. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] più controverse, A. sviluppò da queste posizioni una morale individuale per spiriti superiori; cosl esaltò il romanticismo virile di Beethoven e identificò la felicità con la volontà di felicità (La visite au musicien, 1927; Esquisse de l'homme, 1927 ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] Nulla di nuovo (1960); Gott mit uns (1960), commento alle tavole omonime di R. Guttuso; e, postumi, I calzoni di Beethoven. Dialogo tra due letterati (1965); Tre parole sulla Resistenza (1965); Caffè Greco (1969); Storia di una eresia (1971). A cura ...
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Scrittore austriaco (Weidlingau, Vienna, 1896 - Vienna 1966). In seno alla tradizione della grande narrativa austriaca, assunse la singolare posizione di chi, controcorrente, rifiuta di ritenere il "taglio [...] von Sluny, 1963; seconda parte, frammentaria, Der Grenzwald, post., 1967), concepita, come la settima sinfonia di Beethoven, articolata su quattro movimenti fra loro raccordati in rapporto contrappuntistico. Accanto ad altri romanzi, racconti, alcune ...
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Coriolano, Gneo Marcio (lat. Cn. Marcius Coriolanus) Eroe di un'antica leggenda romana. Esule da Roma per aver attentato alla libertà della plebe, Coriolano (così denominato per il valore dimostrato [...] , rappresentata probabilmente nel 1608. Fra le numerose opere drammatiche e musicali dello stesso soggetto e titolo, notevoli la tragedia (1804) di H.J. von Collin, e l'ouverture in do minore op. 62 (1807) di Beethoven, scritta per quella. ...
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WYZEWA, Théodore de Wyzewski, detto de
Salvatore Rosati
Letterato francese d'origine polacca, nato a Žvanec (Podolia) il 30 agosto 1862, morto a Parigi l'8 aprile 1917. Nel 1881 divenne professore di [...] ); Le Baptême de Jésus (1892); Les disciples d'Emmaus (1892); Nos Maîtres (1895); Écrivains étrangers (1896-99, voll. 3); Beethoven et Wagner (1898); Peintres de Jadis et d'aujourd'hui (1903); Les maîtres italiens d'autrefois (1907); Excentriques et ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] F. Petrarca di Trieste, dove rimase fino al 1927.
A questi anni, oltre alla traduzione del volume L. van Beethoven: memorie di contemporanei, lettere, diari, a cura di O. Hellinghaus (Milano 1925), risalgono i suoi primi lavori: la dissertazione ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] ad affermarsi, e si riprendono sulle scene drammi precedenti, sempre d'argomento storico, e che erano passati quasi sotto silenzio: Beethoven (Milano 1872, l'unico dramma in prosa), I Monaldeschi (ibid. 1874), Sordello (ibid. 1874); o se ne danno di ...
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Poeta e moralista tedesco (Heinichem, Sassonia, 1715 - Lipsia 1769), figura preminente nella letteratura tedesca nel periodo 1740-50. Studiò teologia a Lipsia, ove si legò strettamente a J. C. Gottsched, [...] 48), che pure fece scuola. Grande equilibrio e viva rispondenza a una serena religiosità animano le sue poesie sacre (Geistliche Oden und Lieder, 1747), in parte accolte in innarî luterani e cattolici, musicate anche da K. Ph. E. Bach e da Beethoven. ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] Homme. Psychologie musicale des civilisations, dedicato a G. D'Annunzio, edito nel 1908 a Parigi, imperniato sulla figura di Beethoven.
In esso il C., con una visione personalissima, intende ripercorrere la storia dell'umanità, in marcia da Oriente a ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] in teatro, spesso fornendo anche preludi, postludi improvvisati. Grandi improvvisatori furono G.F. Händel, J.S. Bach, L. van Beethoven, F. Liszt, C. Franck. L’i. continuò a essere coltivata per tutto l’Ottocento da compositori, cantanti e interpreti ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...