Omeopatia
Gabriela Mazzanti
L'omeopatia (composto del greco ὅμοιος, "simile", e -πάθεια, dal tema παθ- del verbo πάσχω, "soffrire") è una teoria medica in base alla quale il malato viene trattato con [...] e Thuja per la fluorica. La costituzione è frequentemente associata a una diatesi; per es. L. van Beethoven fu considerato un tipico rappresentante della costituzione carbonica con eredità psorica (piccolo di statura, carattere rude e appassionato ...
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FERRARI, Iacopo (Giacomo) Gotifredo
Alessandra Di Marco
Nacque a Rovereto (Trento) da Francesco e Maddalena Raisevitz, e fu battezzato il 2 apr. 1763. La sua famiglia si occupava di commercio della [...] ed il tardo Settecento napoletano, sull'ammirato Mozart, su Rossini, di cui il F. avvertì il genio e perfino su Beethoven, che destò in lui numerose perplessità.
Morì a Londra il 2 dic. 1842.
Particolarmente copiosa fu la sua produzione strumentale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le prime opere di Debussy segnano l’avvento della modernità nella musica europea ancor [...] autori come Mozart, Chopin, Musorgskij e lo stesso problematico rapporto con Wagner, “il vecchio avvelenatore”, e con lo stesso Beethoven, padre di tutti i guai su cui pianse l’intero Ottocento musicale. Eppure le loro scelte artistiche sono state ...
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DE ANGELIS VALENTINI, Enrico Giovanni Giuseppe
Alessandra Cruciani
Nacque a Rocca di Papa (Roma) il 14 nov. 1900 da Alessandro e da Maria Flocke e iniziò giovanissimo lo studio della musica, dapprima [...] collegi e delle scuole di musica (Milano 1959); elaborò inoltre: Quaderni di brevi composizioni di Ludwig van Beethoven (Bergamo 1968). Per organo e harmonium: Primizie meloffiche dell'organista esordiente. Cinquanta composizioni per gli allievi d ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] forme del classicismo
Il periodo che va dal 1770 ai primi anni dell'Ottocento e in cui operarono Haydn, Mozart e Beethoven è chiamato dagli studiosi classico. Nasce in questa fase storica la forma-sonata, un principio formale che viene applicato alle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del quindicennio napoleonico l’Europa assiste a un processo di aggregazione [...] Napoleone.
La circolazione delle idee
L’Europa di Napoleone è anche l’Europa di Hegel, di Goethe e di Beethoven, un continente cioè nel quale comincia a intravedersi, attraverso il declino della grande cultura illuminista, la vigorosa stagione del ...
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FASSÒ, Carlo
Nicola Balata
Nacque ad Agnona di Borgosesia (Vercelli) il 7 marzo 1821, da Giovanni Giuseppe e da Maria Nunziata Fantini. Con grave sacrificio del padre, un modesto organista di paese, [...] popolare, con la esecuzione integrale, e per la prima volta in Italia, della Ottava sinfonia di L. vari Beethoven. Intanto, nella primavera del 1880, essendosi trasferito il Pedrotti a Pesaro come neodirettore del liceo "Rossini", veniva nominato ...
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MARTINOTTI, Bruno.
Gianluigi Mattietti
– Nacque a Torino il 9 nov. 1936 da Giovanni ed Emma Giaccone. Compì giovanissimo gli studi musicali presso il conservatorio G. Verdi di Torino sotto la guida [...] per il rigore della lettura (come testimonia la sua incisione del concerto per pianoforte e orchestra n. 5 di L. van Beethoven, insieme con il pianista E. Gilels: cd Golden Melodram), il M. ha spesso affrontato come direttore d’orchestra pagine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Béla Bartók, nato in Transilvania nel 1881 e morto in esilio negli Stati Uniti nel 1945, [...] permutativi seriali. In tale prospettiva si inserisce una significativa riappropriazione dei dirompenti procedimenti variativi dell’ultimo Beethoven, che soprattutto nei quartetti n. 5 e 6 simboleggia l’immaginazione di come si sarebbe potuta ...
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A Clockwork Orange
Altiero Scicchitano
(GB 1971, Arancia meccanica, colore, 136m); regia: Stanley Kubrick; produzione: Stanley Kubrick per Warner Bros./Hawk/Polaris; soggetto: dall'omonimo romanzo di [...] il montaggio pop-art e 'musicale', l'uso stravolto ‒ geniale contrappunto ‒ di brani di musica classica (Purcell, Rossini, Beethoven) e di musica leggera (Singin' in the Rain), le riprese che vedono susseguirsi lentissimi carrelli, rapidissimi zoom ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...