Attrice italiana (Roma 1893 - ivi 1944); celebre bellezza del cinema muto, interpretò una lunga serie di film in Italia, Francia e Germania. Tra i più noti: Giovanna d'Arco (1913); Come le foglie (1916); [...] Resurrezione (1917); Addio Giovinezza (1918); Sfinge (1919); Alla deriva (1923); BeatriceCenci (1927); Der lebende Leichnam (1929); La scala (1931); Cento lettere d'amore (1940); La signorina (1942); La donna della montagna (1943). Insegnò anche per ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] Cinquanta a un cinema altamente spettacolare, ricco di un ottimo senso del ritmo e di doti figurative (Teodora, 1954; BeatriceCenci, 1956; I vampiri, 1957). Qualità che si riscontrano anche in alcuni film di Soldati (La provinciale, 1953; La mano ...
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Regista cinematografico italiano (Roma 1874 - ivi 1920), tra i più rinomati del primo periodo del cinema muto; diresse, fra l'altro: Otello (1907); BeatriceCenci (1909); Macbeth (1909); La Gorgona (1912); [...] Ma l'amor mio non muore (1913), nel quale usò efficacemente il "primo piano" che venne poi riscoperto da D. W. Griffith; Resurrezione (1914); Capitan Fracassa (1917), Fior d'amore (1920) ...
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Regista cinematografico italiano (Alessandria d'Egitto 1909 - Roma 1999). Critico d'arte, sceneggiatore, organizzatore della produzione, dal 1942 si dedicò alla regia attraversando tutti i generi popolari [...] in costume al film dell'orrore al poliziesco) con adattabilità artigianale e spiccata sensibilità formale: I miserabili (1947); BeatriceCenci (1956); I vampiri (1957); L'orribile segreto del dottor Hichcock (1962); Lo spettro (1963); ecc. Tornò alla ...
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Lavagnino, Angelo Francesco
Lorenzo Dorelli
Compositore, nato a Genova il 22 febbraio 1909 e morto a Gavi (Alessandria) il 21 agosto 1987. Dedicò buona parte della sua carriera di musicista al cinema, [...] Ferroni), del film di cappa e spada (Zorro, il ribelle, 1966, di Piero Pierotti) e di quello in costume (BeatriceCenci, 1969, di Lucio Fulci); ma lasciò la sua particolare impronta anche nel western all'italiana (Johnny West, il mancino, 1965 ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] la fine degli anni Dieci e l'inizio degli anni Venti.In Italia nel 1909 per la prima volta apparve in un film ‒ BeatriceCenci di Mario Caserini, prodotto dalla Film d'arte italiana ‒ il nome di chi lo aveva diretto, con la dicitura "messa in scena ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] soliste, come quelle sensibili allo stile statunitense: il brillante Riccardo Freda (Vedi Napoli… e poi muori!, 1952; BeatriceCenci, 1956) e il raffinato Vittorio Cottafavi (Traviata '53, 1953; Una donna libera, 1954). Ma soprattutto si imposero ...
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Fulci, Lucio
Marcello Garofalo
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 17 giugno 1927 e morto ivi il 13 marzo 1996. La sua notorietà, consolidatasi anche all'estero dopo la sua morte, [...] 'eccesso visionario, risultano contaminate le convenzioni dei generi. I film che meglio rappresentano il suo talento sono BeatriceCenci (1969), dramma storico costruito come un lungo flashback a partire dal momento dell'esecuzione della protagonista ...
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ARATA, Ubaldo
Riccardo Capasso
Nato a Ovada (Alessandria) il 23 maggio 1895, abbandonò ben presto gli studi universitari per dedicarsi al cinema, con il quale, lavorando saltuariamente, aveva rapporti [...] Piccola parrocchia di M. Admirante; 1924, L'Arzigogolo di M. Almirante; 1924-25, Maciste all'inferno di G. Brignone; 1927, BeatriceCenci di B. Negroni; 1928, Il Vetturale del Moncenisio di B. Negroni; 1929-30, Rotaie di M. Camerini; 1930, La canzone ...
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