FELICIATI, Lorenzo
Monica Zanfini
Nacque a Siena nel 1732 da Giovan Battista, appartenente a una famiglia di pittori.
Nel 1743venne cresimato (compare Antonio Fancelli) e nel 1756risulta "compare di [...] da F. Vanni (una Madonna con Bambino, ricordata da Romagnoli, 1835, p. 340, in casa Savoi a Siena) e da D. Beccafumi (Sacra Famiglia per palazzo Saracini).
Verso il 1790, come risulta dagli appunti rinvenuti nel Taccuino dei ritratti di J. B. Wicar ...
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CAMPIGLIA, Giovan Domenico
Simonetta Prosperi Valenti
Nacque a Lucca nel 1692; dalla sua biografia scritta dall'abate Orazio Marrini in Museo fiorentino si sa che fu mandato dai suoi genitori a Firenze [...] Gregori e Pazzi. Il C. eseguì anche qualche incisione di propria mano, quale quelle dei ritratti di Leonardo, Beccafumi, Giulio Romano, Pietro de' Medici, Jordaens, Sodoma, Bernini, Riminaldi, Filippo Napoletano, Rembrandt e Salvator Rosa.
Nel 1747 ...
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Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] Pisano (1302-10); tomba di Arrigo VII, di Tino di Camaino (1315); tele di A. del Sarto, dei Sogliani, di D. Beccafumi. Le antiche porte bronzee, distrutte nell’incendio del 1596 (tranne la porta di S. Ranieri, di Bonanno, 1180) furono rifatte da ...
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PESARO (lat. Pisaurum e anche Isaurum; A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Bruno MOLAJOLI
Pietro ROMANELLI
Giuseppe CASTELLANI
Antichissima città delle Marche, capoluogo della provincia più settentrionale [...] e bolognese del sec. XIV, di Marco Zoppo, di Giov. Francesco da Rimini, di Iacopo del Sellaio, di Giovanni Bellini, del Beccafumi, di S. Cantarini, di G. M. Crespi, ecc., oltreché avorî del sec. XII, vetri dorati e sculture. Ma la collezione di ...
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MOCHI
Maria Giovanna Sarti
– Famiglia di scultori attiva nei primi decenni del Seicento alla corte granducale di Firenze, documentati, oltre che per il restauro di statue antiche facenti parte delle [...] affinché gettasse in gesso «quell’Angelo che formò in Siena da uno del Naccherino» (con riferimento agli otto angeli di Domenico Beccafumi per il presbiterio del duomo senese realizzati tra il 1548 e il 1550: Capecchi, p. 69, doc. p. 132). Nei viali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nuovo linguaggio e il primato italiano
Difficile scandire cesure cronologiche nette [...] , sbocciata dall’inquietudine di artisti "eccentrici", tormentati e solitari – Rosso Fiorentino e Pontormo giovani, Berruguete e Domenico Beccafumi, Lorenzo Lotto) –, più in sintonia con l’espressionismo dell’arte nordica che con le regole del nuovo ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] dell'I. alla forma idealizzata e antinaturalistica, comunque sempre molto sofisticata, nelle citazioni da Bartholomaeus Spranger, Domenico Beccafumi e Paolo Veronese. Siglata e datata 1576 è la S. Giustina orante, a Castelvecchio, un tempo nella ...
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FORTINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Siena agli inizi del sec. XVI, da Lorenzo di Fortino e da Eufrasia Ballati, che si erano uniti in matrimonio nel 1496 (Milanesi, Notizie…, p. 621).
Della sua [...] però di aggiunte del sec. XVIII. Il ritratto del F. venne ripreso dalla medaglia coniata nel '500 da D. Beccafumi, che pare fosse in possesso dell'abate senese Giuseppe Ciaccheri, il primo bibliotecario della Biblioteca degli Intronati nel '700 ...
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PACCHIAROTTI, Giacomo
Serena Vicenzi
– Nacque a Siena nel 1474 da Bartolomeo di Giovanni e da Elisabetta di maestro Niccolò.
La fama di Pacchiarotti, come dimostrano i numerosi documenti conservati [...] rapidamente mutati in una cultura ormai aperta alle novità della maniera moderna importate in città da pittori come Domenico Beccafumi, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e Girolamo Genga.
Nel corso del restauro – iniziato nel 1986 e conclusosi ...
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PAVIMENTO (dal lat. pavimentum; fr. plancher, pavé; sp. piso, pavimento; ted. Fussboden; ingl. floor, pavement)
Luigi Crema
Si chiama pavimento qualunque rivestimento stabile fatto sul suolo allo scopo [...] di S. Miniato e del Battistero, a Firenze, e soprattutto il magnifico pavimento del duomo di Siena, terminato nel 1547 dal Beccafumi.
Un procedimento analogo, ma molto più economico, si diffuse tra il sec. XIII e XVI in Francia, Spagna, Inghilterra ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...