Psichiatra e psicanalista statunitense (Philadelphia 1892 - ivi 1976). Nel 1926 a Berlino entrò in psicanalisi con F. Alexander, e insieme a questi si recò poi (1930) a Chicago ove fu uno dei primi animatori [...] di integrare la teoria e la pratica psicanalitiche con l'apporto di altre discipline psicologiche, soprattutto il behaviorismo e la teoria della Gestalt, prospettando un processo vitale esprimentesi attraverso un "comportamento finalizzato" di ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] S. Sherrington, Man on his nature, Cambridge 1940 (trad. it., Uomo e natura, Torino 1960); D.O. Hebb, The organization of behavior, New York 1949 (trad. it., Milano 1975); The neurosciences: A study program, a cura di G. C. Quarton, T. Melnechuck, F ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] che applica a livello clinico e di ricerca i principi della teoria e tecnica comportamentali (dal behaviorismo al cognitivismo) alla medicina. Nel suo ambito confluiscono contributi da psicologia, psicosomatica, psichiatria, fisiologia, cardiologia ...
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Temperamento
Jerome Kagan
Il termine temperamento significa, in senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione. In particolare, nella medicina antica, il vocabolo designava la mescolanza [...] emotive. Il rinnovato interesse nei confronti delle categorie temperamentali è in parte dovuto alla sconfessione del behaviorismo, ossia la trasformazione americana delle teorie di S. Freud, e alla scoperta di differenze intraspecifiche di ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] da un lato, i primi cultori della psicologia sperimentale e, dall'altro, i fautori del cosiddetto comportamentismo o behaviorismo. Gli psicologi sperimentali ritenevano infatti che un modo per affrontare il tema delle funzioni mentali in generale, e ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] antropocentrismo, non fece che accentuarsi quando, nel 1914, J.B. Watson formulò i principi del suo comportamento (behaviorism; ➔ behaviorismo) biologico, iniziando così una tradizione in seguito ripresa e sviluppata da J.R. Kantor (1924), P.A. Weiss ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] fenomeno psicologico accessibile solo con il metodo introspettivo, gli orientamenti psicologici che rifiutavano questo metodo (➔ behaviorismo) avevano considerato la c. un argomento che non poteva rientrare nell’ambito della psicologia sperimentale ...
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Memoria: studi sperimentali
DDaniele Bovet
di Daniele Bovet
Memoria: studi sperimentali
sommario: 1. Definizione. 2. Cenni storici. 3. Classificazione e filogenesi dei vari tipi di memoria. 4. Parametri [...] ), di E. A. Asratyan (1953) e di A. R. Luna (1957). Nella direzione indicata da Thorndike e da Pavlov, il behaviorismo elaborato da J. B. Watson (1914) negli Stati Uniti permetterà, con la sperimentazione animale, una precisa analisi dei processi di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Le neuroscienze e il Neuroscience Research Program
Alberto Oliverio
Le neuroscienze e il Neuroscience Research Program
Negli ultimi [...] al comportamento. Si aggiunga il fatto che negli Stati Uniti lo studio del comportamento era prevalentemente improntato al behaviorismo ‒ o comportamentismo ‒ che, sulla base delle teorie di Burrhus F. Skinner (1904-1990), teorizzava apertamente una ...
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behaviorismo
‹bea-› s. m. [dall’ingl. behaviorism (der. di behaviour «comportamento», in grafia d’America behavior), termine coniato dallo psicologo statunitense J. B. Watson nel 1912]. – Teoria e scuola di psicologia che, abbandonando i concetti...