Danza in ritmo binario e andamento moderato apparsa nel 16° secolo. Dal Seicento divenne la prima danza della suite strumentale (➔), quando mancava un preludio o una ouverture.
Il nome venne dato in seguito [...] anche a una danza popolare, in ritmo ternario e a movimento vivace, considerata insieme al Ländler, come precorritrice del valzer. Ne composero, tra gli altri W.A. Mozart, L. von Beethoven, F.P. Schubert. ...
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TEMA
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Nell'arte della composizione si dice tema l'idea musicale cui s'ispira il discorso in un pezzo a svolgimento continuo, p. es. in una sonata (v.).
Come tale, il tema [...] periodi: p. es., quello del 1° tema, quelli della transizione (o ponte), del 2° tema e della cadenza. In quella del Beethoven si assiste, a mano a mano che si passa alle sonate della produzione più avanzata, ad un ingigantimento dello "sviluppo" non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pianoforte subisce, nel corso dell’Ottocento, importanti innovazioni tecniche, legate [...] verrebbero a contatto: pensiamo alle fantasie su arie operistiche italiane, alle trascrizioni di Lieder di Schubert e di sinfonie di Beethoven e Berlioz, di fughe per organo di Bach, di brani tratti dalle opere di Wagner realizzati da Franz Liszt.
I ...
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SCHUBERT, Franz Peter
Ildebrando Pizzetti
Compositore, nato a Vienna il 31 gennaio del 1797; morto ivi il 19 novembre del 1828. Il padre faceva a Vienna, nella parrocchia di Lichtenthal, il maestro [...] consapevole araldo. E d'altra parte Schumann è un tedesco del Nord, che ha per suoi maggiori e parenti Bach, Händel, Gluck, Beethoven, e avrà poi Wagner e Brahms; Sch. è un austriaco, un uomo, rispetto a Schumann, del Sud: i suoi maggiori e parenti ...
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HUBERMAN (o Hubermann), Bronislaw
Violinista nato a Częgstochowa (Varsavia) il 19 dicembre 1882. Studiò dapprima con M. Michailowicz e poi, a Parigi, con I. Lotto, e a Berlino con J. Joachim. Nella sua [...] fortunata carriera di concertista H. si è illustrato in ogni paese come virtuoso oggi insuperato e come interprete assai severo e profondo, specialmente nell'esecuzione delle musiche di Bach, di Beethoven e di Brahms. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “forma-sonata”, coniato a metà dell’Ottocento con intento normativo, intende [...] intenti prescrittivi, anche se la sua formulazione si basa sull’analisi delle opere dei maestri viennesi, e di Beethoven in particolare. Come tutte le formulazioni normative, anche quella della forma-sonata comporta una perdita di ricchezza rispetto ...
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Violinista (Versailles 1766 - Ginevra 1831). Studiò il violino con suo padre, con J. Stamitz e con G. B. Viotti. Virtuoso di violino, acclamato in molti concerti europei, fu insegnante al conservatorio [...] teatrale e violinistica, e collaborò con P. Rode e con P. Baillot al celebre Metodo per violino del conservatorio di Parigi. L. van Beethoven gli dedicò la sonata op. 47, la cosiddetta Sonata a K. (1805), che dà anche il titolo a un racconto di L ...
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Musicista (Wörlitz, Anhalt, 1739 - Dessau 1796); studiò con F. Benda e C. Ph. E. Bach, poi con varî maestri in Italia. Compositore e violinista, nel 1775 divenne direttore musicale presso la corte di Dessau [...] e assunse contemporaneamente la direzione del Teatro dell'opera. Il suo nome è legato principalmente alle sonate per pianoforte, in cui si annunciano gli accenti drammatici e le forme stilistiche di Beethoven. Fu anche autore di lavori teatrali. ...
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. Casa editrice viennese, fondata dai cugini Carlo Artaria, figlio di Cesare, e Francesco Domenico, nativi di Blevio (Brianza), i quali aprirono nel 1760 a Vienna, sotto la ragione "Cugini Artaria" un [...] questi l'editore dei più celebrati compositori dell'epoca: pubblicò una ricca serie di lavori di Mozart, Haydn, Beethoven, Rossini, Hummel, Schubert, Moscheles, Giuliani, Clementi, Czerny, Legnani, Blangini ed altri; ciò che gli diede anche modo di ...
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Pianista (Lipník nad Bečvou 1882 - Axenstein, Svizzera, 1951). Studiò a Vienna con T. Leschetitzki ed E. Mandyczewski. Insegnante a Berlino sino al 1933, dovette abbandonare la Germania dopo l'avvento [...] negli USA. Fu concertista di fama mondiale, particolarmente ammirato come interprete beethoveniano e brahmsiano; fu il primo a incidere in disco, negli anni 1932-35, tutte le Sonate di Beethoven. Compose anche musica sinfonica, da camera e vocale. ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...