Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo acquerello astratto di Vassilij Kandinskij è del 1910 e ha una forza dirompente [...] (1926) sembrano la diretta trasposizione di Punto linea e superficie, saggio che non a caso esce nel 1926 a cura della Bauhaus e che già dal titolo rivela una forte impostazione didascalica. Alcuni cerchi è una tela di formato quadrato dove dei tondi ...
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Settore disciplinare, nell’ambito della comunicazione, che si avvale della composizione di segni e immagini su supporti e mezzi differenti (lettering, segnaletica, graphic design, visual design, web design [...] Arts & Crafts, Deutsche Werkbund ecc.) e dalla sperimentazione avviata dalle avanguardie storiche (Futurismo, Costruttivismo, Bauhaus, De Stijl ecc.), questa pratica progettuale ha progressivamente interagito con l’urbanistica, l’architettura, il ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] , quasi norma di una civiltà superiore. Questa pedagogia dell'arte si è concretata, dopo la guerra 1914-18, nel Bauhaus (v. in questa App.). Ponendo l'architettura come puro "disegno", l'ideale architettonico del Gropius s'incontra naturalmente, e ...
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WINTER, Fritz
Giovanna Casadei
Pittore tedesco, nato ad Altenbögge (Westfalia) il 22 settembre 1905, e morto a Herrsching a. Ammersee il 1° ottobre 1976. Figlio di un minatore, prima di dedicarsi alla [...] ha lavorato in una miniera di carbone come elettricista. Impressionato da van Gogh, inizia a disegnare; dal 1927 al 1930 studia al Bauhaus di Dessau e, tra i suoi maestri, V. Kandinskij e P. Klee sono quelli che hanno più profondamente influito sulla ...
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Designer tedesco (n. Wiesbaden 1932). Collaboratore, fin dal 1955, della nota azienda di piccoli elettrodomestici Braun, per la quale è stato anche direttore del dipartimento di design dal 1961 al 1995, [...] e innovativa all'intera produzione. Nel suo lavoro R. si è ispirato a principi pratici e funzionalisti promossi prima dalla Bauhaus e successivamente dalla HfG (Hochschule für Gestaltung) di Ulma, con la quale ha poi collaborato attraverso l'azienda ...
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Espressione («arte degenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] denigratoria e da misure vessatorie, che si inasprirono dopo la conquista del potere da parte di Hitler. In questo clima il Bauhaus, già obbligato a trasferirsi da Weimar a Dessau e da qui a Berlino, fu definitivamente soppresso nel 1933. Gli artisti ...
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TAC
Vieri QUILICI
. Sigla (dalla frase inglese The Architects Collaborative), con la quale si indica la collaborazione, che ebbe inizio nel 1946, tra Walter Gropius e gli architetti americani Norman [...] tradotto, sul piano del linguaggio, in una ricerca formale comprensiva di tale istanza.
Bibl.: G. C. Argan, Walter Gropius e la Bauhaus, Torino 1951, passim; S. Giedion, Walter Gropius, l'uomo e l'opera, Milano 1954, passim; Un'opera di Gropius e TAC ...
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ROSSI, Attilio
Francesco Franco
– Nacque ad Albairate (Milano) il 25 marzo 1909 da Angelo e da Francesca Perondi.
Nel 1925 iniziò a lavorare come tipografo e impaginatore all’Istituto grafico Bertieri [...] i fondatori della rivista Campo grafico, della quale fu direttore fino al 1935, concepita come una continuazione ideale del Bauhaus, con lo scopo di portare le avanguardie artistiche nella grafica e nella tipografia. Sempre nel 1933 ricevette il gran ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro [...] R. Simons (n. 1968) che, attingendo alla cultura giovanile, alla musica gotica, al punk e all'architettura della Bauhaus, ha apportato interessanti novità alla m. maschile; V. Branquinho (n. 1973), in grado di combinare uno stile romantico ...
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Storico e critico d'arte italiano (Torino 1909 - Roma 1992). Il suo pensiero, strettamente razionale, ha spaziato dall'arte antica a quella contemporanea (tra le opere, Borromini, 1951; Man Ray, 1970; [...] Opere
Tra le opere più significative: Pier Luigi Nervi (1934); H. Moore (1948); Borromini (1951); W. Gropius e la Bauhaus (1951); F. Brunelleschi (1955); L'architettura barocca in Italia (1957); Fautrier. Matière et mémoire (1960); Salvezza e caduta ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...