(fr. Djebeïl o Djubaïl) Cittadina costiera del Libano (3000 ab. circa), una quarantina di chilometri a N di Beirut. È l’antica Biblo. Il centro greco-romano occupava il luogo dell’abitato attuale, mentre [...] la città fenicia era su una piccola collina; a NE di questa si trovava il villaggio dell’epoca dei Crociati ...
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SHAM‛ŪN, Camille Nimr
Paolo MIGNANTI
Uomo politico libanese, nato a Deir el-Qamar nel 1900; studiò a Beirut presso i Fratelli delle Scuole cristiane, laureandosi poi in legge. Nel 1934 fu eletto per [...] la prima volta deputato; fu poi ministro delle Finanze (1938) e degli Interni (1943 e 1947-48). Fu inoltre ministro plenipotenziario a Londra (1944-45) e rappresentò il proprio paese presso le N. U. (1946) ...
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Architetta irachena (Baghdād 1950 - Miami 2016) naturalizzata britannica. Artista dal linguaggio provocatorio che ha disegnato un nuovo modo di concepire lo spazio architettonico, è stata la prima donna [...] premio Pritzker (2004), il massimo riconoscimento nell'ambito dell'architettura.
Laureatasi in matematica all'American University di Beirut, nel 1977 ha conseguito la laurea in architettura presso l'Architectural Association a Londra, dove ha fatto ...
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Filologo ed esegeta cattolico (La Préterie, Aveyron, 1857 - Tolosa 1938), gesuita; prof. di esegesi neotestamentaria alla facoltà orientale di Beirut (1907), fu tra i primi e più intelligenti esegeti che [...] sentirono, agli inizî del sec. 20º, la necessità di un maggiore impegno dei cattolici nelle ricerche storico-critiche sulle origini cristiane; molti i suoi scritti, tra cui si ricordano: La Bible et l'histoire ...
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Imprenditore e uomo politico libanese (n. Tripoli 1955). Dopo il master in Business Administration (conseguito all’American University di Beirut), ha completato gli studi presso l’Harvard University e [...] l’Institut Européen d’Administration des Affaires (INSEAD). Cofondatore della compagnia di telecomunicazioni Investcom, è stato ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (1998-04) e primo ministro ...
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(Hajji) Capo politico e religioso palestinese (n. Gerusalemme 1895/1897 - Beirut 1974). Di famiglia eminente, divenne nel 1921 Gran Mufti di Gerusalemme con il sostegno dell’Alto commissario britannico. [...] Per il ruolo avuto nella rivolta araba del 1936-37, dovette rifugiarsi in Europa, dove ricercò l’appoggio nazista in funzione antinglese e antisionista. Nella prima guerra arabo-israeliana (1948), fu a ...
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ṢAIDĀ (A. T. 88-89)
Virginia Vacca
Ā Città della Repubblica Libanese, a 60 m. s. m., a SO. di Beirut, sul pendio NO. di un piccolo promontorio, a eguale distanza (45 km.) da Beirut e da Ṣūr (Tiro), sul [...] fiume Nahr el-Wālī (antico Bostrenus). È capoluogo del cazà omonimo, che aveva nel 1923 una popolazione di 53.596 ab.; sede di un tribunale di prima istanza, di un qāḍī sciita (1926), di un vescovo greco-ortodosso, ...
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Uomo politico siriano, nato a Ḥamāh nel 1914; studiò nell'università St. Joseph di Beirut ed in quella di Damasco. Entrò nella vita politica come simpatizzante del Partito nazionale sociale siriano; fu [...] eletto membro dell'Assemblea nazionale (1943). Dopo aver partecipato alla guerra di Palestina (1948), appoggiò per un certo tempo il regime dittatoriale di Adīb ash-Shīshaklī, partecipando al governo come ...
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Uomo politico, economista e antropologo afghano (n. Lowgar 1949). Di etnia Pashtun, laureatosi nel 1973 presso la American University di Beirut, si è perfezionato in Antropologia nel 1977 alla Columbia [...] University. Già funzionario della Banca Mondiale, ministro delle Finanze (2002-2004) e consigliere capo del presidente H. Karzai, candidatosi alle presidenziali svoltesi nel 2009 ha ottenuto solo il 3% ...
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Uomo politico siriano (n. Ḥamāh 1914 - m. in Giordania 1996). Dopo gli studi in legge all'università St. Joseph di Beirut e in quella di Damasco, si avvicinò alla vita politica simpatizzando con il Partito [...] nazionale sociale siriano. Nel 1943 fu eletto membro dell'Assemblea nazionale. Terminata la guerra di Palestina (1948), cui prese parte, entrò nel governo dittatoriale di Adīb ash-Shīshaklī come ministro ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...