Re di Giordania (n. ‛Ammān 1962). Salì al trono nel febbr. 1999, alla morte del padre Ḥusain ibn Ṭalāl, che lo designò quale suo successore negli ultimi giorni della sua malattia. Forte del sostegno dell'esercito [...] e delle tribù beduine, elementi decisivi per il radicamento della dinastia hashimita nel paese fin dall'epoca del mandato britannico, A. promosse il riavvicinamento della Giordania alla Siria, al Kuwait e al Libano, pur rimanendo in stretti rapporti ...
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Generale arabo (m. 642), principale autore della conquista della Siria nei primi anni dell'Islam. Dapprima ostile a Maometto, aderì poi all'islamismo, e dopo la morte del Profeta ebbe parte principale [...] nel domare la ribellione scoppiata fra le tribù beduine contro l'egemonia islamica. Nel 633 aprì la via all'occupazione della Persia espugnando la città di al-Ḥīra, poi con una celebre marcia nel deserto comparve improvvisamente in Siria, e il suo ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] restava cittadella della nuova fede e capitale del nuovo stato teocratico, che abbracciava ormai, attraverso la sottomissione delle tribù beduine, buona parte d'Arabia. Dopo un solenne pellegrinaggio d'addio alla città natale, il cui culto della Ka ...
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beduina
bedüina s. f. [da beduino]. – Mantello con cappuccio, simile al burnus dei beduini, che nella seconda metà del sec. 19° le signore indossavano sull’abito da sera per recarsi a teatro o al ballo.
beduino
bedüino s. m. [dall’arabo dial. bedewīn, plur. di bedewī «abitatore della steppa»]. – 1. Nome (senza un preciso valore etnico) con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle steppe e dei deserti, in contrapp. ai sedentarî delle...