FRIETSCHE (Fricci), Antonietta
Alessandra Cruciani
Nata a Vienna l'8 genn. 1840 da Antonio e da Antonia Ogringer, iniziò lo studio della musica al conservatorio di Vienna, ove, all'età di dodici anni, [...] , tenne il primo concerto nel ridotto del Kärntnerthortheater di Vienna, interpretando un'aria di bravura dal Fidelio di L. van Beethoven e la cavatina del Barbiere di Siviglia di G. Rossini.
Il successo riportato la indusse ad affrontare la carriera ...
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SCARAMUZZA, Vincenzo
Piero Rattalino
SCARAMUZZA, Vincenzo. – Nacque a Crotone il 19 giugno 1885 da Francesco, insegnante, e da Carolina Macrì.
Allievo del padre, modesto musicista che sbarcava il lunario [...] su un tema di Händel di Johannes Brahms. Il 18 dicembre dello stesso anno Il Popolo romano cita le sonate op. 57 e 109 di Beethoven e la sonata di Liszt; il giornale parla in questo caso di un concerto nel Salone Umberto, ma non risulta chi l’avesse ...
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CAVALLINI, Eugenio
Sergio Martinotti
Nacque a Milano il 16 giugno del 1806 da Gerolamo e da Felicita Bonetti; fu fratello di Ernesto. Studiò violino e composizione al conservatorio di Milano sotto la [...] si svolgevano in case private (per esempio nel salotto Cambiasi-Branca) il C. si segnalava in esecuzioni cameristiche di opere di Beethoven (la Gazzetta del 21 dic. 1845informa che egli aveva eseguito tra l'altro la Sonata a Kreutzer e il Trio dell ...
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In musica, componimento per quattro esecutori. In particolare, q. vocale (in genere soprano, contralto, tenore e basso) che compare nelle composizioni polifoniche o nei concertati d’opera; q. strumentale, [...] storica fondamentale che ebbe nello sviluppo della forma la scuola classica viennese, con F.J. Haydn, W.A. Mozart e L. van Beethoven (per il quale il q. fu sempre una forma privilegiata). Il q. per archi non ebbe nel primo romanticismo l’importanza ...
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HUMMEL, Johann Nepomuk
Luigi Perracchio
Nato il 14 novembre 1778 a Presburgo, morto il 17 ottobre 1837 a Weimar. Suo padre, Joseph, fu direttore d'orchestra al teatro Schikaneder a Vienna: là H. ebbe [...] dovunque. Di gran lunga inferiore era in lui il compositore, quantunque egli si atteggiasse volentieri a emulo di Beethoven. Nelle sue creazioni l'enfasi e la densità della scrittura sostituiscono la grandezza; la povertà della fantasia, un ...
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DOEHLER, Theodor
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli, da padre tedesco, il 20 apr. 1814, mostrò una precoce inclinazione per la musica.
Allievo di F. Lanza e poi di J. Benedict, si esibì come pianista, [...] più nella sala della Gesellschaft der Musikfreunde, fra il 1832 e il 1834, eseguendo musiche di J. Mayseder, L. van Beethoven, C. Czerny, J. N. Hummel, F. Kalkbrenner. Nel dicembre 1834, tornato a Napoli, partecipò ad un concerto dell'Accademia reale ...
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Broome, David
Caterina Vagnozzi
Gran Bretagna • 1940 • Specialità: Salto ostacoli
È tra i cavalieri che hanno maggiormente valorizzato il salto ostacoli d'Oltremanica. La sua carriera è stata lunghissima [...] campione europeo individuale (nel 1961 ad Aquisgrana, con Sunsalve; nel 1967 a Rotterdam e nel 1969 a Hickstead, montando Mister Softee in entrambe le occasioni) e una volta il titolo mondiale, nel 1970, a La Baule (Francia), in sella a Beethoven. ...
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Pianista italiano (Milano 1942 - ivi 2024), figlio di Gino. È considerato fra i più grandi pianisti del dopoguerra, ed è ammirato, oltre che per il prodigioso virtuosismo, per la vastità del suo repertorio [...] , si ricordano il Prix mondial du disque (1978) ottenuto per l'incisione delle ultime Sonate per pianoforte di Beethoven; il Grammy Award (2007) come migliore performance strumentale solistica ricevuto per l'esecuzione dei Notturni di F. Chopin ...
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Nobile veneto, dilettante di musica, nato a Venezia circa il 1710 e morto, sembra, a Roma nel 1740. Cantante, cembalista e compositore, fu allievo del prete Antonio Biffi, maestro di cappella di S. Marco [...] dalla storia del cosiddetto stile galante, ed è tutt'altro che spregevole, poichè Platti, Galuppi, Rutini, Mozart, Haydn, Clementi, Beethoven e moltissimi altri ne fecero uso. Questo basso - che forse fu creato proprio per il pianoforte e non per il ...
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KOCH, Max
Giuseppe Gabetti
Filologo tedesco, nato a Monaco il 22 dicembre 1855, morto il 22 dicembre 1931 a Breslavia, dove era professore di letteratura tedesca all'università. Alla fine del secolo, [...] F. Vogt, una nota Storia della letteratura tedesca (trad. it. di G. Balsamo Crivelli, Bari 1908). Appassionato di musica (Beethoven der Kämpfer, Langensalza 1927), legato a casa Wahnfried da numerosi vincoli di amicizie personali, si venne col tempo ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...