rumore
rumóre [Der. del lat. rumor -oris] [LSF] [ACS] Suono o insieme di suoni che diano luogo a sensazioni sgradevoli per la loro costituzione (per es., una serie di colpi o un insieme caotico di suoni) [...] , che peraltro risultino sgraditi a motivo di particolari condizioni di luogo, di tempo o personali (per es., una sinfonia di Beethoven proveniente da un'abitazione vicina in piena notte o anche in pieno giorno ma quando si sta molto male). ◆ [ACS ...
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FLORES D'ARCAIS, Francesco
Paola Rosa
Nacque a Cagliari il 15 dic. 1830 da Effidio e da Giovanna Corrione di Valverde.
Nel 1832 la famiglia si trasferì a Torino, dove il F. studiò e nel 1851 si laureò [...] (1925), p. 347; A. Della Corte, La critica musicale e i critici, Torino 1961, pp. 505 s., 525, 534 s.; G. Pestelli, Beethoven a Torino e in Memonte nell'Ottocento, in Nuova Riv. mus. italiana, IV (1970), pp. 1020, 1030 ss.; S. Martinotti, Ottocento ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] Nulla di nuovo (1960); Gott mit uns (1960), commento alle tavole omonime di R. Guttuso; e, postumi, I calzoni di Beethoven. Dialogo tra due letterati (1965); Tre parole sulla Resistenza (1965); Caffè Greco (1969); Storia di una eresia (1971). A cura ...
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Danzatore e coreografo (Ozora, od. Uzdin, Voivodina, 1906 - Roma 1988). Studiò danza moderna a Berlino con R. von Laban, quindi la danza accademica con V. Gsovsky e si perfezionò in Italia con E. Cecchetti. [...] la sua attività all'estero. Della sua vastissima produzione (oltre 170 balletti) sono da ricordare: Le creature di Prometeo (mus. Beethoven, 1933); i balletti su musiche di Casella (La giara, 1939); Petrassi (La follia di Orlando, 1947; Estri, 1968 ...
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Scrittore austriaco (Weidlingau, Vienna, 1896 - Vienna 1966). In seno alla tradizione della grande narrativa austriaca, assunse la singolare posizione di chi, controcorrente, rifiuta di ritenere il "taglio [...] von Sluny, 1963; seconda parte, frammentaria, Der Grenzwald, post., 1967), concepita, come la settima sinfonia di Beethoven, articolata su quattro movimenti fra loro raccordati in rapporto contrappuntistico. Accanto ad altri romanzi, racconti, alcune ...
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Coriolano, Gneo Marcio (lat. Cn. Marcius Coriolanus) Eroe di un'antica leggenda romana. Esule da Roma per aver attentato alla libertà della plebe, Coriolano (così denominato per il valore dimostrato [...] , rappresentata probabilmente nel 1608. Fra le numerose opere drammatiche e musicali dello stesso soggetto e titolo, notevoli la tragedia (1804) di H.J. von Collin, e l'ouverture in do minore op. 62 (1807) di Beethoven, scritta per quella. ...
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NONO, Luigi
Angela Ida De Benedictis
NONO, Luigi. – Nato il 29 gennaio 1924 a Venezia, secondogenito di Mario e di Maria Manetti, già nell’ambito familiare ebbe i primi stimoli per la sua formazione [...] culturali e musicali della migliore società veneziana. Grazie alla fornita discoteca del padre, Nono poté conoscere presto Beethoven, Wagner, Mahler nelle prime incisioni di Toscanini o Mengelberg. Di non minore importanza furono le prime letture ...
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FABBRI, Guerrina (Eguerrina)
Paola Campi
Nacque a Ferrara il 21 giugno 1866 da Luigi e da Anna Cavallini. Compì studi di canto nella città natale con A. Mattioli dal 1881 al 1883 e in seguito si perfezionò [...] F. Faccio, ottenendo il suo primo grande successo. Il 6 e l'8 dicembre fu, poi, solista nella Nona Sinfonia di Beethoven al conservatorio di Milano per la Società del quartetto. Nello stesso 1885 cantò ancora al politeama di Palermo in Gioconda, e in ...
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Klimt, Gustav
Flaminia Giorgi Rossi
Una pittura preziosa per la fine dell’Impero asburgico
Klimt è stato tra i fondatori del movimento artistico chiamato secessione viennese, che intendeva reagire all’arte [...] di ciò viene realizzato durante la XIV Esposizione della secessione nel 1902, dove attorno alla statua di Ludwig van Beethoven, eseguita da Max Klinger, si diffondono le note della Nona sinfonia diretta da Gustav Mahler, si intrecciano le danze ...
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JOACHIM, Joseph
Michelangelo Abbadò
Violinista, nato il 28 giugno 1831 a Köpcsény presso Presburgo (Bratislava) in Ungheria, morto a Berlino il 15 agosto 1907. Si presentò in pubblico a soli sette anni. [...] violino solo di Bach, la Sonata del Diavolo di Tartini, i concerti di J.S. Bach, W.A. Mozart, L. Spohr, L. v. Beethoven e F. Mendelssohn, e in genere le composizioni raccolte nel vol. III della sua Violinschule (voll. 3, Berlino 1905), scritta con la ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...