CRESCENTINI, Adolfo
Bianca Maria Antolini
Nato a Bologna il 25 nov. 1854, da Girolamo e da Daria Donati, studiò al Liceo musicale con S. Golinelli per il pianoforte e G. Busi per la composizione, pubblicando [...] violoncellista F. Serato), presentando per la prima volta al pubblico bolognese le più belle composizioni cameristiche di L. van Beethoven., F. Schubert, F. Mendelssohn, R. Schumann, e di autori contemporanei come A. Dvorak e J. Brahms: quest'ultimo ...
Leggi Tutto
Musicista, nato a Weimar l'8 marzo 1714, morto ad Amburgo il 14 dicembre 1788, era il secondo dei figli sopravvissuti di G. Sebastiano e di Maria Barbara Bach - figlia di Giovanni Michele e nipote di Enrico [...] , che non innova nulla, ma riesce a rinnovare sé stesso, sotto l'influenza degl'Italiani, di Mozart e dello stesso Beethoven.
Le varie maniere che si susseguirono di dieci in dieci anni in Italia nel campo della sinfonia, del quartetto, della sonata ...
Leggi Tutto
NIKISCH, Artur
Direttore d'orchestra, nato a Lébény-Szent-Miklós (Ungheria) il 12 ottobre 1855, morto a Lipsia il 23 gennaio 1922. Studiò al Conservatorio di Budapest e ne uscì nel 1874 premiato per [...] e una liberta che in artisti meno possenti e sicuri avrebbero potuto sconfinare in arbitrio. Da ciò la sua predilezione per il Beethoven titanico delle sinfonie III, V e VII, per Wagner e per il Bruckner, del quale ultimo egli riuscì il migliore ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] l’esecuzione delle opere delle nazioni “nemiche”: in Francia è proibita l’esecuzione di Wagner, ma anche di Mozart e di Beethoven, in Germania e in Austria francesi e italiani sono banditi. Anche in Italia la musica “teutonica” e le operette austro ...
Leggi Tutto
Carla Moreni
Abbado senza eredi
Il maestro dopo ogni esecuzione chiedeva una pausa di silenzio. Non voleva subito l’applauso. Dal podio restava fermo, senza abbassare le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, [...] è quella dei Ber - liner Philharmoniker, trascinante, nel 1967. Di nuovo con i Berliner, le nove sinfonie di Beethoven. Abbado le incide in varie edizioni, molto diverse. Queste, del 2008, osano guardare all’indietro, recuperando radici classiche ...
Leggi Tutto
CAVALLINI, Ernesto
Sergio Martinotti
Nato a Milano il 30 ag. 1807 da Gerolamo e Felicita Bonetti, studiò clarinetto al conservatorio milanese con Benedetto Carulli, professore d'orchestra al teatro [...] musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di L. Trezzini, II, Bologna 1966, pp. 65 s.; G. Barblan, Beethoven in Lombardia nell'Ottocento, in Nuova Riv. mus. it., VI(1972), pp. 32-33;S. Martinotti, Ottocento strumentale ital.,Bologna ...
Leggi Tutto
SAVIGNANO, Luciana
Alberto Testa
Ballerina, nata a Milano il 30 novembre 1943. Ha iniziato lo studio della danza alla scuola della Scala, entrando nel 1961 nel corpo di ballo del teatro. Nel 1962 seguì [...] .
A Bruxelles fu chiamata da Béjart per la prima volta nel 1973, per apparire nell'affresco danzato della Nona Sinfonia di Beethoven che interpretò, rinnovando il successo, anche a Milano, a Venezia e all'Arena di Verona. Il celeberrimo Bolero di M ...
Leggi Tutto
LANG LANG
Francesco Antonioni
Pianista cinese, nato il 14 giugno 1982 a Shenyang. Citato nel 2009 dalla rivista «Time» fra le 100 persone più influenti del mondo, L. L. è il più famoso musicista classico [...] sulla scena internazionale: l’incisione dei Concerti per pianoforte e orchestra nr. 1 e nr. 4 di Ludwig van Beethoven, con l’Orchestre de Paris diretta da Christoph Eschenbach, ha esordito nel 2007 al primo posto nella classifica Classical Billboard ...
Leggi Tutto
METRONOMO (dal gr. μέτρον "misura" e νόμπς "legge")
Francesco Vatielli
Strumento che serve nella pratica musicale a dare indicazione del tempo nel quale si deve eseguire un pezzo. Le generiche indicazioni: [...] . Diverse varietà di somiglianti ordegni furono con interesse discusse e osservate anche da famosi maestri come, ad esempio, da Beethoven.
Nel 1813 il Winkel, ingegnoso meccanico di Amsterdam, costruì per primo una specie di doppio pendolo che rese ...
Leggi Tutto
GUERRA, Nicola
Cristina Badii Ciccaglioni
Nato a Napoli il 2 maggio 1865 da Antonio e da Raffaella Pollo, iniziò a studiare danza nella sua città con Aniello Amaturo. In possesso di un'ottima tecnica, [...] (Edelweiss; I. Hüvös, 4 marzo 1911); Tavasz (Primavera; F. Schubert, R. Schumann e F. Chopin, 18 nov. 1911); Prométheus (L. van Beethoven; scene e costumi di M. Bauffy, 19 marzo 1913); Ámor játékai (Giochi d'amore; W.A. Mozart; scene e costumi di ...
Leggi Tutto
beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...