Architetto (Purmerend 1899 - Goldbach 1986). Esponente dell'ala più radicale e impegnata socialmente del movimento moderno, dopo aver lavorato con H. Poelzig e M. Taut a Berlino (1922) e con J. A. Brikman [...] ) e alla fondazione dei CIAM (1928). Curatore con El Lissitzky e H. Meyer della rivista ABC (1924-28), insegnante al Bauhaus (1928-29), soggiornò nell'URSS (1930-34), occupandosi soprattutto della pianificazione urbana. Svolse poi (1935-66) la sua ...
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Pseudonimo del pittore e scultore olandese Constant Nieuwenhuys (Amsterdam 1920 - Utrecht 2005). Esponente del gruppo COBRA (1948); le sue opere, segnate da forti istanze espressionistiche, rivelano un'irrequietezza [...] varie fasi decantando la forma, ma mantenendone la tensione dinamica. Vicino al Mouvement International pour un Bauhaus Imaginiste (1955), si è interessato all'urbanistica teorizzando un "urbanisme unitaire" come funzione coordinata di arte ...
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GALLIZIO, Giuseppe (Pinot)
Maria Teresa Roberto
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 12 febbr. 1902 da Innocente e da Teresa Chiarlone. Nel 1912 fu inviato dalla famiglia a Torino, dove compì studi tecnici [...] Galleria civica d'arte moderna di Torino, dove si conservano.
Fonti e Bibl.: A. Jorn, Note sulla formazione di una Bauhaus immaginista, in Notizie. Artifigurative, II (1958), 3-4, pp. 16-21; M. Bernstein, in P. G. (catal., galleria Notizie), Torino ...
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Pittore danese (Vejrum presso Struer, Danimarca, 1914 - Århus 1973). Nel 1936 lavorò nell'atelier di F. Léger, nel 1937 eseguì le decorazioni del Palais des temps nouveaux per l'esposizione universale, [...] (con l'architetto Dahlmann Olsen), nel 1948 aderì al gruppo COBRA, nel 1953 fece parte del Mouvement pour une Bauhaus imaginiste. Fino al 1953 la sua arte, che si avvale dei materiali più diversi, rimane nella scia dell'avanguardia conosciuta ...
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Pittore inglese (Chelsham, Surrey, 1908 - Malta 1998). A Londra studiò presso la Central school of art e, nel 1934, aderì alla London artists' association dove conobbe W. M. Coldstream e C. Rogers con [...] d'ispirazione costruttiva (Synthetic construction, 1956, Londra, Tate Gall.). Conclusa l'attività didattica ispirata ai metodi del Bauhaus, nel 1966 P. si stabilì a Malta, dove proseguì la propria ricerca, volta a una nuova imagerie bidimensionale ...
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Pittore e incisore statunitense (New York 1871 - ivi 1956). Figlio di musicisti e appassionato musicista egli stesso, F. si recò nel 1887 in Europa per completare la sua formazione, ma si dedicò all'arte [...] , dipinse, in forme prismatiche e in una gamma cromatica fredda, paesaggi urbani e marine. Chiamato da Gropius a insegnare al Bauhaus, diresse a Weimar il laboratorio di incisione. Con V. Kandinskij, P. Klee e A. Jawlensky fondò (1924) il gruppo Die ...
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Pseudonimo (assunto nel 1937) del pittore, disegnatore e incisore Wolfgang Schultze (Berlino 1913 - Parigi 1951). Tra le figure più affascinanti della pittura del dopoguerra, influenzato inizialmente da P. [...] di scienze naturali e studiò antropologia all'Istituto di studi africani di Francoforte; per un breve periodo frequentò il Bauhaus di Dessau. Trasferitosi a Parigi nel 1932, si dedicò alla fotografia, raggiungendo un alto livello professionale, e fu ...
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Artista concettuale tedesco (n. Colonia 1936). Da installazioni che sperimentano interrelazioni ed equivalenze di sistemi fisici e ambientali (Cubi di condensazione, 1963-65; Cubo d'erba, 1967) è passato [...] (premio della critica in Germania, 1991; premio internazionale della Biennale di Venezia, 1993; laurea honoris causa della Bauhaus-Universität di Weimar, 1998).
Vita
Dopo aver frequentato (1956-60) la Hochschule für bildende Künste di Kassel ...
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Scrittore statunitense (Richmond, Virginia, 1931 - New York 2018), collaboratore di vari giornali, tra cui il Washington Post. Tra gli esponenti del "new journalism", genere che si fonda sulla provocatoria [...] da cui è stato tratto, nel 1990, l'omonimo film diretto da B. De Palma. Sono ancora da ricordare il pamphlet From Bauhaus to our house (1981; trad. it. 1982), la raccolta di saggi e fictions intitolata Hooking up (2000; trad. it. 2002), il pamphlet ...
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Architetto tedesco (Mechermich, Renania Settentr., 1881 - is. di Baltrum, Frisone orientali, 1929), influì in maniera determinante nella definizione dell'architettura razionalista. Le Officine Fagus ad [...] in collab. con W. Gropius): Wittemberg, quartiere di trenta case unifamiliari (1913-14); Jena, facciata del Teatro Municipale (1922); Chicago, palazzo del Chicago Tribune (1922); Dessau, partecipazione al progetto per il nuovo Bauhaus (1925-26). ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...