(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] riunite nei palazzi del Belvedere, oltre alle numerose altre istituzioni museali. Sono sistemate a museo anche le case di L. van Beethoven, W.A. Mozart, F.J. Haydn, F. Schubert. Notevole realizzazione dell’ultimo decennio del 20° sec. è il cosiddetto ...
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. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] più controverse, A. sviluppò da queste posizioni una morale individuale per spiriti superiori; cosl esaltò il romanticismo virile di Beethoven e identificò la felicità con la volontà di felicità (La visite au musicien, 1927; Esquisse de l'homme, 1927 ...
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MASSIN (Mašin), Leonida Fedorovič
Gino TANI
Danzatore e coreografo, nato a Mosca il 26 marzo 1896. Fu scoperto giovanissimo nel 1913 da Djagilev e affidato al maestro E. Cecchetti. Debuttò nel 1914 [...] ), fino alla "sinfonia coreografica" visualizzando, con indubbia potenza espressiva di mimica e danza, la Settima Sinfonia di Beethoven, la Quinta Sinfonia di Čajkovskij in Les Présages, 1933; la Quarta di Brahms in Choreartium, 1934; la Fantastica ...
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PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] teatro Augusteo con l’orchestra di Santa Cecilia diretta dallo stesso Molinari: eseguiti i concerti per violino e orchestra di Beethoven e Glazunov e l’Allegro maestoso dal primo concerto di Paganini. Fedele d’Amico (Arrigo Pelliccia all’Augusteo, in ...
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NOSEDA, Gustavo Adolfo
Saverio Lamacchia
NOSEDA, Gustavo Adolfo. – Nacque a Milano il 24 novembre 1837, primogenito di Giovanni, commerciante e possidente molto agiato, e di Vincenza Mazzucchelli.
A [...] 1857 e il 28 marzo 1858. Al cospetto di personalità di spicco presentò musiche di compositori sommi (Ludwig van Beethoven, Giuseppe Verdi), insieme ad alcune sue proprie, sinfoniche e operistiche. Nel secondo concerto furono eseguiti brani della sua ...
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GIORGETTI, Ferdinando
Ennio Speranza
Nato a Firenze il 25 giugno 1796, dimostrò precocemente spiccate doti musicali iniziando a suonare il violino all'età di tre anni. A cinque intraprese studi regolari [...] mondo" e che, dovendo studiare per assimilare dei modelli, conveniva farlo "su autori che arrivano al sommo dell'arte, come Haydn, Beethoven, Mozart, senza il pensiero di levar loro la fede di nascita".
Il G. morì a Firenze il 23 marzo 1867 a seguito ...
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Regista inglese (n. Oxford 1959). Dopo studi alla Central school of speech and drama di Londra, ha esordito come regista per i teatri dell'Orange Tree e del New End, diventando amministratrice del Theatre [...] le convenzioni dello spazio teatrale, e, a Parigi, Une maison de poupée di Ibsen (1997). Attiva anche nel teatro lirico (Fidelio di Beethoven, Festival di Glyndebourne, 2001), nel 1999 ha diretto il film The last september, dal romanzo di E. Bowen. ...
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PAËR, Ferdinando
Roberto Caggiano
Musicista, nato a Parma il 1 giugno 1771, morto a Parigi il 3 maggio 1839. Dopo il successo della sua prima opera, Circe (Venezia, 1891) fu nominato direttore d'orchestra [...] (Vienna 1799); Sargino (Dresda 1803); Leonora, ossia l'amore coniugale (Dresda 1804), sullo stesso argomento trattato poi da Beethoven nel Fidelio; Il maestro di cappella (Parigi 1821), l'unica che gli sopravvisse; Blanche de Provence (Parigi 1821 ...
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. Termine greco (ἀνάκρουσις, da ἀνακρούειν "cominciare a batter la lira, preludere") che nel testo di Strabone (IX, p. 421: secondo alcuni editori nella forma ἄγκρουσις) ha il significato generico di "preludio [...] modo che, se eliminate, non venga ad alterarsi il senso musicale del periodo ritmico (es. Marcia funebre della Sinfonia eroica di Beethoven, tema iniziale). In tal caso, però, non si può dire che le anacrusi siano superflue ed eliminabili; esse, anzi ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] riprese l’attività tenendo concerti anche all’estero: il 20 ottobre a Berlino diresse musiche di Smetana, Richard Strauss, Kodály, Beethoven e Carabella con i Berliner Philharmoniker, il 30 ottobre fu a Dresda con la Dresdner Philharmonie e il 29 ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...