, 1965; Oscillante parole, 1978; Chansons sur porcelaine, 1984; Passagers du temps, 1991) e contributi critici (le antologie De Rimbaud au surréalisme, 1955, e De Chénier à Baudelaire, 1964). ...
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Poeta statunitense di lingua francese (Hempstead, New York, 1863 - Versailles 1915). Compiuti gli studî a Parigi, conobbe R. Ghil, il leader del movimento simbolista. Tornato in America nel 1884, si ristabilì [...] Les quatre saisons (1900), Une voix dans la foule (1909), considerata la sua opera migliore; Prose et vers (post., 1925). Tradusse in inglese testi di Banville, Aloysius Bertrand, Baudelaire, Gautier, Mallarmé, Mendès, ecc. (Pastels en prose, 1890). ...
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Scrittore francese (Chaville, Seine-et-Oise, 1897 - Parigi 1990). Entrato in contatto con Apollinaire, fu tra i fondatori della rivista Littérature (1919); aderì al dadaismo e poi al surrealismo, le cui [...] Les frères Durandenau, 1924; Les dernières nuits de Paris, 1928; Les moribonds, 1934), saggi (Guillaume Apollinaire, 1927; Baudelaire, 1931; Eugène Labiche, 1945; Profils perdus, 1963; Écrits sur la peinture, 1980) e ricordi autobiografici (Le temps ...
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Poeta russo (Gumnišči, Vladimir, 1867 - Noisy-le-Grand, Parigi, 1943), considerato uno dei maggiori rappresentanti del decadentismo russo. Crepuscolare agl'inizî (Sbornik stichotvorenij "Raccolta di versi", [...] , il Perù, l'Indonesia (Kraj Ozirisa "Il paese di Osiris", 1914, sull'Egitto; Zmeinye cvety "Fiori serpentini", 1910, lettere dal Messico). Traduttore di tutta l'opera di Shelley, è stato largamente influenzato da Poe, Whitman, Baudelaire e Wilde. ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] (trad. it. Torino 1971); Briefe, hrsg. G. Scholem, Th.W. Adorno, 1966 (trad. it. parziale Torino 1978); Charles Baudelaire: ein Lyriker im Zeitalter des Hochkapitalismus, hrsg. R. Tiedemann, 1969; W. Benjamin, G. Scholem, Briefwechsel 1933-1940, hrsg ...
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Poeta italiano (San Lazzaro, Parma, 1911 - Roma 2000). Allievo di R. Longhi, le sue opere poetiche (Sirio, 1929; Capanna indiana, 1951; Viaggio d'inverno, 1971) sono il risultato di una felice contaminazione [...] quindi apparso un volume di Opere (1997), comprendente poesie, traduzioni e saggi. La raccolta saggistica Ho rubato due versi a Baudelaire: prose e divagazioni (a cura di G. Palli Baroni, 2000), è apparsa poco prima della sua morte, mentre sono state ...
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Romanziere francese (Monsen-Baroeul 1926 - Contamine-sur-Arve 2016). Nella sua opera la "poetica dell'oggetto", che è al fondo delle teorie dell'école du regard e del cosiddetto nouveau roman, trova la [...] nella serie di Répertoires (I-V: 1960-82), situano B. fra i più originali critici francesi contemporanei. Sono anche da ricordare i saggi: Histoire extraordinaire (1961, su Baudelaire); Essai sur les modernes (1964); Essai sur les essais (1968). ...
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Poeta e critico italiano (Milano 1932 - Parma 2004). Nel solco della tradizione lombarda, elaborò sin dalla prima raccolta (Le case della Vetra, 1966) una poetica d'intonazione civile ma anche esistenziale. [...] (critico teatrale del Corriere della sera dal 1987), R. svolse anche un'importante attività di traduttore (da Baudelaire, Mallarmé, Flaubert, Apollinaire, ecc.); di particolare rilievo la sua traduzione dell'opera di M. Proust, Alla ricerca ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] nello stesso Salon, La battaglia di Scio. Il contrasto tra le due tendenze, quale si riflette negli scritti di Ch. Baudelaire, si concentrava nell'antitesi tra il disegno e il colore, cioè tra elemento intellettuale ed elemento passionale e, anche se ...
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Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] sua aristocratica ricerca del raro, del prezioso, del sublime, svolse un'intensa attività di traduzione (P. Verlaine, S. Mallarmé, C. Baudelaire, D. G. Rossetti, G. D'Annunzio, nonché W. Shakespeare e Dante) e rinnovò il ricordo di Jean Paul e F ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...