Carlos, Wendy (già Walter)
Paolo Patrizi
Musicista statunitense, nato a Pawtucket (Rhode Island) il 14 novembre 1939. A trentadue anni C. ha cambiato sesso, modificando il suo nome da Walter in Wendy. [...] di H. Purcell; una scena di coito accompagnata dalla sinfonia del Guglielmo Tell di G. Rossini; e soprattutto L. van Beethoven rivisitato con il Moog (da ricordare che il protagonista è un 'capobranco' di ragazzi violenti, che proprio nella musica di ...
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Morrissey, Paul
Paolo Marocco
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 23 febbraio 1938. Filmmaker indipendente, manager del gruppo musicale dei Velvet Underground, M. è emerso nel panorama [...] Ottanta, le scelte del regista hanno continuato a oscillare tra il genere storico (Le neveu de Beethoven, 1985, Il nipote di Beethoven), il fantastico e le crude rappresentazioni dell'emarginazione urbana (Spike of Bensonhurst, 1988, noto anche come ...
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centocinquantenario
s. m. Centocinquantesimo anniversario.
• A partire dal primo gennaio 2011, anno del centocinquantenario, mi metterò addosso ogni giorno, per 365 giorni, qualcosa di tricolore (un [...] del maestro, che conferma la sua tesi ricordando come lo scorso ottobre, sempre alla Scala e ancora con Beethoven, abbia celebrato un altro centocinquantenario, quello della Società del Quartetto. (Enrico Parola, Corriere della sera, 12 maggio 2014 ...
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Uomo politico francese (Troyes 1872 - Lione 1957). Militante nel partito radicale socialista, tra le due guerre fu più volte ministro e presidente del Consiglio (1924-25, 1926, 1932). Dopo la sconfitta [...] salute, la propria candidatura.
Opere
Membro dell'Accademia francese dal 1946, è autore di eleganti saggi su Madame Récamier e su Beethoven e di un libro di sue memorie, Jadis (1948-52). Ha scritto anche una documentata storia di Lione (Lyon n'est ...
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Musicologo tedesco (Dresda 1919 - Friburgo in Brisgovia 1999). Nelle sue ricerche ha posto particolare attenzione alla dimensione storica, nella convinzione che il pensiero musicale espresso nelle composizioni [...] i suoi saggi sono: Studien zur musikalischen Terminologie (1955); Heinrich Schütz. Musicus poeticus (1959); Zur Geschichte der Beethoven-Rezeption (1970); Musikalisches Denken (1977; trad. it. parziale 1987); Sinn und Gehalt (1979; trad. it. parziale ...
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STUDIO
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Questa voce corrisponde non già a una forma (quale, p. es., la Sonata e il Rondò, ecc.) ma a un genere: il didattico. Vi potrebbe così trovar luogo qualsiasi pagina [...] unica; basti citare, tra questi, i varî "Moti perpetui" e alcuni tempi, specie finali, di Sonate e di Concerti dal Beethoven al Paganini, dallo Chopin al Ravel e via dicendo.
L'accezione odierna del termine Studio è però più ristretta di quella che ...
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Ludwig, Christa
Federico Pirani
Mezzosoprano tedesca, nata a Berlino il 16 marzo 1928. Ritenuta, a partire dagli anni Cinquanta, tra le migliori interpreti nel repertorio mozartiano e straussiano, la [...] Sessanta la L. ha cominciato a estendere il suo repertorio affrontando alcuni ruoli di soprano, quali Leonore in Fidelio di Beethoven (Vienna, 1962, sotto la direzione di H. von Karajan), la Marescialla nel Rosenkavalier di R. Strauss (New York, 1968 ...
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GLINKA, Michail Ivanovič
Renzo BIANCHI
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Compositore, nato a Novospaskoe (presso Smolensk) il 2 giugno 1804, morto a Berlino il 15 febbraio 1857. Studiò con I. Field e C. Mayer (pianoforte), J. Böhm [...] in uno stile nazionale. Il G. compose poi pezzi vocali e sinfonici, nei quali ultimi appare evidente l'influsso di Beethoven. Nell'arte di orchestrare il G. riuscì a raggiungere vivacissimi coloriti con una tecnica chiara e semplice. La sua seconda ...
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MENGELBERG, Jozef Willem
Direttore d'orchestra, nato a Utrecht, da famiglia tedesca, il 28 marzo 1871. Studiò prima nella sua città nativa, poi a Colonia presso quel conservatorio, sotto la guida di [...] a questo centro.
Quale interprete, il M. s'è dedicato alle musiche del periodo così detto classico (Haydn, Mozart, Beethoven) e dell'Ottocento, ma specialmente la sua opera ha giovato a diffondere l'arte dei post-romantici medioeuropei: R. Strauss ...
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Una delle maggiori case editrici di musica della Germania, con sede a Lipsia e, prima della guerra, filiali a Bruxelles, Parigi, Londra e New York. Fu fondata nel 1719 da Bernardo Cristoforo Breitkopf [...] primo luogo la monumentale edizione completa delle opere di Palestrina, poi quella delle opere complete di Bach, Beethoven, Orlando di Lasso, Haydn, Händel, Mozart, Mendelssohn, Chopin, Liszt, Schubert, Schumann, Giovanni Strauss, Wagner e di altri ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...