Pseudonimo dello scultore russo Naum Pevsner (Brjansk 1890 - Waterbury 1977), fratello di Anton Pevsner. Studiò a Monaco (medicina e storia dell'arte alla scuola di H. Wölfflin), dove conobbe Kandinskij. [...] visione utilitaristica dell'arte di Tatlin, G. si trasferì a Berlino dove realizzò le prime sculture cinetiche ed ebbe rapporti con il Bauhaus ed il gruppo De Stijl. A Parigi (1932-35) fu membro di Abstraction-Création e, dal 1935 al 1946, a Londra ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] ma anche pittori, musicisti, scultori, grafici, fotografi. Tra loro Johannes Itten, pittore espressionista, figura centrale della scuola del Bauhaus, Paul Klee e Vasilij Kandinskij.
L'oggetto d'arte e la pubblicità
Se provassimo a immaginare per un ...
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Pseudonimo di Christian Emil Marie Küpper, pittore, architetto, scrittore olandese (Utrecht 1883 - Davos 1931). I suoi scritti, letterarî e di critica d'arte (dal 1912 sul periodico Eenkeid), mostrano [...] dei più significativi gruppi d'avanguardia; fondò la rivista dada Mécano (1922); tenne a Weimar dei corsi che si contrapponevano al Bauhaus (1922). Nel 1930 pubblicò il numero unico della rivista Art concret e fu tra i fondatori del gruppo parigino ...
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DJULGHEROFF, Nicolai
Matilde Tobia
Nacque a Kjustendil in Bulgaria il 20dic. 1901, da Slavi, tipografo, e da Tena Ceclareff. Fin dagli anni del liceo manifestò uno spiccato interesse per le arti figurative: [...] , acquistato dalla Galleria nazionale di arte moderna di Roma nel 1971.
Nel 1923 il D. si trasferì a Weimar e, al Bauhaus, si legò d'amicizia con J. Itten che, in quella scuola, teneva un corso propedeutico di sperimentazione creativa con i più ...
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Architetto, designer, storico e teorico italiano del design (Firenze 1938 - Milano 2023). Esponente di rilievo del Nuovo design italiano, ha fatto parte dal 1964 al 1974 del gruppo Archizoom Associati, [...] di vita (2001). Tra i prodotti in cui ha trasferito gli elementi salienti delle sue riflessioni teoriche ricordiamo: Bauhaus 1 (1979) e Bauhaus 2 (1980), collezione sperimentale di mobili per Alchimia; il divano Century (1982) e la salsiera Labrador ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] rinnovata di identità e utopia.
Di origini ucraine e russe ‒ suo padre, nato in Ucraina, fu uno degli architetti del Bauhaus; sua madre, insegnante di teologia ebraica e studiosa di psicoanalisi, era nata in Palestina da padre di origine russa ‒, G ...
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Storico e critico d'arte italiano (Torino 1909 - Roma 1992). Il suo pensiero, strettamente razionale, ha spaziato dall'arte antica a quella contemporanea (tra le opere, Borromini, 1951; Man Ray, 1970; [...] Opere
Tra le opere più significative: Pier Luigi Nervi (1934); H. Moore (1948); Borromini (1951); W. Gropius e la Bauhaus (1951); F. Brunelleschi (1955); L'architettura barocca in Italia (1957); Fautrier. Matière et mémoire (1960); Salvezza e caduta ...
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Wicki, Bernhard
Francesco Costa
Attore e regista cinematografico e teatrale, nato a St. Pölten (Austria) il 28 ottobre 1919, da padre svizzero e madre ungherese, e morto a Monaco di Baviera il 5 gennaio [...] per aver fatto parte di un'organizzazione comunista e per i suoi legami con la scuola di architettura del Bauhaus. Aveva debuttato giovanissimo come attore teatrale, e nel dopoguerra si esibì con successo nei teatri tedeschi, austriaci e svizzeri ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] Nel 1918 Der Sturm gli dedicò una monografia, che segnò l'inizio della sua fama anche all'estero. Dal 1921 insegnò al Bauhaus (a Weimar e poi a Dessau) e in questo periodo le sue ricerche si concentrarono sulla teoria della forma e della figurazione ...
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Dreier, Hans
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico tedesco, nato a Brema il 21 agosto 1885 e morto a Bernards-ville (New Jersey) il 24 ottobre 1966. Come direttore dell'Art Department della [...] in un film in costume, sembrano ricollegarsi alla temperie modernista da cui era nata una scuola d'arte come quella del Bauhaus. Nel 1923 si trasferì negli Stati Uniti, dove si legò alla Famous Players-Lasky Corporation dopo una breve permanenza alla ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...