Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Espressività, sentimento e magistero contrappuntistico, effetti drammatici e improvvisi [...] grande considerazione in cui è tenuto dai tre giganti del classicismo viennese: Haydn non si stanca di eseguirne le sonate; Beethoven gli riconosce i meriti di precursore ed esponente di primo piano di una cultura musicale di cui si sente egli stesso ...
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Studien 1-14
Carlo Montanaro
Studie 1 ‒ Tanzende Linien (Germania 1929, bianco e nero, 4m); regia: Oskar Fischinger; musica: anonimo. Studie 2 ‒ Tanzende Linien (Germania 1930, bianco e nero, 2m); regia: [...] Studie 13 (disegnato da Oskar Fischinger negli anni 1933-34 e basato sull'Ouverture Coriolanus di Ludwig van Beethoven) non è andato oltre la realizzazione di alcune parti che appaiono di straordinaria qualità espressiva. Una rielaborazione degli ...
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GANCE, Abel
Lorenzo Quaglietti
Regista, attore, sceneggiatore e produttore di cinema francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889, morto ivi il 10 novembre 1981. L'esordio come poeta, alcuni testi teatrali [...] : Napoléon Bonaparte (1934-35), Lucrèce Borgia (Cesare e Lucrezia Borgia, 1935), Un grand amour de Beethoven (Un grande amore di Beethoven, 1936).
Con ambizioni artistiche più o meno accentuate (ma, per unanime giudizio, quasi mai realizzate) questi ...
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MAAZEL, Lorin
Lorenzo Tozzi
(App. III, II, p. 1)
Direttore d'orchestra statunitense di origine russa. Negli anni Sessanta la sua popolarità cresce a livello internazionale. Dirige al Festival wagneriano [...] sempre le sue esecuzioni appieno, tuttavia di fronte ad autori a lui congeniali quali Mendelssohn o Schubert, talora anche Beethoven, è capace di letture esemplari.
Bibl.: L. Maazel, in M. Zurletti, La direzione d'orchestra. Grandi direttori di ieri ...
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(App. IV, I, p. 1)
Direttore d'orchestra italiano. La sua lunga attività come direttore musicale alla Scala di Milano si è conclusa con la stagione 1985-86, quando gli è subentrato R. Muti; si ricordano [...] tournées nei principali centri musicali d'Europa. Fra le realizzazioni discografiche che sono state accolte con maggiore attenzione e contrastanti giudizi è da ricordare l'edizione delle Nove sinfonie di Beethoven con la Filarmonica di Vienna (1988). ...
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MANDOLINO
. Strumento musicale affine alla mandola (v.) dalla quale è derivato nel corso del sec. XVIII, differenziandosene per le dimensioni minori e per la strettezza del manico (il quale inoltre [...] Siviglia di G. Paisiello, del Don Giovanni di W. A. Mozart e dell'Otello di G. Verdi. Si ricordano, inoltre, una Sonatina e un Adagio per mandolino e cembalo di L. v. Beethoven (del 1790) e un intervento del mandolino nella VII sinfonia di G. Mahler. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera dei tre compositori appartiene a quell’eccezionale tratto di storia culturale [...] riferimento di massima – a seguito di una “prima” scuola di Vienna, con i tre corifei del classicismo Haydn, Mozart e Beethoven – ma quello di un sodalizio stretto, con ferrea unità d’intenti e di concezioni, la cui guida è Arnold Schönberg (1874 ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] F. Petrarca di Trieste, dove rimase fino al 1927.
A questi anni, oltre alla traduzione del volume L. van Beethoven: memorie di contemporanei, lettere, diari, a cura di O. Hellinghaus (Milano 1925), risalgono i suoi primi lavori: la dissertazione ...
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GAUDIO, Mansueto
Daniela Giordana
Nacque a Vignale Monferrato il 7 luglio 1873 da Paolo e Giulietta Bellero, agricoltori nella cascina di Pratochiuso. Trascorse la prima giovinezza a Vignale e, dopo [...] il 27 marzo 1898 riapparve alla chiesa dell'Annunziata di Genova nel ruolo di Pietro nell'oratorio Cristo all'Oliveto di L. van Beethoven, e il 19 novembre al teatro Carlo Felice ne La risurrezione di Lazzaro di L. Perosi, direttore R. Ferrari. Tra l ...
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Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, [...] i suoi drammi sono di soggetto storico. Esordi nel 1860 con Mario e i Cimbri; a cui seguirono Sordello, I Monaldeschi, Beethoven, Puschin. Il suo grande successo lo ebbe, quarantenne, col Nerone (1871). Poi: Plauto e il suo secolo (1874); Ludovico ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...