Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere [...] la mostra della costruzione a Berlino. Nel 1930, su invito di W. Gropius, successe a H. Meyer nella direzione del Bauhaus trasferito a Dessau. In quegli anni, e soprattutto dopo il 1933, quando perse ogni incarico pubblico, elaborò modelli di casa a ...
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Pittore svizzero (Südernlinden, Berna, 1888 - Zurigo 1967). Allievo di A. Hölzel, fu successivamente influenzato dal cubismo e dall'arte di R. Delaunay, che lo aprì alla sperimentazione di forme astratte [...] Fu anche autore di testi teorici, tra cui si ricordano Kunst der Farbe (1961; trad. it. 1965) e Mein Vorkurs am Bauhaus (1963).
Vita e opere
Completati gli studî universitarî di matematica e scienze naturali, nel 1912, colpito dalle opere del gruppo ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] alleanza, come cieco è l'errore di chi in buona fede accetta gli ideali del Werkbund e più tardi il compromesso del Bauhaus. Anche per questo, forse, più tardi Walden partirà per la Russia e, a differenza di Kandinskij e tanti altri, per non far ...
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Architetto (Berlino 1883 - Boston 1969), figura centrale del movimento europeo di rinnovamento dell'architettura. Fu allievo di P. Behrens; la sua prima opera, l'officina Fagus (1911) di Alfred (Sassonia [...] ) è il frutto maggiore di questa collaborazione in cui si rinnovano i principî di integrazione fra le varie arti del Bauhaus. In seguito il TAC si estese nel TAC International Ltd. La sua attività realizzatrice crebbe negli ultimi anni; si ricordano ...
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Pittore e scultore italiano (Milano 1924 - Vergiate 2003). Fondò a Milano, con R. Crippa e G. Dova, il Movimento nucleare (1951) e la rivista Il Gesto (1955), aderì al Mouvement international pour un Bauhaus [...] imaginiste e partecipò a varie esposizioni internazionali surrealiste (Parigi, 1959, 1965; Stoccolma, 1970, ecc.). Con una libertà assoluta nell'impiego di materiali eterogenei (da passamanerie a medaglie, ...
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Fotografo italiano (Novara 1908 - Milano 1982). Accostatosi alla fotografia nei primi anni Quaranta, fondò a Venezia il circolo La Gondola (1947), interessato ai movimenti d'avanguardia internazionali; [...] realizzò le "Astrazioni involontarie", vicine al New Bauhaus di Chicago, e le nature morte, che mettono in evidenza la materia e la patina degli oggetti. Dal 1954, divenuto fotografo ufficiale della Triennale di Milano, si dedicò a soggetti d'arte, ...
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Pittore, scultore, fotografo e scrittore d'arte ungherese (Bácsborsód, Bacs-Kiskun, 1895 - Chicago 1946). Sotto l'influenza delle esperienze russe di N. Gabo e A. Pevsner, fondò la rivista Ma ("Oggi"); [...] a sperimentare la fotografia come mezzo d'espressione figurativa e le materie sintetiche come mezzo di espressione plastica. Lasciato il Bauhaus per ragioni politiche, cominciò i suoi viaggi per l'Europa: nel 1932 e nel 1936 partecipò alle mostre del ...
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Pittore (Altenbögge, Vestfalia, 1905 - Herrsching am Ammersee, Baviera, 1976). Iniziò a dipingere nel 1924, attratto dall'arte di P. Moderson-Becker. Dopo aver lavorato come elettricista e minatore e aver [...] O. Schlemmer, P. Klee, W. Kandinskij, e contemporaneamente ebbe frequenti contatti con E. L. Kirchner a Davos. Dall'insegnamento del Bauhaus e da un periodo di lavoro nello studio di N. Gabo a Berlino (1930), nacque una serie di opere imperniate su ...
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Architetto austriaco (Vienna 1923 - Sydney 2006). Di famiglia ebrea, abbandonò nel 1938 l'Austria occupata dai tedeschi per sfuggire alle persecuzioni antisemite. Iniziò gli studi in Inghilterra, spostandosi, [...] Canada, negli USA dove concluse gli studi con esponenti del Bauhaus. Nei suoi progetti si sono ravvisate le influenze di W. . All'esordio della sua carriera aderì agli orientamenti del Bauhaus per passare poi, stabilitosi in Australia, a una visione ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] nuova cultura della vetrina, come del resto del m., prende piede fra le due guerre, dopo che la cultura del Bauhaus diffonde un nuovo modello di negozio, struttura spoglia e trasparente dove tutto è in evidenza.
L'immagine della città illuminata nel ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...