LILLI, Andrea (Lilio)
Cecilia Prete
(Lilio). Le notiziebiografiche relative al L. non permettono di ricostruire con esattezza le date di nascita e di morte di questo pittore, figlio di Vincenzo, originario [...] riferimenti al manierismo del Rosso Fiorentino (Giovanni Battista di Iacopo), del Pontormo (I. Carucci), di D. Beccafumi (Scavizzi, 1960; A. L. nella pittura…). Tuttavia, l'approccio con la cultura figurativa fiorentina potrebbe essere avvenuto ...
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FOLLI, Sebastiano
Francesco Mozzetti
Figlio di Girolamo, nacque a Siena nel 1569.
Scarse sono le notizie sui primi anni di attività del F., definito nel 1587 come "pittore" in un documento della Compagnia [...] la possibilità di confrontarsi sia con i pittori senesi contemporanei, in primo luogo con Francesco Vanni, sia con D. Beccafumi della straordinaria sala del Concistoro, dall'altra garantì al pittore un certo credito pubblico che gli avrebbe procurato ...
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DE ADIUTORIO, Desiderio
Paolo Cherubini
Figlio di Pietro, nacque a Segni (Roma) intorno al 1481; fu monaco cisterciense nella vicina abbazia di Fossanova, prendendo la prima tonsura nel 1513. Fondatore [...] , oltre al fondatore, Iacopo Meleghino, Giovanni Mangone, un Domenico da Siena da non confondere con il Beccafumi, Clemente Dentocambi, ingegnere a Castel Sant'Angelo, Banco Giuntini, primo segretario della Confraternita, Antonio da Sangallo ...
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TOSCANA
Paolo Doccioli
Mauro Cristofani
Enrico Guadagni-Ettore Spalletti
Ada Francesca Marcianò
(XXXIV, p. 79; App. II, II, p. 1006; III, II, p. 968; IV, III, p. 657)
Popolazione. - Secondo i dati [...] (Iacopo della Quercia ed il suo tempo, 1975; Rutilio Manetti, 1977; Simone Martini, 1985; Scultura dipinta, 1987; Domenico Beccafumi e il suo tempo, 1990; Prima di Leonardo, cultura della macchina a Siena nel Rinascimento, 1991; Francesco di Giorgio ...
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SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de', detto il Pordenone
Edoardo Villata
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de’, detto il Pordenone. – Nacque verosimilmente a Pordenone [...] o accanto a Perin del Vaga in palazzo Doria a Fassolo, salvo (come afferma Vasari) esservi presto sostituito da Domenico Beccafumi.
Nulla sappiamo di un S. Michele dipinto prima dell’agosto 1534 per ser Battista Capitano di Solimbergo, né del mulino ...
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RICCIARELLI, Daniele, detto Daniele da Volterra
Vittoria Romani
RICCIARELLI, Daniele, detto Daniele (Daniello, Nello) da Volterra. – Nacque a Volterra da Antonio Ricciarelli nel 1509, come si ricava [...] Santoro, 1987), opera più aggiornata e complessa che mostra pure l’influenza di Rosso Fiorentino e di Beccafumi.
Della prima prova romana, la decorazione ad affresco della villa Trivulzio, che coinvolse numerose stanze, sopravvive, danneggiata ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] una svolta nella pittura di quel momento, via via che i pittori – specialmente i toscani come Andrea del Sarto, Beccafumi, Rosso e Pontormo – registrarono gli splendori e i cangiamenti della tavolozza di Michelangelo (annunciati dal Tondo Doni) e vi ...
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ARMENINI, Giovan Battista
Giovanni Previtali
Figlio di Pier Paolo, nacque a Faenza nel 1530 e fu pittore e letterato. In gioventù viaggiò molto per l'Italia; fu a lungo a Roma (1555-1556) - dove pare [...] della loro vita, dà notevoli giudizi e rare notizie su moltissimi artisti dei primo e del più tardo manierismo (Beccafumi, Sebastiano del Piombo, Pordenone, Daniele da Volterra, Giulio Romano, Perin del Vaga, Polidoro da Caravaggio, Taddeo Zuccari ...
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VANNI, Raffaello
Silvia Bruno
VANNI, Raffaello. – Figlio del pittore Francesco (v. la voce in questo Dizionario) e di Caterina Rossetti, venne battezzato a Siena il 3 settembre 1595 (Galli, 1995, p. [...] con richiami a Tintoretto per le figure viste dal basso verso l’alto, e probabilmente al concittadino Domenico Beccafumi per le scene apocalittiche (pp. 208 s.), venne soprattutto suggestionata dalle innovazioni barocche di Lanfranco: la decorazione ...
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TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] oggi alla Galleria nazionale d’arte antica di palazzo Barberini, opera firmata e datata 1526 affine alla maniera di Domenico Beccafumi (Bartoli, 1988, p. 849; Castrovinci, 2017, pp. 79, 158 s., n. 29). Elogiato da Vasari come frescante di facciate di ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...